
Era il 1823 e già si parlava di effetto serra e cambiamento climatico. Eunice Newton Foote fu la madre della crisi climatica, la prima scienziata in assoluto a studiare il clima, ma soprattutto gli effetti che le prime rivoluzioni industriali hanno avuto sull'ambiente. Google, vuole ricordare Eunice Newton Foote con il suo doodle, perchè oggi è l'anniversario della sua nascita (1819) e chi in questi anni parla di sostenibilità, ambiente e inquinamento, non può non sapere chi fu Eunice come scienziata attivista.
Una prima curiosità riguarda il fatto che di lei è quasi impossibile ritrovare una fotografia o un disegno. Una seconda invece riguarda il New York Times che studiando un po' il suo albero genealogico ha scoperto come esista una Liz Foote, che non altro è che la sua discendente. La particolarità è che anche Liz è una scienziata ambientale, dottoranda alle Hawaii.
Tornando al doodle di oggi, Google ha voluto ricordare la scienziata anche perchè fu la prima a scoprire la correlazione tra le radiazioni solari e diverse tipologie di gas, ipotizzando che l’aumento dell’anidride carbonica (la Co2) avrebbe, a lungo andare, potuto riscaldare il pianeta.
Tutto ebbe inizio nel 1836, quando la Foote, iscrivendosi al Troy Female Seminary, poi ribattezzato Emma Willard School, inizio i suoi studi per le scienze, la biologia e la chimica.
Negli anni successivi portò avanti, nella pratica, un esperimento con una pompa ad aria, quattro termometri a mercurio e due cilindri di vetro. Fece due test, uno con l'aria e uno con altri gas tra cui la CO2 e l'idrogeno. In entrambi casi espose i due cilindri ai raggi solari e scopri come nel secondo caso i cilindri si furono riscaldati molto di più e anche più velocemente. In questo modo scoprì gli effetti del riscaldamento globale
I suoi risultati furono presentati in pubblico all’AAAS dall’amico di famiglia Joseph Henry. Amico di famiglia che però non essendo scienziato come lei non riuscì a rispondere correttamente alle domande dei colleghi della Foote e l'esperimento venne dimenticato fino al 2011, quando vennero riscoperti e pubblicati dal geologo Ray Sorenson, permettendo di consegnare la Foote alla storia. Chissà cosa sarebbe successo se invece fosse stato tutto certificato a suo tempo. Forse non ci troveremmo in questa situazione di clima inesplorato, come dichiarato dall'ONU.
Comunque Eunice Newton Foote, con la sua scoperta è riuscita a ritagliarsi un grande spazio nella comunità scientifica di tutti i tempi, non solo dei suoi anni quindi. Inoltre nella sua vita fu molto importante nelle battaglie per i diritti delle donne.
Nel 1848, inoltre, fu tra i firmatari (tra i quali anche il marito) della “Dichiarazione dei sentimenti” in occasione della Convention sui diritti delle donne che si tenne a Seneca Falls, assieme ad appena altre 5 donne che parteciparono all’assemblea.