Cosa contengono i documenti che devi firmare prima del vaccino?

Prima di ricevere il vaccino contro il Covid, e qualsiasi altro farmaco o trattamento medico, è necessario firmare un consenso informato. Sono quei documenti che ti verranno sottoposti quando arriverà il tuo turno, che alcuni hanno già chiamato erroneamente “liberatoria”, sostenendo che servano per scaricare medici e infermieri dalle proprie responsabilità. Non è assolutamente così. Proviamo a capire meglio.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
13 Aprile 2021 * ultima modifica il 13/04/2021

È ormai noto a tutti che prima dell’effettuazione di un vaccino, in realtà prima di qualsiasi trattamento medico, al paziente venga mostrato e fatto firmare un foglio di consenso informato. Si sono aperti numerosi dibattiti sulla questione, nonostante questa pratica esista da tantissimi anni e serva a tutelare principalmente i diritti del paziente. Facciamo chiarezza insieme:

L’ordinamento giuridico italiano, con la legge 28 marzo 2001 n.145, ratifica la Convenzione sui Diritti dell’uomo e sulla biomedicina (Oviedo, 4 aprile 1997) stabilendo all'articolo 5 che: "Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell'intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso".

Nel dicembre 2009, una direttiva dell’Unione Europea ha reso obbligatorio il consenso informato per tutti i tipi di vaccinazione, per tutti i cittadini.

Per dirla in parole semplici, qualsiasi persona si sottoponga a vaccinazione deve essere informata su benefici e rischi della procedura, sul suo stato di salute e gli deve essere chiarito qualsiasi dubbio relativo alla procedura in modo da poter scegliere se sottoporsi o meno a una determinata terapia o esame o vaccinazione. Prima di vedere cosa sia contenuto in questi fogli è opportuno fare 2 doverose precisazioni:

  1. Quando viene dichiarato uno stato di emergenza sanitaria gli organi di governo antepongono il bene e la salute pubblica potendo disporre di poteri straordinari che gli permettano di prendere decisioni seppur limitino alcune libertà personali
  2. Il consenso informato non elimina in alcun modo la responsabilità del sanitario

Cosa contiene

Innanzitutto si effettua una raccolta dei dati anagrafici e sanitari del paziente. Viene cioè compilata un'autodichiarazione in cui si chiede di riportare:

  • tutte le eventuali patologie presenti
  • i farmaci assunti
  • eventuali allergie
  • stati di gravidanza
  • eventuale recente somministrazione di immunoglobuline
  • eventuali chemio- o radioterapie in atto
  • eventuali assunzioni di cortisonici ad alto dosaggio

Dopodiché il paziente verrà informato sul numero di dosi previste, eventuali effetti collaterali (arrossamento, gonfiore e dolore nell’area in cui viene effettuata l’iniezione, nausea, dolore dell'arto e così via) e tempi di insorgenza nonché sui benefici derivanti dalla somministrazione del vaccino. Il sanitario è inoltre tenuto a rispondere a eventuali dubbi o chiarimenti del paziente.

Vengono inoltre riportati i dati identificativi della fiala utilizzata (nome, numero di lotto, data di scadenza) e dove possibile viene attaccata l’etichetta della fiala.

Per concludere, è indiscutibile il ruolo di tutela del paziente che deriva dalla compilazione del consenso informato. Come sempre, è opportuno informarsi correttamente prima di esprimere giudizi.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.