Dall’obbligo vaccinale all’estensione del green pass: tutte le misure del nuovo decreto contro il Covid

Il governo ha varato il decreto con le nuove misure per arginare l’aumento dei contagi provocato dalla variante Omicron. Lo scopo è sia quello di limitare il più possibile la pressione sugli ospedali, che quelli di scongiurare nuove chiusure.
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Giulia Dallagiovanna 6 Gennaio 2022
* ultima modifica il 06/01/2022

Sono state approvate nella serata di ieri le attese misure del governo per arginare il diffondersi della variante Omicron e soprattutto per limitare il più possibile la pressione sugli ospedali. Per la prima volta, in Italia entra in vigore l'obbligo vaccinale contro il Covid, ma solo per chi ha più di 50 anni in linea con le risoluzioni di altri Paesi europei, tra cui l'Austria. Novità anche per quanto riguarda il rientro al scuola e il ricorso alla DAD, oltre che per l'utilizzo del green pass base, ovvero di quello che è possibile ottenere anche solo grazie a un tampone negativo. Vediamo insieme tutte le misure:

Obbligo vaccinale

Partiamo da quella che forse farà più discutere: l'obbligo vaccinale per tutte le persone over 50 residenti in Italia, dunque anche cittadini europei e stranieri. Sono esentati solo coloro che per ragioni di salute, attestate dal proprio medico curante o da uno specialista, non possono ricevere il vaccino contro il Covid. Al momento, si tratta di un obbligo che rimarrà in vigore solo fino al 15 giugno 2022, data entro la quale si potrebbe iniziare a parlare di situazione endemica e non più pandemica.

Per questo motivo, dal 15 febbraio, i lavoratori che hanno già compiuto il 50esimo anno di età potranno accedere al posto di lavoro solo se in possesso del Super green pass, ovvero la certificazione rilasciata in seguito alla vaccinazione o a una guarigione avvenuta non più di 6 mesi prima.

L'obbligo è poi esteso anche a tutto il personale universitario o che lavora in istituzioni per l'alta formazione artistica e musicale, che in questo modo viene quindi equiparato al personale scolastico.

Smartworking

Lo smartworking, sebbene non obbligatorio, viene raccomandato dal governo. Più nello specifico, Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, e Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, invieranno una circolare rivolta sia al settore pubblico che a quello privato per incoraggiare il ricorso a tutte le forme di flessibilità consentite dal contratto e dalle diverse mansioni almeno per le prossime settimane. Si lascia quindi la libertà ai singoli datori di lavoro di decidere come organizzare la propria azienda e si mantiene come prevalente la forma del lavoro in presenza, che rappresenterà probabilmente almeno il 50% del totale.

Il rientro a scuola

A scuola si rientra in presenza, cercando in tutti i modi di limitare la DAD alle situazioni in cui non è proprio possibile fare altrimenti. Cambiano però le regole per la gestione dei casi di positività all'interno di una classe.

Nella scuola dell'infanzia sarà sufficiente un solo caso positivo per sospendere le attività per 10 giorni. Nella scuola primaria, invece, la DAD entrerà in gioco dopo due o più casi positivi. In caso contrario, si proseguono le normali lezioni in presenza, attivando però la sorveglianza con testing che prevede un primo tampone non appena è emerso il caso positivo e un secondo tampone a cinque giorni di distanza.

Per la scuola media, i licei e gli istituti tecnici, invece, la DAD per tutta la classe arriva solo dopo tre casi positivi. Le misure in questo caso prevedono autosorveglianza al contagio accertato e obbligo di Ffp2 per tutti. Quando i casi salgono a due, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da pià di 120 giorni (4 mesi) e non hanno ancora ricevuto il booster seguiranno le lezioni in DAD, mentre tutti gli altri proseguiranno in presenza con mascherine Ffp2 e sorveglianza con testing.

Tamponi gratis per gli studenti

A integrazione delle misure sulla scuola, il governo ha deciso di rendere gratuiti i tamponi rapidi per tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che dovranno seguire la sorveglianza con testing. Al momento, però, questa agevolazione rimarrà in vigore sono fino al 28 febbraio 2022.

Green pass base

Si estende l'uso del green pass base, o ordinario, che dal 20 gennaio e fino al 31 marzo 2022 sarà obbligatorio per l'accesso ai servizi alla persona, come parrucchiere ed estetiste. A partire dal 1 febbraio, inoltre, la certificazione servirà anche per entrare negli uffici pubblici, nei servizi postali, nelle banche e nei negozi. "Fatte salve – specifica il testo – eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona".

Le sanzioni

Tutte le persone over 50 che non adempiranno all'obbligo vaccinale incorreranno in una prima sanzione di 100 euro. Inoltre, chi non avrà il super green pass per accedere al lavoro sarà considerato assente ingiustificato, anche se conserverà comunque il suo posto. Potrebbe però subire una sanzione amministrativa che va dai 600 ai 1.500 euro, mentre l'azienda potrà sostituire temporaneamente la persona per un arco di tempo di 10 giorni, rinnovabili fino al 31 marzo 2022.

Fonte| Governo

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