Cos’è un’afta in bocca, perché viene e come guarisce

L’afta è uno dei fastidi più comuni del cavo orale. Piccole, fastidiosissime lesioni della mucosa orale che temporaneamente affliggono moltissime persone. Una patologia diffusa e dura da sconfiggere. Medicine, prevenzione e la giusta alimentazione possono aiutare. Singole o multiple, le afte non vanno sottovalutate e la diagnosi di un dentista è importante per distinguerle da altre patologie.
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Dott.ssa Simona De Stefano Perfezionata in Endodonzia e Odontoiatria Restaurativa
16 Maggio 2019 * ultima modifica il 20/07/2022

Le afte sono lesioni del cavo orale estremamente comuni. Infatti si tratta di una tra le patologie più diffuse ma, al tempo stesso, più fastidiose che affliggono la mucosa orale. La buona notizia, però, è che non sono contagiose.

Nonostante si tratti di una vera e propria seccatura, con alcuni accorgimenti possono essere risolte in breve tempo. Ecco qualche dettaglio in più per prevenire, dare sollievo e curare queste fastidiose ulcerette dal tipico colore bianco e rosso che inspiegabilmente appaiono nella nostra bocca.

Cos’è un’afta

Con il termine in questione (che deriva dal greco antico αφθα) s’intende una lesione della mucosa orale, tendenzialmente di colore bianco, con un fondo giallastro centrale e circondate da un anello rosso più intenso. Si presenta con una circonferenza che va da pochi millimetri a tre centimetri nei casi più gravi.

Le afte sono delle ulcere, quindi sono tipicamente più profonde rispetto alla superficie della mucosa. Possono essere singole o presentarsi in numero maggiore. Generalmente interessano la mucosa non aderente, quindi labbra, gengiva libera, interno delle guance, lingua. Più raramente compaiono sulla gengiva intorno ai denti, sul palato, sul pavimento della bocca, sulla mucosa faringea.

La posizione, le dimensioni, il numero e il tempo di guarigione dicono molto delle afte, apparentemente sempre uguali. Inoltre possono essere facilmente confuse con altre patologie che si manifestano in maniera simile, motivo per il quale è sempre bene che a fare la diagnosi sia uno specialista.

Cause e sintomi di un’afta

Il primo segnale dell’arrivo di un’afta è una sensazione di fastidio e bruciore localizzato, accompagnato da un arrossamento che precede di qualche giorno l’arrivo dell’afta.

Il dolore dell’afta conclamata aumenta in caso di contatto, in presenza di sostanze acide, salate, e quando la zona lesa, nel caso ad esempio del labbro, viene stirata, ma talvolta è presente anche spontaneamente.

Come già accennato, l’afta può avere diverse concause, così come può rappresentare il sintomo di diverse patologie. Purtroppo ci sono anche casi in cui non si riesce a risalire ad una vera e propria causa, questo perché l’eziologia della stomatite aftosa è ancora poco chiara. Di seguito elenchiamo alcuni dei casi più comuni.

Afta causata da traumi (denti, spazzolino…)

Si tratta dei casi più banali, in cui le afte si manifestano nelle sedi di traumi (come l’involontario morso della mucosa, uno spazzolamento troppo energico) che vengono successivamente infettate dai batteri. Il classico esempio è la guancia interna che viene morsa mentre si mangia. Spesso gli sportivi (soprattutto chi fa sport da combattimento) devono affrontare afte molto fastidiose alle labbra a causa di traumi e colpi subiti.

Afte causate da carenze nutrizionali

In alcuni casi, soprattutto se ricorrenti, le afte possono celare delle carenze nutrizionali, dovute a una dieta squilibrata o a problemi di malassorbimento. Inoltre alcuni tipi di alimenti, come cibi piccanti, formaggi e cioccolata, pare possano agevolare l’insorgenza di queste fastidiose lesioni. Le più comuni carenze nutrizionali riguardano vitamine (soprattutto B12), ferro, zinco e acido folico.

Stomatite aftosa ricorrente

È una condizione caratterizzata dalla comparsa frequente di una o più lesioni ulcerative, che rientra nel gruppo delle patologie croniche infiammatorie della mucosa orale. Attualmente la causa resta poco chiara, e si ritiene che giochino un ruolo diversi fattori. In base alle dimensioni e al tempo di guarigione si distingue un’aftosi ricorrente minore (afte di piccole dimensioni che guariscono in 7-14 giorni), maggiore (afte di 1-3 cm che guariscono in 2-6 settimane) ed erpetiforme (afte multiple che ricordano lesioni erpetiche). Tra le cause, si ritiene che possa esserci una predisposizione genetica in alcuni casi, mentre fattori come le carenze nutrizionali e lo stress possono giocare un ruolo importante. In altri casi questa condizione è sintomo di alcune patologie croniche che non interessano solo la bocca (morbo di Chron, Morbo di Behcet) o di disturbi quali la celiachia.

Cura

Vera priorità per chi soffre di questo disturbo è la ricerca di un sollievo immediato e, possibilmente, di un rimedio. È bene dire subito che una cura univoca per l’aftosi non esiste, tuttavia è possibile trovare sollievo con l’ausilio di alcuni farmaci e accorgimenti.

Il miglior modo per combattere le afte è di fermare la progressione non appena ci si accorge dell’eritema pre-aftoso. In questi casi sarà sufficiente curarsi di tener ben pulita la zona, evitare l’accumulo di placca sui denti e in applicare sulla mucosa interessata spray antinfiammatori locali (ad esempio a base di fluconazolo) o gel.

Se la lesione è già presente, oltre a spray e gel, sono molto utili i cerotti adesivi antinfiammatori, facilmente reperibili in farmacia.

In ogni caso ciò che non bisogna fare è improvvisare la cura dell’afta con ipotetici rimedi fai da te.

Consigli per prevenire l’afta e rimedi naturali

Da evitare i rimedi fai-da te: erbe essenziali, alcol e clorexidina contribuiscono alla disepitelizzazione e all’irritazione. Attenzione va posta anche alla dieta, ovviamente sono da evitare cibi troppo acidi, piccanti e bevande alcoliche. Inoltre è bandita l’assunzione di farmaci senza prescrizione medica.

Consigliata invece l’assunzione di frutta e verdura, legumi e probiotici: una dieta sana potrebbe aiutare a combattere le afte che, ricordiamo, spesso hanno alla base carenze nutrizionali. È fondamentale mantenere il più possibile una buona igiene orale: le afte peggiorano se la carica batterica è elevata.

Per trattare l’afta in modo naturale si possono usare anche alcune tisane con proprietà benefiche e degli estratti a base di curcuma, vischio e aloe. Anche i propoli sono utili per alleviare il dolore e far guarire le afte, lo stesso vale per il bicarbonato diluito nell’acqua per fare gargarismi.

Qualunque sia il rimedio che deciderete di attuare, è fondamentale non sottovalutare mai la presenza di afte, soprattutto se queste tendono a presentarsi frequentemente, se sono di dimensioni superiori al centimetro e se tendono a guarire molto lentamente. In questi casi è bene rivolgersi ad uno specialista, dal momento che questa condizione potrebbe essere spia di una patologia più importante o comunque di disordini che necessitano dell’intervento di un medico e di analisi più approfondite.

Odontoiatra laureata col massimo dei voti alla facoltà di Odontoiatria dell’Università Federico II di Napoli con una tesi sperimentale in patologia altro…
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