Cistoscopia: cos’è, come si esegue e cosa succede dopo l’esame

La cistoscopia è una procedura diagnostica che consente al medico di guardare direttamente all’interno dell’uretra e della vescica, rilevando eventuali patologie. Viene eseguita attraverso un cistoscopio, collegato a una telecamera.
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Valentina Rorato 17 Giugno 2023
* ultima modifica il 26/06/2023

La cistoscopia è un esame che consente al medico di esaminare le pareti interne della vescica e dell’uretra, grazie a un tubo cavo (cistoscopio) dotato di una lente, che viene inserito nell'uretra e fatto avanzare lentamente nella vescica. Nella maggior parte dei casi si tratta di un esame ambulatoriale di breve durata, che si esegue applicando prima  un gel lubrificante e anestetizzante. Talvolta, può però essere associato a un’operazione. A tal proposito si può distinguere in:

  • cistoscopia flessibile, durante cui viene utilizzato un cistoscopio flessibile sottile (circa la larghezza di una matita) e permette al paziente di essere sveglio.
  • cistoscopia rigida, durante cui si utilizza un cistoscopio leggermente più largo che non si piega e questo esame si esegue con anestesia totale o locale.

Le cistoscopie flessibili tendono ad essere eseguite se il motivo della procedura è diagnostico, quindi solo osservare l'interno della vescica, mentre quella rigida può essere eseguita se è necessario un trattamento anche chirurgico per un problema alla vescica.

Viene prescritta per approfondire quali possono essere le cause di sangue nelle urine, dolore pelvico cronico, infezioni urinarie ricorrentiminzione dolorosa, ritenzione o incontinenza urinaria, vescica iperattiva, segni di ingrossamento della prostata e nei casi in cui esami precedenti facciano sospettare l'esistenza di calcoli o lesioni tumorali.

Come si esegue la cistoscopia e come ci si prepara

Una semplice cistoscopia ambulatoriale può richiedere da cinque a 15 minuti. Se eseguita in ospedale con sedazione o anestesia generale, la cistoscopia richiede dai 15 ai 30 minuti circa.

Prima dell’esame, il medico potrebbe prescrivere antibiotici da assumere prima e dopo la cistoscopia, soprattutto se si hanno difficoltà a combattere le infezioni. Inoltre, potrebbe anche un test delle urine, quindi aspetta a svuotare la vescica finché non arrivi all'appuntamento, nel caso avessi bisogno di fornire un campione. Infine, ricordati di informare il personale sanitario se assumi farmaci anticoagulanti o antiaggreganti.

Al momento dell’esame, ti verrà chiesto di svuotare la vescica e di sdraiarti sulla schiena, probabilmente posizionando i piedi nelle staffe e con le ginocchia piegate. Se ti verrà somministrato un sedativo, sarai assonnato ma consapevole. Il medico poi inserirà il cistoscopio, dopo aver applicato un gel anestetizzante, nell’uretra.  Questa sonda ha una lente all'estremità che funziona come un telescopio per ingrandire le superfici interne e le relative immagini saranno proiettate uno schermo video.

La tua vescica sarà riempita con una soluzione sterile, per vedere meglio le pareti interne. Potresti sentire il bisogno di urinare, ma sarai incoraggiato a farlo una volta terminata la procedura. Potrebbero essere prelevati campioni di tessuto.

Dopo la cistoscopia, se è stata eseguita in regime ambulatoriato, potrai tornare a casa. Se hai avuto sedazione o anestesia generale, ti potrebbe essere chiesto di rimanere in un'area di recupero per consentire agli effetti del farmaco di svanire.

La cistoscopia non è un esame che possono fare tutti. Per esempio, non può essere eseguita se è in corso un’infezione urinaria. Per questo motivo, qualche giorno prima, viene richiesta l’urinocoltura. Inoltre, potrebbe essere difficoltosa da eseguire a causa di stenosi o particolari conformazioni anatomiche dell’uretra, allergia al lattice o alla lidocaina.

Quali sono i rischi e gli effetti collaterali della cistoscopia

Una cistoscopia è una procedura a rischio relativamente basso. Le potenziali complicazioni includono:

  • Perforazione
  • Cicatrici
  • Restringimenti
  • Traumi uretrali

Contatta il medico o vai al pronto soccorso più vicino se riscontri:

  • Incapacità di urinare dopo la cistoscopia
  • Sangue rosso vivo o coaguli di sangue pesanti nelle urine
  • Dolore addominale e nausea
  • Brividi
  • Una febbre superiore a 38,5 C
  • Dolore o bruciore durante la minzione che dura più di due giorni

Gli eventuali effetti collaterali potrebbero essere:

  • irritazioni
  • emorragie
  • infezioni
  • dolore addominale
  • bruciori durante la minzione.

Questi sintomi sono generalmente lievi e migliorano gradualmente dopo la procedura.

Cosa succede dopo la cistoscopia?

La citoscopia è un esame abbastanza veloce. Dura circa 10/15 minuti e se la procedura è ambulatoriale è possibile andare a casa al termine e riprendere la sua vita normale. Se invece viene eseguito anche un piccolo intervento o una biopsia, può essere previsto un ricovero in regime di day hospital o di degenza ordinaria di 2-3 giorni. Dopo l’esame, per ridurre i fastidi,  si consiglia di:

  • Applicare un panno caldo e umido sull'apertura uretrale o rilassarsi in un bagno caldo.
  • Bere molta acqua (circa mezzo litro ogni ora per le prime 2 ore).
  • Prendere un antidolorifico da banco, come i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Fonti | Humanitas; Airc

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