Che cosa sono i farmaci etici e che differenza c’è con quelli da banco

Ti sarà capitato di andare in farmacia per un medicinale. Avevi la ricetta oppure no? Perché ci sono farmaci che puoi comprare solo se hai la prescrizione, su carta rossa o elettronica, firmata da un medico altrimenti puoi prendere solo medicinali che, però, non sono mutabili dal Servizio Sanitario Nazionale.
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Kevin Ben Alì Zinati 23 Marzo 2020
* ultima modifica il 24/09/2020

Uno per il mal di testa e uno per l’influenza, uno per il colesterolo alto e uno per il reintegro di aminoacidi dopo la palestra. Uno di questi farmaci, almeno una volta, ti sarà capitato di comprarlo in farmacia. Ma quello per l’emicrania, per esempio, l’avrai acquistato direttamente dal farmacista, sul momento, mentre per quello che cura il tuo colesterolo ti avranno chiesto la ricetta del medico.

Questo perché il primo è un farmaco da banco mentre il secondo invece è un farmaco etico. Se ti stai chiedendo qual è la differenza, comincio col dirti che no, non c’entra la filosofia ma solo la modalità con cui i farmaci vengono prescritti. Seguimi.

I farmaci etici

I farmaci etici sono tutti quei farmaci che per essere utilizzati devono essere prescritti da un medico. Per acquistarlo in farmacia ti servirà quindi la famosa ricetta rossa, o bianca (quella elettronica), dove il farmaco è correttamente specificato e la firma e il timbro del medico certificano la correttezza della prescrizione.

Sulla scatola di questi prodotti c’è sempre stampata, obbligatoriamente, una scritta che rimarca come il farmaco debba essere venduto “solo dietro presentazione di ricetta medica”. Etico quindi non va inteso nella sua accezione filosofica ma come sinonimo di professionale e deontologico.

Le categorie di farmaci etici

Quando vai in farmacia con una prescrizione, il farmaco che ti può servire può appartenere a due classi o fasce: classe A o classe C.

Fascia A

Alla fascia A appartengono tutti quei farmaci che sono completamente mutabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questi sono farmaci essenziali per il controllo di malattie croniche in grado di allungare l’aspettativa di vita, migliorarla e ridurne le complicazioni.

In alcuni casi però acquistando questi farmaci potresti pagare una quota fissa, il famoso ticket, applicata alla ricetta o alla singola confezione: si tratta di una partecipazione alla spesa farmaceutica che dipende dalla Regione in cui ti trovi. Potresti non dover pagare nulla nemmeno in questo caso ma solo se sei in possesso di qualche esenzione: per patologia o per reddito, per esempio.

Fascia C

Nella fascia C invece sono inseriti tutti quei farmaci che servono per il trattamento di disturbi minori e che, quindi, non sono considerati essenziali come quelli in fascia A. Il loro costo non può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale ed è a tuo completo carico. Sono comunque farmaci che devono essere prescritti dal medico e le ricette per i farmaci in classe C possono essere ripetibili oppure possono valere una volta sola.

I farmaci di fascia C sono rimborsabili solo i certi casi, ovvero quando il paziente se sei affetto da particolari patologie o se ti trovi in determinate condizioni di salute individuate dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Farmaci da banco

Accanto ai farmaci che possono essere acquistati solo se hai in mano una ricetta del medico, ci sono poi quelli che puoi acquistare liberamente al banco della farmacia. Questi sono i cosiddetti OTC, dall’inglese "Over The Counter”, che per natura e dosaggio sono giudicati così sicuri da non aver bisogno di alcuna prescrizione medica. Probabilmente li avrai visti anche nelle parafarmacie e nei punti salute all’interno dei supermercati.

I farmaci in classe A sono quasi tutti mutabili e quindi gratuiti, su altri invece bisogna pagare un ticket che cambia in base alla Regione

I farmaci etici e da banco in Italia nel 2019

Se hai passato qualche minuto in farmacia, ti sarai domandato quanti farmaci da banco o etici vengono venduti e acquistati ogni anno nel nostro Paese. Tanti, questo sicuramente. Ma devo dirti che i produttori e le cause farmaceutiche non la pensano così.

Il mercato infatti ha subìto un rallentamento. Iqvia, il provider globale di dati in ambito sanitario e farmaceutico, ha dichiarato che in Italia nel 2019 i prodotti venduti nelle farmacie hanno fatturato di 24,2 miliardi di euro. Che però, equivale ad uno 0,7% in meno rispetto al 2018.

Secondo le statistiche, gli italiani acquistano in farmacia meno medicinali da prescrizione o etici: questi rappresentano sì il 58,6% delle vendite ma sono diminuiti dell’1,3%, che equivale a circa 180 milioni di euro in meno. In compenso, sono salite le vendite di integratori e di prodotti per la cura della persona e anche dei farmaci da banco.

Fonti | Ansa; Aifa; Ministero della Salute

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