Cambiamento climatico: secondo l’Istituto superiore di sanità, abbiamo tempo solo 2 generazioni

Ci restano meno di vent’anni per contrastare il riscaldamento globale. Dopodiché, niente più bambini all’aria aperta, per le temperature troppo alte. Milioni di morti all’anno a causa dell’aria inquinata. Aumento dei rischi per la salute fisica e mentale. Non aspettare le decisioni di chi governa, ecco cosa puoi fare tu per l’ambiente.
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Giulia Dallagiovanna 6 Dicembre 2018

Te lo immagini un mondo dove i tuoi figli non possano giocare all'aria aperta perché le temperature sono diventate insostenibili? Dove la risposta alla domanda "come mai è morto?" sia "eh, sai com'è, il cambiamento climatico"? Dove non si possa più uscire di casa se non con una mascherina perché l'aria è ormai troppo inquinata? Sembra una visione orribile e quasi impossibile da prevedere.

Eppure potrebbe succedere, se non iniziamo a combattere per davvero il surriscaldamento globale. L'ultimo ammonimento in ordine di tempo arriva dall'Istituto superiore di sanità, che ha organizzato a Roma il primo simposio internazionale dedicato alla salute e al clima.

"Abbiamo tempo solo due generazioni, ovvero 20 anni, per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici – ha detto il presidente Walter Ricciardi – e dagli effetti devastanti che questi avranno sulla salute dell'uomo e dei territori"

Nel 2016, l'Organizzazione mondiale della sanità stimava in 12,6 milioni il numero di morti all'anno a causa dell'inquinamento. E rientrano nel conteggio solo quei casi che possono essere attribuiti con certezza ai problemi ambientali. Su Ohga poi ti avevamo già parlato di come lo smog accorci l'aspettativa di vita media di 2 anni e il riscaldamento globale possa favorire l'insorgenza di disturbi mentali.

Come vedi, le conseguenze sono gravi e concrete. Anzi, i toni che usa Walter Ricciardi sono, a tratti, drammatici:

"I danni sulla salute provocati dai cambiamenti climatici non sono visibili all'istante ma sono devastanti. Si tratta, in un certo senso, di un Olocausto a fuoco lento."

E anche senza arrivare alle complicanze più tragiche, prova a pensare a come ti sei sentito in questi ultimi anni, quando in estate il termometro segnava anche i 45 gradi. Spossato, stanco, quasi incapace di muoverti. Ecco, queste ondate di calore, oggi tutto sommato sporadiche, potrebbero diventare sempre più frequenti, ed essere presenti anche 200 giorni l'anno, soprattutto in certe parti del mondo.

Uno scenario che potremmo trovarci di fronte molto presto, prima che siano trascorsi tutti e venti gli anni dei quali parlava Ricciardi.

Il simposio porterà alla scrittura di una Carta internazionale con l'indicazione di quali azioni utili possono essere intraprese per contrastare i cambiamenti in atto. Non solo, ma dal 3 al 14 dicembre la Polonia ospiterà la Cop24, una conferenza che riunirà i rappresentanti politici di 200 Paesi del mondo allo scopo di rafforzare gli impegni presi negli accordi di Parigi sul clima.

Ma i governanti non sono gli unici a poter fare qualcosa per l'ambiente. Un contributo importante spetta anche a te. Ecco qualche consiglio che puoi trovare su Ohga:

In fondo, si tratta solo di apportare qualche piccola modifica alle tue abitudini. E i risultati si vedono! Ad esempio, forse non sapevi che l'Italia è il primo Paese al mondo per economia circolare, ovvero quella che si genera da raccolta differenziata a riciclo.

Non credere quindi che solo i grandi leader politici possano trovare soluzioni al cambiamento climatico: il potere è anche nelle tue mani.