Thich Nhat Hanh

Chi era Thich Nhat Hanh: gli insegnamenti più importanti del monaco vietnamita dedito alla meditazione

Candidato al Premio Nobel per la Pace nel 1967, Thich Nhat Hanh fu il monaco buddista al quale si devono moltissimi concetti relativi alla meditazione e alla consapevolezza: i suoi insegnamenti riguardano il silenzio come strumento per l’armonia, la pace sociale, la mindfulness e la risoluzione vera della rabbia, sentimento tra i più deleteri per l'”io” e per il “noi”. Ha ispirato persone in tutto il mondo con i suoi insegnamenti sulla pace, la consapevolezza e la compassione, e questi sono i punti essenziali del suo messaggio.
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Sara Polotti 27 Febbraio 2024

Thich Nhat Hanh fu un monaco buddhista di origine vietnamita: molte persone lo considerano una delle figure più importanti nel panorama spirituale contemporaneo e tutto grazie ai suoi insegnamenti relativi a meditazione, consapevolezza e gratitudine.

Ma è anche attraverso la sua vita e il suo lavoro – e non solo con le parole – che ha ispirato persone in tutto il mondo a coltivare la pace interiore e la consapevolezza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Riprendere in mano i suoi scritti e i suoi insegnamenti, guardando anche a tutto ciò che ha fatto durante la sua vita, significa dunque avere la possibilità di mettere in pratica una meditazione attiva, che porta alla consapevolezza interiore e alla pace sul pianeta.

Chi era Thich Nhat Hanh

Nato nel 1926 nella provincia di Thừa Thiên-Huế, in Vietnam, Thich Nhat Hanh ha incarnato i principi fondamentali del buddhismo attraverso la sua pratica quotidiana e il suo impegno per la pace e la consapevolezza. Lo ha fatto abbracciando la vita monastica sin da giovane età e studiando buddhismo e filosofia presso l'Università di Saigon, dove è stato ordinato monaco buddhista nel 1949. Da allora, ha dedicato la sua vita alla pratica della meditazione, alla diffusione dei principi buddhisti e alla promozione della pace nel mondo.

Durante la guerra del Vietnam, Thich Nhat Hanh ha assunto una posizione decisa contro la violenza e la guerra, sostenendo la non violenza e la riconciliazione tra le fazioni in conflitto. Ha lavorato instancabilmente per alleviare le sofferenze dei civili colpiti dalla guerra e per promuovere il dialogo e la comprensione tra i vari gruppi etnici e religiosi del Vietnam.

Nella sua vita fu perseguitato e ostracizzato e alla fine si stabilì a Plum Village, in Francia: qui era a capo di una comunità di laici e monaci che praticava la sua arte della consapevolezza.

Nel 1967 fu candidato al Premio Nobel per la Pace: la sua nomina fu presentata da Martin Luther King jr.

È morto il 22 gennaio del 2022.

Thich Nhat Hanh e la meditazione

Thich Nhat Hanh è stato un pioniere nella pratica della mindfulness, una forma di meditazione che si concentra sull'essere pienamente presenti nel momento, nell'istante, e sull'accettazione senza giudizio delle proprie esperienze interiori ed esteriori. Ha quindi sviluppato numerosi insegnamenti e pratiche di mindfulness, che ha condiviso con il mondo attraverso i suoi libri, ma anche durante conferenze e ritiri spirituali.

Attraverso la pratica della mindfulness, Thich Nhat Hanh ha insegnato alle persone a coltivare una maggiore consapevolezza nei pensieri e nelle azioni quotidiane, promettendo grazie a questa pratica una vita più piena e autentica. Portare la consapevolezza nella vita quotidiana, praticando la meditazione durante le azioni più semplici come camminare, mangiare e persino respirare, può infatti secondo il monaco rendere più liberi e più grati, grazie al fatto di accorgersi meglio della bellezza quotidiana che porta alla serenità.

Gli insegnamenti più importanti di Thich Nhat Hanh

Tra i suoi insegnamenti più importanti vi è l'importanza della pace interiore e della compassione verso se stessi e gli altri: la pace interiore è il fondamento per la pace nel mondo e solo coltivando la pace dentro se stessi è possibile sperare di creare un mondo più pacifico e armonioso. Ma non è l'unico insegnamento:

  • Thich Nhat Hanh ha sottolineato prima di tutto l'importanza della consapevolezza nel vivere ogni momento della vita con piena attenzione e presenza. Ha insegnato che la consapevolezza aiuta a essere più presenti e attenti alle esperienze, consentendo di vivere in modo più pieno e soddisfacente.
  • La meditazione di consapevolezza è secondo Thich Nhat Hanh capace di avvicinare le persone al proprio sé più intimo. La conseguenza non è benefica solo dal punto di vista personale, ma riverbera positivamente su tutta l'umanità e sul pianeta, con ogni forma di vita che lo abita.
  • Il silenzio è uno degli strumenti essenziali per avvertire davvero la voce del proprio io più profondo e per trovare la vera felicità che ogni giorno ricerchiamo (spesso rivolgendo lo sguardo alle cose errate). Ascoltare in silenzio permette di ristabilire l'ordine interno e di ritrovare l'armonia più pura.
  • Lo stesso vale per la lentezza: in un mondo nel quale correre è un imperativo, fermarsi a osservare e ascoltare ciò che ci circonda è un dono. Silenzio e lentezza permettono di non pensare: solo così si può percepire il richiamo della vita.
  • La rabbia, come già individuò il Buddha, è secondo Thich Nhat Hanh una delle cause originarie dell'infelicità, che distrugge il corpo e l'anima mettendo a repentaglio anche la spiritualità. Comprendere e ascoltare questa emozione può alleviare la sofferenza e portare a una più profonda conoscenza di sé: solo così si può tornare alla propria bontà.
  • La meditazione e la mindfulness possono contribuire alla risoluzione e al dissolvimento delle emozioni dure e difficili, come la rabbia, e appianare le incomprensioni interiori ed esteriori, con conseguenze virtuose sui rapporti sociali.