Da bambina sconfisse il cancro, oggi volerà nello spazio: Hayley è la giovane donna che aprirà le nuove frontiere a tutti

Hayley Arceneaux ha 29 anni e quando ne aveva 10 le è stato diagnosticato un osteosarcoma che l’ha costretta a vedere parti delle sua anche sostituite con delle protesi artificiali. Il prossimo ottobre sarà uno dei membri dell’equipaggio del progetto Insipration 4: una missione spaziale civile che porterà astronauti non professionisti in orbita attorno alla Terra allo scopo di raccogliere 200 milioni di dollari da donare a un ospedale specializzato nella cura delle malattie infantili.
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Kevin Ben Alì Zinati 24 Febbraio 2021

Prima ancora che la missione che la porterà ad orbitare attorno alla Terra inizi, Hayley Arceneaux l’ha già portata a termine. È bastata la sua storia.

Non solo la parte in cui si racconta che sarà uno dei primi turisti spaziali a volare fuori dall’atmosfera terrestre in una missione totalmente civile e nemmeno quella che la celebra come la più giovane astronauta americana. Hayley Arceneaux, 29 anni, sarà anche la prima sopravvissuta a un tumore che esplorerà lo spazio.

Il miliardario Jared Isaacman l’ha scelta personalmente come uno dei quattro membri dell'equipaggio per il suo progetto Inspiration 4, il primo volo spaziale che porterà “non astronauti professionisti” in un viaggio della durata di alcuni giorni in orbita attorno alla Terra. E il nome nome della missione, come avrai fatto caso, riassume il messaggio del viaggio: quattro persone, quattro storie che possano ispirare gli altri a compiere gesta straordinarie o impensabili, lassù nello spazio come qui sulla Terra.

Proprio come Hayley. Il prossimo ottobre la giovane donna indosserà un’ingombrante tutona bianca, siederà nella capsula Dragon della Space X e dalla cima del razzo Falcon 9 guarderà dall’alto la piattaforma di lancio del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. Tra pochi mesi conquisterà quel sogno che le fu spezzato quando era ancora una bambina.

Aveva dieci anni quando le diagnosticarono un osteosarcoma, un tipo di cancro che provoca dei tumori intorno alle ossa mettendo a rischio la fase della crescita e dello sviluppo. Fu ricoverata al St. Jude Children's Research Hospital di Memphis, nel Tennessee, un ospedale specializzato in malattie dei bambini e lì riuscì a guarire. Oltre alla pesante chemioterapia, che le compromise parte dell’infanzia, dovette però anche sottoporsi a un intervento chirurgico per sostituire parti delle ossa dell’anca con delle protesi artificiali.

Il suo destino sembrava segnato: niente sci, niente sport estremi, niente salti. Niente carriera da astronauta. Per viaggiare nello spazio fino a ieri dovevi essere praticamente al pari di un supereroe, perfetto sotto ogni punto di vista, fisico soprattutto. Le persone normali non diventano astronauti, figuriamoci un disabile.

Hayley ha così preso il suo sogno, l’ha ripiegato con cura e l’ha riposto nel cassetto della scrivania, senza però chiuderlo a chiave. Appoggiata a quel tavolo ha sgobbato sui libri ed è diventata un’assistente medico proprio al St. Jude, il suo ospedale.

Un giorno è squillato il telefono. Hayley era in piedi, uno sguardo a quel mezzo cassetto ancora aperto, poi la voce dall’altra parte della cornetta: “Hai voglia di andare nello Spazio?”.

Jared Isaacman, miliardario e CEO di Shift 4 Payments, stava mettendo in piedi un progetto per portare quattro persone nello spazio e, allo stesso tempo, raccogliere 200 milioni di dollari da devolvere proprio al St Jude.

Hayley è stata la prima ad essere selezionata, entro marzo verranno svelati poi i restanti membri dell’equipaggio. Uno sarà il vincitore di un concorso a premi il cui ricavato sarà devoluto a St Jude l’altro, invece, sarà il vincitore di un concorso che chiede agli imprenditori di progettare un negozio online utilizzando un software realizzato da Shift4, l’azienda di pagamenti online di Isaacman.

Come veri e propri turisti dello spazio viaggeranno su un'orbita terrestre bassa compiendo un intero giro sopra la Terra ogni 90 minuti. E Hayley Arceneaux è la persona giusta per questa missione. Per stabilire nuovi record, per buttare giù pregiudizi e stigmatizzazioni e per aprire le nuove frontiere a tutti.