Non sempre è possibile diagnosticare un tumore, spesso per limiti della pratica medica o dei test utilizzati. In questi casi si parla di cancro intervallo, un concetto complesso e delicato che proveremo a capire meglio insieme.
Con cancro intervallo si parla di un carcinoma che compare dopo un processo di screening negativo e prima dello screening successivo: in poche parole si tratta di un tumore che, per errore umano o per i limiti dei test utilizzati, non compare ad un primo esame diagnostico, ma compare prima dell’esame diagnostico successivo. Costituisce quindi un limite, una circostanza avversa che può manifestarsi all’interno di programmi di screening o nella normale attività clinica, ed è legato agli screening mammografici. Nella maggior parte dei casi si tratta di un vero e proprio limite delle tecniche diagnostiche, mentre in minor misura si tratta di un frutto di un possibile errore umano.
Lo screening è uno strumento molto efficace nella riduzione della mortalità legata al tumore della mammella, tuttavia presenta dei limiti che sono inevitabili. È un argomento molto delicato perché pone da una parte una donna che a seguito dei controlli di prevenzione a cui si sottopone regolarmente scopre di avere un tumore, quando al test di screening era risultata negativa, dall’altra uno specialista che potrebbe aver commesso un errore di valutazione o, più probabilmente, potrebbe trattarsi di un limite del test e tuttavia rischia di incorrere in contenziosi legali.
I cancri intervallo si suddividono in:
Purtroppo si tende a pensare che la tecnologia e la scienza medica siano infallibili, credendo che le procedure sanitarie che utilizzano tecnologie non possano dare risultati privi di errori; invece la mammografia, come qualsiasi altra procedura, ha dei limiti tecnici che a volte tendono a manifestarsi.