Polpo

Chi è Lily Niederhofer, la bambina di 9 anni che nuoterà 2 km nell’oceano per protestare contro gli allevamenti di polpi

Quando ha sentito parlare del primo allevamento di polpi a scopo commerciale al mondo, Lily Niederhofer si è subito chiesta cosa potesse fare per cercare di fermare questo progetto che molte associazioni animaliste definiscono crudele e pericoloso. Ha scelto quindi di tentare un’impresa per accendere i riflettori su problema. Ma anche tu puoi contribuire a questa battaglia attraverso le tue scelte quotidiane.
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Giulia Dallagiovanna 10 Maggio 2024

Si chiama Lily Niederhofer, ha 9 anni e vive in Portogallo. E il 25 maggio 2024 nuoterà per due chilometri nell'oceano Atlantico allo scopo di fermare il primo allevamento commerciale di polpi al mondo. Una bambina, insomma, proverà a far sentire la propria voce contro i sistemi intensivi che continuano a proliferare, nonostante l'Unione europea si sia formalmente impegnata ad andare nella direzione opposta.

Un'azienda ittica spagnola ha infatti avviato un progetto di allevamento di polpi a Gran Canaria, nel porto di Las Palmas. Ci lavorano già da un paio di anni, risvegliando nel frattempo le proteste di diverse associazioni ambientaliste e animaliste come Eurogroup for animals e Compassion in world farming (Ciwf), che ritengono il progetto preoccupante e crudele, e di alcuni deputati europei del partito dei Verdi.

L'allevamento a regime potrebbe arrivare produrre fino a 3mila tonnellate di carne di polpo all'anno, in vasche sovraffollate che aumenterebbero mortalità, gli episodi di cannibalismo e la diffusione di malattie. Proprio come accade all'interno dei sistemi intensivi di terra. E non può essere ignorato neanche l'impatto ambientale di questa struttura che brucia energia e necessita di ingenti quantità di mangimi commerciali provenienti dalla lavorazione di altri pesci. Favorirebbe quindi la pesca intensiva, il consumo di risorse, ma anche l'inquinamento dell'area in cui è inserito a causa delle feci dei polpi e di altri rifiuti organici che altererebbero la biodiversità e l'equilibrio dell'intero ecosistema.

Contro tutto questo, dicevamo, una bambina. Quando ha sentito parlare del progetto, Lily, che è vegetariana e da anni si interessa all'oceano e alla difesa della fauna marina, ha deciso di provare a fare la sua parte. Si è messa in contatto con la Fondazione Ocean Born e ha poi raggiungo il Ciwf, una onlus internazionale che si batte proprio contro gli allevamenti intensivi, alla quale donerà tutto il ricavato dell'iniziativa.

"I polpi sono creature incredibili e intelligenti, mi affascinano…ha raccontato la bambina. – Di recente ho scoperto che è in progetto un allevamento di polpi nelle Isole Canarie e penso che sia davvero crudele nei confronti di queste creature straordinarie. Così ho deciso di mettere insieme la mia passione per il nuoto e quella per la difesa del nostro pianeta e dei miei amici polpi".

Ora si sta già allenando, due volte volte a settimana in acqua aperte, per riuscire nell'impresa che avrà luogo al largo delle coste dell'Algarve, regione nel sud del Portogallo.

Lily Niederhofer è una bambina molto coraggiosa e sta tentando un'impresa che non è adatta a tutti. Ma non devi per forza nuotare nell'oceano per due chilometri per constrastare il fenomeno degli allevamenti intensivi. Dovresti piuttosto prestare attenzione alle scelte alimentari che compi ogni giorno. Non acquistare dunque troppa carne, soprattutto se poi c'è il rischio di doverla buttare perché non riesci a consumarla tutta.

La dieta mediterranea prevede il consumo settimanale di un massimo 100 grammi di carni rosse, 50 grammi di salumi o carni processate, due porzioni di pollame e altrettante di pesce. Varia sempre le tipologie, in modo da favorire un consumo equilibrato e non intensivo di poche specie. E ricorda di controllare sempre la provenienza della carne e del pesce che compri.