Si allena tre volte a settimana tra giri di campo e allunghi. Emma Mazzenga, classe '33, corre da quando era giovane e, da poco, ha segnato il nuovo record sui 200 metri per la categoria W90 (over 90) con il tempo straordinario di 54 secondi e 47 centesimi. Domenica scorsa (il 14 gennaio) durante la seconda giornata di gare indoor a Padova, Emma ha superato di oltre 6 secondi il precedente primato della canadese Olga Koteko stabilito ben 13 anni fa aggiudicandosi il primato assoluto.

A 90 anni non possiamo dire che sia un traguardo scontato, anzi. Emma è reduce da 4 mesi di stop per una frattura e da una probabile reazione avversa al vaccino per il Covid che le ha immobilizzato le gambe per due settimane. Ma non si è mai data per vinta. Ha ricominciato ad allenarsi in casa, anche solo camminando e facendo le scale, e poi ha cercato di riprendere la sua routine di workout tra piscina e palestra. Tutto ciò che le serviva per rimettersi in pista e gareggiare di nuovo.

Muoversi è la valvola di sfogo di Emma. Vedova da quando aveva 55 anni e due figli da crescere, ha sempre dovuto contare sulle sue gambe per fare ogni cosa, letteralmente. Non è mai stata una persona sedentaria nemmeno nel tempo libero, in una recente intervista ha raccontato che il suo amore per la corsa inizia in gioventù, quando si allenava con i suoi compagni di università. Dopo un'assenza di 25 anni, Emma è tornata in pista ed è da quel momento che sono fioccati i suoi traguardi sportivi più straordinari: due primati mondiali (w90, per i 200;  w85 per i 400), 6 primati europei e 28 migliori prestazioni italiane di categoria.

L'ultimo incredibile primato è stato celebrato dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera che ha condiviso con orgoglio la notizia sui propri canali social titolando così il post: "Record del mondo a 90 anni". E, in effetti, i 90 anni di Emma sono di pura energia e di volontà di riscatto, la dimostrazione che dovrebbe ricordarci che, molto spesso, tutto dipende dal nostro coraggio e dalla nostra grinta.