Cibi giusti e un po’ di relax: così la dieta combatte la gastrite

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
La gastrite si combatte a tavola, e non solo perché con una dieta opportuna si possono attenuare i sintomi dell’infiammazione con cui ha a che fare lo stomaco. Dedicando la giusta attenzione all’alimentazione si possono infatti ottenere significativi benefici in termini di riduzione dello stress, acerrimo nemico della salute digestiva.
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
17 Giugno 2019 * ultima modifica il 21/12/2022

Ti dicono che per combatterla dovresti ridurre lo stress, che dovresti stare calmo, e più te lo ripetono più la tua gastrite aumenta. Non sanno che se dipendesse da te diresti subito addio alla vita frenetica e alle scocciature? Certo, riuscire a gestire le fonti di stress – o addirittura annullarle – non è per nulla semplice, ma è vero che il controllo dei sintomi della tua gastrite dipende anche da te e che puoi fare molto per combattere i tuoi problemi allo stomaco. Prima di tutto puoi prenderti cura della tua dieta. E nel farlo potresti addirittura scoprire che dedicare la giusta attenzione alla tua alimentazione ti può aiutare proprio a combattere le tensioni che contribuiscono alla tua gastrite.

Una dieta per spegnere l'infiammazione

Probabilmente la tua principale curiosità è sapere cosa dovresti evitare di mangiare e quali cibi sono invece ammessi nella tua dieta contro la gastrite. Devi sapere che l'obiettivo è evitare di irritare le pareti dello stomaco, che in caso di gastrite sono già provate dall'infiammazione. I dolori e i bruciori con cui hai a che fare sono dovuti proprio al processo infiammatorio in atto. Per questo dovresti evitare gli alimenti speziati, quelli acidi, quelli grassi e i fritti.

Non esagerare quindi con il peperoncino, e ricorda che anche le altre spezie potrebbero crearti dei problemi, specialmente se le utilizzi in quantità elevate. Fra i cibi acidi sono inclusi i pomodori, le arance, i mandarini, i limoni e, più in generale, la frutta e la verdura acidula. Gli alimenti grassi poco indicati includono invece diversi formaggi (come il gorgonzola e altre varietà grasse, piccanti o fermentate), il pesce grasso e quello conservato e gli insaccati. Ma non finisce qui. Dovresti infatti fare attenzione anche al consumo di frutta secca ed evitare cibi e bevande contenenti caffeina (come il caffè e il cioccolato), le bevande gassate e le minestre a base di carne o estratti di carne. Infine, non dovresti bere alcolici.

Alla frittura dovresti preferire le cotture semplici (per esempio al vapore, al cartoccio o alla piastra). In questo modo potrai preparare piatti a base di carni bianche, pesce magro e verdure più facilmente digeribili. Anche formaggi freschi, yogurt e latte possono aiutarti a sentirti meglio, purché a basso contenuto di grassi.

Ti consiglio di cercare di fare caso a quali sono i cibi e le bevande che hai consumato prima della comparsa dei fastidi allo stomaco: eliminandoli o riducendo significativamente il loro consumo potresti sentirti decisamente meglio. Ma non solo, ti consiglio anche di mangiare lentamente, masticando per bene il cibo che ti metti in bocca ed evitando le abbuffate: meglio fare pasti piccoli più frequenti. In questo modo renderai più semplice la digestione, a tutto vantaggio del benessere del tuo stomaco.

A tavola contro lo stress

Masticando lentamente fai un primo passo verso un altro importante obiettivo: dedicare alla tua alimentazione il giusto tempo. Infatti metterti comodamente seduto a tavola non significa sprecare minuti preziosi della tua giornata, anzi. Come abbiamo appena detto, mangiare con i dovuti tempi facilita la tua digestione. Ma non solo: concederti una vera e propria pausa ti può aiutare a ridurre proprio quello stress che tutti continuano a dirti di mettere da parte per fare stare meglio il tuo stomaco.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…