Tanto arancione e poco giallo, con qualche zona rossa. Così si trasforma l’Italia dopo l’ordinanza firmata ufficialmente oggi dal Ministro della Salute Roberto Speranza e basata sugli ultimi dati della Cabina di Regia. Il monitoraggio della situazione epidemica ha mostrato un Rt nazionale pari a 1,09 e una “fase di crescita lieve” come l’ha definita il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. Per questo da domenica 17 gennaio fino al 31 gennaio, l’Italia tornerà con 3 Regioni in zona rossa, 12 in zona arancione e 6 in area gialla.
Durante la conferenza stampa della cabina di Regia, il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Brusaferro ha parlato di una “crescita lieve" specificando che "grazie alle misure non ci troviamo di fronte a impennata della curva”. E ha aggiunto che non c'è comune, in Italia, che non abbia segnalato dei casi, “quindi il virus circola in tutte le aree del Paese”.
Come ti dicevo, la circolazione del virus resta comunque alta e secondo l’ultimo monitoraggio, il valore dell’indice di contagiosità, a livello nazionale, ha superato la soglia di 1. Tenendo conto che il nuovo decreto legge ha abbassato di 0,25 tutte le soglie di ingresso nelle diverse fasce di rischio, l’Italia si trova così nuovamente “colorata” più di arancione che di giallo.
Secondo le ultime misure introdotte, per rientrare in zona rossa non serve più un Rt superiore a 1,5; la soglia si è infatti abbassata a un valore superiore a 1,25. Per questo, in base ai dati della cabina di regia, le Regioni in zona rossa da domani fino alla fine del mese di gennaio sono:
Se ti stai chiedendo perché la regione siciliana rientra nella fascia a rischio più alto nonostante un Rt inferiore a 1,25, devi sapere che la “zona rossa” è stata richiesta al Ministro Speranza direttamente dal governatore Nello Musumeci.
Per rientrare in zona arancione, quindi, “basta” un Rt uguale a 1 e in base al monitoraggio quindi, le Regioni che entrano in zona arancione sono:
Che cosa puoi fare e cosa, invece, è vietato nelle zone rosse e in quelle arancioni te lo abbiamo spiegato qui.
Dai dati del monitoraggio, quindi, restano in zona gialla:
Fonte | Ministero della Salute