Coronavirus in Italia: forse è arrivato dalla Germania e il paziente zero l’avrebbe contratto a gennaio

Si tratterebbe di un uomo di 33 anni di Monaco di Baviera, che il 21 gennaio ha partecipato a un meeting aziendale con una collega di Shanghai, poi risultata positiva. Alcune infezioni ritrovate in Italia sono geneticamente molto simili a quella, anche se ci sono ancora diversi elementi da valutare.
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Giulia Dallagiovanna 5 Marzo 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Il paziente zero non ha mai contratto il Coronavirus. Nel frattempo, però, diverse Paesi al di fuori del nostro si sono ritrovati con persone italiane risultate positive. Insomma, ci siamo un po' sentiti gli "untori" del mondo, senza capire da dove tutto questo fosse iniziato. Forse è perché abbiamo cercato male. Le tue attenzione, come quelle di tutti del resto, erano concentrate si un qualsiasi viso dagli occhi a mandorla che avrebbe potuto portare il Covid-19 fino in Italia. E invece, dovevamo guardare proprio ai nostri vicini europei. Secondo un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, sarebbe stato infatti un uomo tedesco di 33 anni il primo caso in Europa.

Di lui di avevamo già parlato all'interno del nostro riassunto quotidiano. Era il 24 gennaio ed erano appena state attivate le misure più restrittive a Wuhan, il focolaio da dove tutto è partito. Ma il virus si era già silenziosamente diffuso in altre zone della Cina ed aveva, ad esempio, già raggiunto Shanghai. Proprio da qui arrivava una collega del 33enne di Monaco di Baviera, la quale ha partecipato a un meeting aziendale il 21 gennaio, senza accusare alcun particolare sintomo. Il giorno seguente, mentre si trovava sull'aereo, è arrivata la febbre alta ed effettuato il tampone, il responso è stato chiaro: positivo.

Si arriva cosi al 24, appunto, quando anche l'uomo accusa problemi respiratori e un improvviso aumento della temperatura. Ma nessuno pensava al Coronavirus e il test non è stato somministrato. Anche perché il 27 stava già meglio ed tornato tranquillamente al lavoro. Il dubbio però ha iniziato a circolare e nei giorni successivi sono stati esaminati altri colleghi che mostravano i segnali tipici: in quattro erano positivi. Questa vicenda forse la conosci già, perché era stata proprio la dimostrazione che il Covid-19 potesse essere trasmesso anche da persone asintomatiche.

Sembra che le infezioni riscontrate in Scozia e Italia fossero geneticamente molto simili a quella in Germania

L'azienda era stata subito chiusa, ma questo non significa che la diffusione del virus stia stata del tutto fermata. Sembra che diverse infezioni ritrovate in Finlandia, Scozia, Italia e persino Messico siano geneticamente molto simili a quella della Germania.

Dopo diverso tempo che Ohga segue il Coronavirus vogliamo però segnalarti che alcuni medici di famiglia di Castiglione d'Adda, nell'attuale zona rossa del lodigiano, ricordavano di aver diagnosticato alcune strane polmoniti già a metà gennaio e altri specialisti con cui abbiamo parlato hanno menzionato addirittura i primi giorni di quel mese.

Ora la ricerca farà il suo corso e forse sapremo finalmente come è arrivato il Covid-19 in Europa e in Italia, ma ci sono probabilmente ancora tanti elementi da tenere in considerazione.

Fonte| "Transmission of 2019-nCoV Infection from an Asymptomatic Contact in Germany" pubblicato sul New England Journal of Medicine il 5 marzo 2020

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.