
Ci sono varie patologie che possono colpire l’apparato riproduttivo femminile e la sfera intima. Tra queste c’è l’ematocolpo. Ne hai mai sentito parlare? Si tratta di un'anomalia presente fin dalla nascita che provoca un accumulo del flusso di sangue mestruale nella vagina. Proviamo a capire meglio perché si verifichi e se vi sia un rimedio.
Dobbiamo innanzitutto fare una distinzione: l’ematocolpo è la patologia per cui è mancata la corretta apertura dell’imene, l'ematocolpometra è invece il problema che deriva proprio da questa perforazione mancante. Come potrai immaginare, il problema si manifesta nel momento in cui per la bambina, o ragazza, iniziano le mestruazioni: il flusso mestruale non ha modo di fuoriuscire dalla vagina e si forma un ristagno sanguigno, che crea forti dolori all’addome.
Le cause dell'ematocolpo possono essere:
Durante i primi anni di vita è frequente non accorgersene, proprio perché non è ancora iniziato il ciclo mestruale. Quando, invece, le mestruazioni iniziano possono comparire:
La diagnosi di ematocolpo può avvenire tramite una semplice visita ginecologica, spesso consigliata dal tuo medico di fiducia, dopo che gli hai descritto i sintomi. L'esame principale è l'ecografia che di norma viene sempre effettuata durante una completa visita ginecologica.
L'ematocolpo viene risolto attraverso un'operazione chirurgica, che permette di aprire un piccolo varco laddove manca in modo da ripristinare il flusso “naturale” del sangue.
Fonti|Science Direct , National Library of Medicine