Da cosa è composto lo smog che sta soffocando la Pianura Padana?

L’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana è un problema serio che minaccia la salute di tutti. Le polveri sottili e altri inquinanti causano gravi danni all’apparato respiratorio e cardiovascolare. Proviamo a capire le cause dello smog e le possibili soluzioni per migliorare la qualità dell’aria.
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Roberto Russo 21 Febbraio 2024
* ultima modifica il 21/02/2024

Un'aria irrespirabile. È questa la triste realtà che accompagna la Pianura Padana, come ben sappiamo: qui lo smog regna sovrano, creando una cappa di inquinamento atmosferico che soffoca città e cittadini. Ma quali sono le componenti di questa nebbia tossica? E da dove provengono?

Le polveri sottili, in particolare PM10 e PM2.5, sono tra i principali inquinanti. Le PM10 sono particelle con un diametro inferiore a 10 micrometri, in grado di penetrare nei polmoni e causare danni al sistema respiratorio. Le PM2.5, ancora più piccole, possono addirittura raggiungere il flusso sanguigno e avere effetti negativi su cuore, cervello e altri organi.

Le fonti di queste polveri sono diverse:

  • traffico veicolare: i gas di scarico dei motori diesel e benzina sono una delle principali fonti di PM10 e PM2.5;
  • riscaldamento domestico: l'utilizzo di combustibili fossili come legna, gasolio e metano per il riscaldamento degli edifici produce emissioni di polveri sottili;
  • industrie: le attività industriali, in particolare quelle che producono cemento, ceramica e acciaio, rilasciano nell'atmosfera grandi quantità di polveri e altri inquinanti;
  • agricoltura: l'utilizzo di fertilizzanti e pesticidi, l'allevamento e la gestione dei terreni agricoli possono contribuire all'inquinamento atmosferico.

Oltre alle polveri sottili, lo smog della Pianura Padana contiene anche altri inquinanti, quali ozono (gas irritante che si forma in presenza di luce solare e precursori come gli ossidi di azoto e i composti organici volatili), biossido di azoto (gas tossico che irrita le vie respiratorie e può contribuire a problemi respiratori come l'asma), monossido di carbonio (gas incolore e inodore che può essere fatale se inalato in grandi quantità).

La combinazione di questi inquinanti crea una situazione di grave inquinamento atmosferico, con effetti negativi sulla salute umana e sull'ambiente. L'esposizione prolungata allo smog può causare:

  • malattie respiratorie: bronchite, asma, polmonite e cancro ai polmoni;
  • malattie cardiache: infarto, ictus e scompenso cardiaco;
  • danni al sistema nervoso: ictus, morbo di Parkinson e Alzheimer;
  • problemi riproduttivi: aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita.

Cosa si può fare per combattere lo smog?

Ridurre il traffico veicolare è senza dubbio il primo passo con la conseguente incentivazione dell'uso di mezzi di trasporto pubblici, biciclette e auto elettriche. Fondamentale è migliorare l'efficienza energetica degli edifici, utilizzando fonti di energia rinnovabile e sistemi di riscaldamento a basso inquinamento.

A più ampio raggio è bene promuovere l'agricoltura sostenibile e prevedere la riduzione dell'uso di fertilizzanti e pesticidi, con conseguente adozione di tecniche di coltivazione che riducono le emissioni di gas serra. Infine, fondamentale, è attuare politiche di controllo dell'inquinamento per limitare le emissioni industriali e incentivare l'adozione di tecnologie pulite.

La lotta contro lo smog richiede un impegno comune da parte di tutti: cittadini, istituzioni e imprese. Solo con un'azione congiunta possiamo migliorare la qualità dell'aria e tutelare la salute del pianeta e delle persone che lo abitano.

Fonte | ISPRA

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