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Cosa devi sapere sul vaccino Novavax: quando arriva in Italia, come funziona e chi può farlo

Dopo l’approvazione da parte dell’Ema del vaccino proteico Nuvaxovid, prodotto dall’azienda statunitense Novavax, le prime dosi dovrebbero arrivare agli stati europei a inizio 2022. Si potrà somministrare solo agli over 18, con due iniezioni effettuate a 3 settimane di distanza: ecco come funziona la tecnica delle proteine ricombinanti e i possibili effetti collaterali.
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Alessandro Bai 21 Dicembre 2021
* ultima modifica il 21/12/2021

L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha finalmente approvato il vaccino anti-Covid a base di proteine Nuvaxovid, che è prodotto dall'azienda statunitense Novavax e che ora potrà essere messo in commercio nell'Unione Europea. Per vederlo arrivare in Italia, invece, si dovrà attendere l'inizio del 2022.

Quello di Novavax è un vaccino proteico con un meccanismo diverso rispetto ai vaccini a vettore virale di Johnson&Johnson e AstraZeneca, o ai sieri a mRna prodotti da Pfizer e Moderna, ma i dati ottenuti dagli studi clinici condotti sulla sua efficacia e sicurezza hanno convinto l'Ema a dare il via libera per la somministrazione negli over 18. Proviamo a capire meglio come funziona e quali sono i possibili effetti collaterali.

Come funziona

Nuvaxovid di Novavax è il quinto vaccino anti-Covid che l'Ema ha approvato per l'Unione Europea e diventerà presto una nuova arma a nostra disposizione per combattere la pandemia. Come ti ho anticipato, si tratta di un siero differente da quelli già autorizzati e in commercio, dato che l'azienda americana ha messo a punto un vaccino proteico che introduce direttamente nell'organismo una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike, che si trova normalmente sulla superficie del virus SARS-CoV-2 e che con gli altri vaccini a mRna, invece, viene prodotta dalle nostre stesse cellule grazie alle "istruzioni" date dal siero.

Una volta ricevuta l'inoculazione, il tuo sistema immunitario produrrà le difese per combattere la proteina Spike, che sarà ritenuta "estranea" e diventerà in seguito un nemico conosciuto, che il tuo organismo sarà pronto ad attaccare in caso di successive infezioni.

Oltre a sfruttare la tecnica delle proteine ricombinanti, il vaccino Nuvaxovid ha tra gli ingredienti anche un adiuvante, ovvero una sostanza che serve a produrre una risposta immunitaria più forte dopo l'inoculazione. Le prime due dosi verranno somministrate, per il momento solo a persone over 18, a distanza di 3 settimane l'una dall'altra e, come riportato dall'Ema, l'efficacia mostrata da Nuvaxovid negli studi condotti, che hanno coinvolto circa 45mila persone, è stata intorno al 90%. Ciononostante, sono ancora limitati i dati sulla protezione garantita contro alcune varianti del Covid, compresa la Omicron.

Quando arriva

Stando a quanto dichiarato dall'Ema, i Paesi membri dell'Ue, quindi anche l'Italia, dovrebbero ricevere le prime dosi del vaccino di Novavax nei primi mesi del 2022. Per il primo trimestre del 2022, infatti, gli stati europei hanno ordinato circa 27 milioni di dosi, come riportato dalla Commissione Europea. Bisognerà quindi aspettare il nuovo anno per l'entrata in commercio di Nuvaxovid, che è diventato il quinto vaccino anti-Covid autorizzato dall'Ema dopo quelli di BioNTech/Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson.

Effetti collaterali

L'Ema ha giudicato il vaccino Nuvaxovid sicuro anche dopo averne giudicato gli effetti collaterali osservati, che sono stati tutti "lievi o moderati" e sono scomparsi "entro un paio di giorni dalla vaccinazione". Queste reazioni avverse includevano sintomi comuni come stanchezza, malessere, dolore nel punto dell'iniezione, mal di testa, dolori articolari, nausea e vomito, ovvero gli stessi che possono insorgere dopo gli altri vaccini.

Fonte | Ema; Commissione Europea

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