Carbone vegetale, il migliore alleato naturale per il tuo intestino

Il carbone vegetale, detto anche carbone attivo, è molto utile in caso di pancia gonfia e di digestione difficile. Grazie alla sua capacità di adsorbire (e non assorbire!) i gas intestinali è considerato un valido rimedio naturale contro il meteorismo, ma non solo. Vediamo esattamente a che cosa serve, quando prenderlo e quali sono le controindicazioni.
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Federico Turrisi 31 Maggio 2020
* ultima modifica il 30/11/2020

Magari il nome potrebbe trarti in inganno, ma il carbone vegetale è una sostanza naturale che puoi assumere in polvere o pastiglie in caso di meteorismo, pancia gonfia o difficoltà digestive (ma non solo), proprio grazie agli effetti benefici che questo composto organico ha sull'intestino.

Per intenderci, non c'è alcun collegamento con quel prodotto nero, sporco e inquinante che secondo la tradizione la befana porta ai bimbi monelli. Al contrario, il carbone vegetale, o carbone attivo, viene ottenuto tramite la combustione del legno o di altri materiali di origine vegetale ed è utilizzato spesso come integratore alimentare naturale, tanto che lo puoi trovare in farmacia o anche al supermercato.

Forse avrai già sentito parlare della capacità del carbone vegetale di trattenere i gas, evitando così che siano assorbiti dall'apparato digerente. Questa però è solo una delle proprietà di questa sostanza: scopriamole tutte, per capire meglio quando puoi prenderlo e se ci sono controindicazioni a cui fare attenzione.

Cos'è

Il carbone vegetale, conosciuto anche con il nome di carbone attivo o attivato, è un prodotto che si ottiene dalla combustione del legname (o dei suoi scarti di lavorazione) di specie come pioppo, salice, pino o betulla, ma anche di gusci o noccioli di frutta.

Devi sapere però che il processo per ottenere il prodotto finale è un po' particolare: il carbone viene scaldato dapprima ad alte temperature (circa 500-600 gradi Celsius), senza fiamma e in atmosfera povera di ossigeno. In seguito, in una fase chiamata attivazione, si procede a una seconda combustione, questa volta in presenza di vapore acqueo e gas, per conferire quella porosità che è il tratto caratteristico del carbone vegetale e che permette a questa sostanza di intrappolare i gas, facendone un prezioso alleato contro il meteorismo, la pancia gonfia e altri disturbi intestinali.

L'ultimo passaggio è quello che porta a ottenere la polvere, ovvero il risultato finale della carbonificazione del legno.

A cosa serve

L'utilità del carbone vegetale per l'organismo è data proprio da quei pori di cui ti ho appena parlato, che consentono al composto organico di adsorbire le sostanze in cui si imbatte. Fai attenzione, non ho detto assorbire per una ragione precisa: il carbone attivo non assorbe poiché non si impregna come se fosse una spugna, ma semplicemente intrappola (e quindi "adsorbe") gas, virus, tossine, batteri e liquidi, che quindi non vengono assorbiti dal tuo organismo. In che modo? Facendo aderire le singole molecole, che siano liquide o gassose, alla propria superficie.

Adesso puoi capire perché il carbone vegetale è utilizzato per ridurre flatulenza, meteorismo e pancia gonfia, visto che intrappola i gas, ma anche per trattare difficoltà digestivediarrea e intossicazioni alimentari, dato che è anche in grado di trattenere le sostanze responsabili di questi problemi.

Proprietà

Dopo averti parlato delle capacità di adsorbimento del carbone vegetale e dei suoi principali utilizzi, è il momento  di concentrarci sulle sue proprietà e quindi i benefici che può apportare al tuo organismo.

Come probabilmente avrai già capito, gli effetti del carbone attivo si concentrano nell'apparato digerente, in particolare nell'intestino. La sua assunzione migliora infatti i processi digestivi, ma può esserti utile anche ad alleviare il bruciore di stomaco, dato che i sali minerali di tipo basico contenuti in questo composto possono ridurre l'infiammazione delle pareti gastriche che si verifica se soffri di gastrite o acidità.

