Come si pratica la meditazione buddista e quali sono i benefici per mente e corpo

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Le meditazione buddista è, forse, la più conosciuta e implica una forte concentrazione e consapevolezza di sé, con lo scopo ultimo di trovare la pace interiore e un maggior benessere.
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Evelyn Novello 5 Marzo 2024

La meditazione buddista è sicuramente la più famosa in Occidente e quella che ci rimanda subito a tutta la sfera filosofico-religiosa legata al buddismo. Questa meditazione, detta Zazen, è la "meditazione da seduti" e implica l’abbandono dei pensieri e il sedersi in pace con sé stessi. Le sue caratteristiche sono la staticità e il respiro, con le quali dovresti cercare di eliminare paure e pregiudizi per entrare in contatto con il tuo vero Io. Aiuta a combattere stress e ansia grazie a maggiori consapevolezza e autocontrollo. Vediamola più nel preciso.

I mantra della meditazione buddhista

La meditazione buddista affonda le sue radici nella filosofia buddista e ha come scopo ultimo raggiungere l'illuminazione, liberandosi dalla sofferenza e coltivando una profonda consapevolezza di sé e del mondo. Non stiamo, quindi, parlando solo di una semplice tecnica di rilassamento, ma di un vero e proprio percorso di crescita interiore che richiede impegno e dedizione.

Il mantra è una successione di suoni sempre uguali che si ripete per sgombrare la mente da ogni pensiero, è una forma di meditazione semplice ma profonda. Sono suoni brevi, ripetuti per un certo numero di volte e, nella tradizione buddista, ne esistono di diversi, ognuno con un significato e un potere specifico. Uno dei più noti mantra, "OM", si riferisce al creatore del mondo, a Dio, ed è usato in Islam come "AMIN", nell'Induismo come "OM" e nel Cristianesimo come "AMEN".

I più conosciuti, poi, sono:

  • Om Mani Padme Hum: il mantra di Avalokiteshvara, il bodhisattva della compassione. Si dice che questo mantra racchiuda in sé tutta la saggezza del Buddha.
  • Om Ah Hum: il mantra di Vajrasattva, il Buddha della purificazione. Questo mantra è usato per purificare il corpo, la parola e la mente.
  • Namo Amitabha: il mantra di Amitabha, il Buddha della luce infinita. Questo mantra è usato per invocare la rinascita nella Terra Pura di Amitabha.
  • Namo Shakyamuni Buddhaya: il mantra di Shakyamuni, il Buddha storico. Questo mantra è usato per esprimere la propria gratitudine al Buddha per i suoi insegnamenti.
Meditazione benefici

Storia della meditazione buddhista

Come ti avevamo spiegato parlando dei diversi tipi di meditazione, quella zen, o buddista, nasce nell'antica India, all'epoca del Buddha Shakyamuni, un meditante esperto che insegnava la meditazione come parte del suo Nobile Ottuplice Sentiero, la via verso la liberazione dalla sofferenza. Nelle prime comunità buddhiste, la meditazione era praticata principalmente dai monaci e dalle monache come mezzo per raggiungere l'illuminazione ma, nel corso del tempo, la pratica si è diffusa anche tra i laici, che la utilizzavano per coltivare la pace interiore.

La meditazione buddista si è poi diffusa in tutto il mondo e ha acquistato grande popolarità negli ultimi decenni perché considerata un modo per ridurre lo stress e l'ansia, migliorare la concentrazione e la memoria, e coltivare la consapevolezza di sé e del mondo.

Le tecniche della meditazione buddhista

Esistono diverse tecniche di meditazione buddista, ognuna con le sue caratteristiche e i suoi benefici. Le due principali categorie sono:

1. Meditazione Samatha (calma mentale):

Devi osservare il respiro naturale, senza cercare di controllarlo, focalizzandoti sull'inspirazione e l'espirazione. Concentrati, quindi, su un punto, fissane uno davanti a te, come una candela o un'immagine sacra. Mentre fai ciò, ripeti un mantra, una parola o una frase sacra, per focalizzare la mente e calmare il flusso di pensieri.

2. Meditazione Vipassana (visione profonda):

Osserva il corpo con attenzione, notando le sensazioni che si presentano in ogni sua parte, senza giudizio o pregiudizio. Osserva, quindi, le emozioni che sorgono nella mente e nota la loro natura fugace. Osserva, poi, i pensieri che emergono nella mente, senza soffermarti troppo su di essi e senza cercare di analizzarli.

I benefici della meditazione buddhista

Praticando con costanza la meditazione buddista riuscirai ad allenare la mente nel rimanere concentrata sul presente, lasciando andare i pensieri inutili o stressanti. Ecco, nel particolare, i benefici:

  • Riduzione dello stress e dell'ansia: la tua mente sarà più calma e resiliente di fronte alle difficoltà della vita quotidiana.
  • Miglioramento della concentrazione e della memoria: avrai un potenziamento dell'attenzione, quindi, sarai più capace a focalizzarti sulla situazione che stai vivendo.
  • Aumento della consapevolezza di sé: allenerai il sentimento di amore e gentilezza verso te stesso e verso gli altri perché imparerai a conoscere meglio le tue emozioni e i tuoi pensieri.
  • Miglioramento delle relazioni interpersonali: avrai una maggiore capacità di ascolto e aumenterai l'empatia verso gli altri.
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Dove si pratica la meditazione buddista

Per iniziare a praticare la meditazione buddista, non è necessario praticare la religione del buddismo o avere una conoscenza approfondita della filosofia buddista. Puoi trovare molte risorse disponibili online e offline, come libri, video e corsi, che possono guidare i principianti in questo percorso.

Per approfondire, puoi frequentare un corso di meditazione in un centro buddista o in una scuola di yoga, leggere libri e articoli sulla meditazione buddista e guardare video online di meditazioni guidate.