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Chi è Louise Butcher, la runner in topless che mostra fieramente le cicatrici post mastectomia

Louise Butcher è una runner inglese che, per prima, ha corso la maratona di Londra a petto nudo. Dopo aver subito una mastectomia, per l’asportazione di un tumore al seno, Louise ha ripreso ad allenarsi per ritrovare il coraggio di andare avanti e l’ha fatto lanciando un messaggio di speranza, mostrando le cicatrici post intervento.
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Evelyn Novello 22 Aprile 2024

È un'immagine di forza e di fierezza Louise Butcher. Lei è una runner ma è anche una cancer survivor perché nel 2022 ha vinto la battaglia contro il cancro al seno. Dopo aver subito una doppia mastectomia, ha scelto di non sottoporsi alla chirurgia ricostruttiva e di, non solo accettare, ma anche mostrare orgogliosamente, le cicatrici sul suo petto. Louise ha trovato nella sua passione, la corsa, l'occasione per farlo, correndo a petto nudo la maratona di Londra di domenica 21 aprile.

Louise non è nuova a queste sfide. Ha iniziato ad allenarsi sei mesi prima della diagnosi di cancro al seno, due settimane dopo l'operazione è tornata già in pista ad allenarsi e, solo sei settimane dopo, ha completato la sua prima maratona. Correre è stata la molla che le ha fatto ritrovare la grinta, nonostante il suo corpo fosse ancora un oggetto a lei estraneo. "Il tumore al seno ha cambiato tutto – ha spiegato la runner in un'intervista a Reuters. – Ha cambiato il modo in cui le persone mi guardavano, ha cambiato la mia famiglia e la mia mentalità, ma avevo un focus, avevo una maratona da correre e questo è rimasto l'obiettivo".

Correre a petto nudo è diventata la sua normalità, il modo più pratico per riprendere confidenza con il suo corpo. Dopo una prima gara vestita che ha concluso con un record personale di 4 ore e 46, la scorsa domenica ha corso la gara ufficiale tra le strade della capitale inglese. Dopo essersi tolta le bende, Louise è stata la prima atleta a correre in topless la maratona di Londra. Voleva dare un'immagine di forza a tutte le donne survivor e il messaggio è arrivato forte e chiaro.

"Ho pensato: come possiamo normalizzarlo? – continua Louise. – Come possiamo ridurre lo stigma che circonda le mastectomie e il non avere il seno? Non c'è modo migliore che farlo durante un evento come questo perché vedi qualcuno fare qualcosa di così potente e forte come correre una maratona e andare avanti con la sua vita, senza seno, dopo il cancro. Un tipo di messaggio che di solito non vedresti in giro".

Le cicatrici per le donne operate di tumore al seno sono il segno visibile di un dolore che ha attanagliato i loro corpi per lungo tempo. Averci a che fare non è un percorso così veloce e scontato, per la propria autostima e per la propria sessualità, che possono subire un brusco contraccolpo. Louise Butcher è riuscita a mostrare con orgoglio il suo petto ma il suo esempio, seppur virtuoso, non deve necessariamente essere il traguardo da raggiungere. Ogni donna ha il diritto di vivere il proprio corpo come meglio preferisce, in intimità o pubblicamente, purché riesca a ritrovare l'amore per sé stessa.

Fonte | Reuters