Metropolitana di Milano

Da gennaio 2023 aumentano i biglietti dei mezzi pubblici a Milano, con buona pace della mobilità sostenibile

Se ne parla da tempo e ora pare arrivato il momento: a Milano da gennaio 2023 aumenteranno i prezzi dei biglietti dell’ATM. Se da un lato bisogna far quadrare i bilanci, dall’altro ci si domanda se così facendo si incentiva il trasporto pubblico in nome della mobilità sostenibile.
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Roberto Russo 14 Dicembre 2022

Se abiti a Milano, nella calza della Befana troverai una brutta sorpresa. Da gennaio 2023, infatti, dovrebbero scattare gli aumenti per i biglietti dell'ATM. Una notizia, questa, nota da tempo, ma per la quale non c'era ancora una data. Che ora, invece, sembra proprio essere dietro l'angolo.

Il motivo degli aumenti è il cosiddetto adeguamento Istat, noto anche come rivalutazione Istat, metodo in base al quale l'Istituto Nazionale di Statistica rivaluta, annualmente, il costo della vita in base alle variazioni percentuali degli indici economici a cui fa riferimento.

Questo si traduce in un aumento del costo della vita che comporta, tra le altre cose, anche quello dei biglietti per i mezzi pubblici. Ancora non ci sono dati ufficiali, ma stando a diversi calcoli, gli aumenti dovrebbero essere i seguenti:

  • biglietto singolo per bus, tram e metro: da 2 euro a 2,20
  • biglietto giornaliero: da 7 euro a 7,60
  • biglietto per tre giorni: da 12 euro a 13
  • carnet per 10 viaggi: da 18 euro a 19,50.

Al di là dell'adeguamento Istat, gli aumenti sono dovuti anche al fatto che l’Agenzia del trasporto pubblico locale deve recepire una base regionale che affronta proprio quest'aspetto.

La questione degli abbonamenti e la mobilità sostenibile

E gli abbonamenti? Qui la questione si fa più delicata, perché la giunta Sala avrebbe intenzione di premiare chi sceglie i mezzi pubblici con maggiore frequenza e quindi, di conseguenza, l'idea è di puntare sulla mobilità sostenibile. In altre parole gli aumenti del prossimo gennaio, ma anche quelli futuri, dovrebbero essere più importanti per i viaggiatori saltuari, mentre per chi si abbona e fa uso costante del servizio pubblico, la situazione dovrebbe rimanere per lo più inalterata. In tal senso vanno anche le dichiarazioni rilasciate a Fanpage da Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano: “Bisogna spingere sugli abbonamenti, aumentando il biglietto ordinario. Quello lo utilizzano i viaggiatori saltuari, ed è giusto che paghino la qualità del servizio. E il rapporto qualità/prezzo di Milano, poi, è alto”.

Al di là della particolare situazione che stiamo vivendo a livello globale e delle necessità di far quadrare i bilanci, una domanda scaturisce da questi annunciati aumenti: alla luce dell'agenda 2030 che, tra le altre cose, prevede un focus sulla mobilità sostenibile, quanto è saggio aumentare i costi di mezzi pubblici?