L'assunzione del carbone vegetale viene spesso raccomandata insieme a quella di estratti di piante come il cumino, il finocchio, la menta e l'anice, che hanno proprietà carminative, cioè promuovono l'espulsione dei gas intestinali già adsorbiti dal carbone attivo. È proprio per questo che è indicato se soffri di meteorismo, aerofagia, colite e fermentazioni intestinali, anche grazie al blando effetto disinfettante a livello intestinale.

Il carbone attivo, poi, può anche aiutare a sgonfiare la pancia, ma non fa dimagrire: l'addome più piatto è infatti soltanto l'effetto finale dato dall'eliminazione dei gas intestinali che possono causare vari disturbi. Per lo stesso motivo, questo composto viene anche impiegato nella preparazione dietetica ad alcuni esami clinici, come l'ecografia dell'addome superiore, dato che i gas potrebbero impedirne una corretta interpretazione.

Se hai spesso a che fare con il reflusso o l'acidità di stomaco, anche in questi casi il carbone vegetale può aiutarti: la sua capacità di trattenere i succhi gastrici riesce ad alleviare questi disturbi e, in più, sortisce un leggero effetto antibatterico che può migliorare l'alito cattivo.

Infine, il carbone attivato viene utilizzato come rimedio naturale contro la diarrea, anche quella collegata agli effetti della sindrome del colon irritabile, perché gli viene attribuita la capacità di ricompattare le feci. In particolare, aiuterebbe a ristabilire l'equilibrio della flora intestinale dopo una influenza con sintomi gastrointestinali. Devi però sapere che questi benefici non sono ancora stati dimostrati scientificamente.

Quando prenderlo

In un parere del 2011, l'Efsa diede l'approvazione scientifica ai messaggi pubblicitari del "pane nero" a base di carbone vegetale che assicuravano ai consumatori benefici in termini di riduzione della flatulenza dopo i pasti. Ma l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ribadì anche che erano ammessi claim di questo genere solo nel caso di prodotti che contenessero almeno un grammo di sostanza attiva per porzione quantificata, specificando inoltre che il consumatore doveva essere informato del fatto che gli effetti benefici potevano essere ottenuti assumendo un grammo di carbone vegetale almeno 30 minuti prima del pasto principale e un grammo dopo il pasto.

Generalmente la dose giornaliera consigliata di carbone vegetale si aggira intorno ai 2 grammi, da assumere in 2-4 capsule che dovrai prendere lontano dai pasti.

Controindicazioni

L'assunzione di carbone vegetale non ha particolari effetti collaterali, a meno che ciò non avvenga per un periodo molto prolungato e in grandi quantità. In tal caso, potresti andare incontro a stitichezza e blocchi intestinali. Va evitato, inoltre, in caso di lesioni al tubo digerente, di ostruzioni intestinali e di appendicite.

L'altra cosa importante che devi tenere in considerazione è il fatto che il carbone vegetale potrebbe interferire con l'assorbimento di alcuni farmaci assunti per via orale. Per esempio non va usato in concomitanza con lo sciroppo di ipecac e con altri medicinali emetici (che inducono cioè il vomito nel trattamento di avvelenamenti causati dall'ingestione di sostanze tossiche), dal momento che questi verrebbero legati a livello gastrico e di conseguenza perderebbero di efficacia.

Nelle donne in gravidanza, il carbone attivo può essere utile per contrastare il problema della colestasi gravidica, patologia che consiste in un'alterazione del flusso di bile. Ciononostante, se sei incinta dovresti evitare di assumerlo regolarmente poiché le sue capacità di adsorbimento di cui ti ho parlato potrebbero limitare l'assimilazione di sostanze nutritive da parte del feto, oppure del neonato se sei già nella fase di allattamento.

Infine, se hai utilizzato integratori di carbone vegetale attivo e noti delle feci di colore scuro non preoccuparti: si tratta di uno dei possibili effetti collaterali dell'assunzione, ma non indica nessun alcun disturbo serio.

(Modificato da Alessandro Bai il 21-9-2020)

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