
Il collo bloccato è una delle condizioni più frequenti e allo stesso tempo una delle più facili in cui puoi incappare senza accorgetene. Basta davvero poco per innescare dei problemi articolari o muscolari che possono provocare una rigidità nella zona posteriore del collo rendendoti difficile girare la testa.
Se ti esponi a un repentino cambio di temperature, per esempio uscendo dal tepore di casa al fresco della strada, potresti sviluppare un torcicollo, passare ore alla scrivania davanti al computer con una postura scorretta e senza alcun tipo di sostegno né per la schiena né per il collo, invece, potrebbe darti giramenti di testa o la classica sensazione di vertigini.
Quello che normalmente identifichi come la sensazione del “collo bloccato” è in realtà una forte rigidità muscolare della zona alta della tua schiena. Ti prende tra il rachide cervicale e la zona delle spalle e oltre a renderti difficile, a volte anche impossibile, piegare o addirittura muovere la testa, può darti anche una sensazione di dolore continuo e persistente. Altre volte la sofferenza è più contenuta e limitata solo ai tentativi di movimento.
Alcune volte i rimedi per il collo bloccato sono casalinghi e di facile intuizione, come una borsa di acqua calda o il semplice riposo, altre volte è necessario assumere qualche farmaco per gestire l’infiammazione, sempre però con il consiglio di un medico, altre volte ancora, invece, ti potrebbe essere molto utile ricorrere a trattamenti fisici come massaggi o osteopatia.
Le manifestazioni del “collo bloccato” hanno una sintomatologia abbastanza univoca poiché i tratti più classici sono:
Come vedrai poco più avanti leggendo le ragioni che portano alla rigidità del collo, la sintomatologia varia comunque anche in base alla causa che l’hanno scatenata.
Il collo bloccato si riconosce poi per una serie di sintomi più comuni, che sono:
Intervenire sulla rigidità del collo significa intervenire su una delle cause che ti ho appena spiegato. Sottoporti a manovre manipolatore o massaggi durante sedute con osteopati o fisioterapisti, per esempio, può essere molto utile soprattutto in caso di problemi articolari e, alcune volte, anche per le contratture muscolari. Se non sono condizioni troppo gravi, puoi trattare le infiammazioni muscolari tranquillamente anche a casa con l’utilizzo di farmaci antinfiammatori a livello locale come il paracetamolo o l’ibuprofene. Funziona anche la “terapia del caldo”, attraverso quindi fonti di calore puntate direttamente sulla zona interessata. Accanto agli interventi attivi, fisici o farmacologici, in molti casi tuttavia anche il riposo può essere efficace per la rigidità muscolare del collo: sempre, però, assumendo posizioni corrette e cercando di tutelare al massimo la zona lombare e la parte alta della schiena.
Te l’ho accennata poco fa, uno dei rimedi per il collo bloccato è l’utilizzo della cosiddetta “terapia del caldo”. Accanto a questa, all’opposto, potrebbero essere utili allo stesso modo anche impacchi freddi, quindi con il ghiaccio. Come scegliere le due modalità di intervento? Dipende anche qui dalla causa che l’ha scatenato. Un’infiammazione produce calore così per abbassare la temperatura servirà una fonte fredda, quindi una borsa con del ghiaccio per esempio. Nel caso contrario di una contrattura, invece sarebbe più utile intervenire con del calore per “sciogliere” il muscolo e cercare di alleviare il dolore al collo.
Quanto può durare il collo bloccato? Dipende: tendenzialmente questa condizione si risolve da sola nel giro di pochi giorni o entro un paio di settimane a partire dal momento in cui sono insorti i sintomi. Prima seguissi i rimedi di cui ti ho parlato prima, però, e prima risolveresti il tuo collo bloccato.
Per fare prevenzione e abbassare il rischio di restare con il collo bloccato è importante prima di tutto evitare di esporsi a bruschi sbalzi di temperatura. Durante la stagione fredda è dunque fondamentale coprirsi bene schiena e collo appena si esce di casa, se invece si fa sport all'aperto non va tralasciata la delicatissima fase di riscaldamento: può sembrare noiosa e inutile ma in realtà è uno strumento di prevenzione decisivo.
Altre piccole azioni di prevenzione sono, per esempio, l'utilizzo di un doppio cuscino durante la notte oppure la scelta di dormire a pancia in su, tenendo quindi la colonna sempre appoggiata e ben distesa.
Avendo letto fra le cause che causano il blocco del collo, ti sarai fatto un’idea di che cosa puoi cercare di evitare per tutelarti. Per avere qualche consiglio in più in termini di prevenzione abbiamo chiesto un consiglio al dottor Albert Kasongo, medico vaccinatore presso il Centro medico Santagostino di Milano:
“Sicuramente bisogna stare attenti ai bruschi passaggi di temperatura. Quando si esce per attività normali, è sempre bene coprirsi collo e schiena mentre prima di iniziare attività fisiche intense è importantissimo, invece, fare il giusto riscaldamento muscolare. Non è da sottovalutare l’utilizzo di un doppio cuscino durante la notte, in modo da prevenire posizioni scorrette: l’ideale sarebbe dormire supini con un supporto a livello del collo per tenere la colonna sempre appoggiata evitandole di andare incontro a storture.
L’attività casalinga, inoltre, è un’altra fonte di rischi per il collo. Penso per esempio al tempo che si passa davanti allo schermo del computer assumendo posture sbagliate. In questi casi è importante cercare di mantenere sempre la schiena dritta limitando al minimo le incurvature. Consiglio anche di dotarsi di sedie o poltroncine ergonomiche con un supporto sia a livello lombare sia a livello del collo”.
Fonti | Humanitas
(Articolo scritto da Kevin Ben Alì Zinati l'11 maggio 2020;
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 23 ottobre 2023)