
Manghi, alberi di Neem, aloe e piante da frutto abbondano nel territorio intorno a Piplantri, un piccolo villaggio nello stato del Rajasthan. Ma c’è un albero in particolare che viene visitato ogni sera da Shyam Sunder Paliwal, un tempo capo villaggio di Piplantri: si tratta dell’albero che lui stesso ha piantato quanto la figlia Kiran, è scomparsa all’età di soli 16 anni.
Forte del suo ruolo di capo villaggio, da quel momento Paliwal ha deciso di dare il via a una vera e propria rivoluzione, che oggi è diventata una realtà. Ogni volta che nel villaggio nasce una bambina, la sua famiglia si impegna a piantare e a prendersi cura di 101 alberi. Non solo. I genitori della nascitura firmano un contratto con cui garantiscono alla bambina accesso all’istruzione e che impedisce loro di combinare un matrimonio prima del 18esimo anno di età della ragazza.
È poi lo stesso villaggio che si impegna a garantire questa promessa, versando un contributo di circa 380 dollari che, si sommano agli altri 180 dollari versati dalla famiglia e che finiscono su un conto vincolato che non può essere toccato prima del compimento dei 20 anni della ragazza.
Una rivoluzione che dà speranza a un Paese dove gli aborti selettivi e gli infanticidi sono una vera piaga della società. Succede, infatti, che quando viene alla luce una bambina, un membro della famiglia le mette in bocca un chicco duro e frastagliato, sufficiente per causarle un'infezione che può causarle la morte. Perché questo non accada più è necessario un profondo cambiamento culturale, una vera e propria rivoluzione.
Dal 2006 a oggi, grazie all’iniziativa di quest'uomo, sono già state salvate centinaia di vita. "Con questo progetto, sto facendo due cose: mostrare gioia all'arrivo di una figlia e onorare la terra dove i miei antenati vissero e morirono", ha commentato Paliwal.
Dal 2006, infatti, sono stati piantati 350mila alberi intorno a Piplantri, Paliwal non ha mai smesso di piantare alberi e ha esortato gli altri abitanti del villaggio a fare altrettanto, attrezzandosi tutti con tubature per portare acqua ai nuovi e vecchi alberi. Non solo. All'ingresso del villaggio si trova una grande insegna che riporta i nomi di tutte le ragazze nate nell'ultimo anno. Bambine che sono state accolte e salvate.