Bologna avrà un servizio metro come Milano: ecco come cambierà la mobilità della città

Il trasporto pubblico di Bologna cambierà grazie a un accordo tra il Comune e la Regione. L’accordo prevede un servizio che renderà la città al pari degli altri capoluoghi italiani.
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Francesco Castagna 3 Maggio 2023

A partire dal 2024 il sindaco della città metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, ha annunciato che tutte le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano saranno potenziate. "Finalmente funzioneranno come una vera metropolitana di superficie", ha scritto sui suoi social, postando una cartina di come dovrebbe diventare la metro di Bologna.

Bologna potrà quindi estendersi oltre i propri confini e i cittadini saranno in grado di raggiungere anche i Comuni circostanti. Il potenziamento dei trasporti pubblici serve ad alleggerire il traffico veicolare. Per farlo, segnalano alcuni utenti sotto al post del sindaco Lepore, "bisognerebbe decuplicare le linee urbane e abbassare il costo dei biglietti. Le linee extra urbane devono diventare competitive in termini di tempi di percorrenza e di costo rispetto alle auto".

Secondo le stime del PUMS, il potenziamento della rete dei trasporti pubblici porterà al 46% in più di spostamenti con i mezzi entro il 2030. La rete del servizio ferroviario metropolitano ha uno sviluppo di 350 km, di cui 280 km nel territorio della Città metropolitana di Bologna.

Ma quali sono i principali cambiamenti?

Come emerge dal Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile la città avrà:

  • un treno ogni 15 minuti circa nelle ore di punta
  • il potenziamento del materiale rotabile
  • la realizzazione di interventi infrastrutturali propedeutici all'attuazione delle 3 linee passanti e la creazione del "Passante Urbano"
  • la realizzazione di interventi infrastrutturali propedeutici all'intensificazione del traffico ferroviario
  • il completamento delle stazioni di Borgo Panigale Scala, Prati di Caprara, Zanardi, S. Vitale-Rimesse, Bologna S. Ruffillo e Toscanella

Secondo i tecnici che hanno lavorato al PUMS della Città di Bologna, "la rete ferroviaria così riorganizzata renderà il servizio regolare in tutte le stazioni, affidabile, cadenzato e integrato con il trasporto pubblico su gomma e il tram. Ciò permetterà a coloro che devono spostarsi di organizzare il viaggio con certezza sui tempi e riduzione dei tempi di attesa".

A tal proposito, il sindaco Matteo Lepore ha affermato che "Da sempre uno degli obiettivi strategici della città metropolitana è il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano. Con questo accordo miglioriamo il servizio e lo trasformiamo in una metropolitana di superficie con cadenze puntuali e anche notturne".

Con questo accordo infatti, l'intesa tra Regione, Città metropolitana e Comune di Bologna sarà valida per tre anni. Ciò permetterà un cronoprogramma secondo cui a partire da giugno 2024:

  • da giugno 2023 saranno istituiti nei weekend servizi notturni con autobus sostitutivo, che da dicembre 2024 diventeranno servizi ferroviari su quattro linee (Bologna-Porretta, Bologna-San Benedetto, Bologna-Vignola e Bologna-Poggio Rusco)
  • saranno intensificate le corse, ovvero i servizi passanti tra Casalecchio-Bologna-Pianoro con una frequenza di 1 corsa ogni 15 minuti
  • da dicembre 2024 saranno potenziati i servizi della Modena-Bologna con 2 corse all’ora, con fermate ogni ora a Samoggia e Anzola, e 3 corse all’ora per Castelfranco
  • entro la fine del 2025 si concluderanno i lavori per l’interramento della Bologna-Portomaggiore

Si parla inoltre di un impegno di risorse da parte della Regione, "per l’attuazione di questi servizi ammonta a circa 12 milioni di euro l’anno, più l’acquisizione di tre nuovi treni elettrici: uno per la linea Porretta-Pianoro e due per la Modena-Bologna per un impegno di circa 19,5 milioni di euro".