Dermatiti e irritazioni sono il lato oscuro dei gel e delle mascherine, la dott.ssa Bellani: “Così si curano mani e viso”

Il lavaggio continuo delle mani con i disinfettanti e l’utilizzo delle mascherine sono comportamenti che, con tutta probabilità, ci terranno compagni ancora per un po’, nonostante la curva della pandemia sia in costante diminuzione. Il loro impiego però può portare a irritazioni della pelle delle mani e del volto a causa delle sostanze alcoliche presenti nei gel o della troppo umidità provocata dai Dpi. La dottoressa Bellani, dermatologa, ci ha spiegato come prendercene cura.
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Kevin Ben Alì Zinati 11 Marzo 2022
* ultima modifica il 11/03/2022
In collaborazione con la Dott.ssa Eleonora Bellani Specialista in dermatologia presso Vein&Derma Clinic- Istituto di Cura Città di Pavia - Gruppo San Donato.

Se siamo sulla buona strada per liberarci della pandemia e lasciarci finalmente alle spalle il peggio, ci vorrà invece ancora qualche tempo prima di poter dare un addio definitivo ai gel disinfettanti e alle mascherine, amici-nemici da più di due anni.

Giorno dopo giorno la pressione sul sistema sanitario diminuisce e i “meno” di fronte alle colonnine più decisive, quelle dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri ordinari, si fanno sempre più costanti sul bollettino quotidiano del Ministero della Salute.

Segno che il virus sta rallentando la sua corsa e che, merito soprattutto della diffusa campagna di vaccinazione, siamo riusciti finalmente a prendergli le misure.

Eppure, il lavaggio continuo delle mani, l’utilizzo dei dispositivi di protezione del viso nei luoghi chiusi, più che in quelli pubblici all’aria aperta, saranno comportamenti che con tutta probabilità ci terranno compagnia ancora per un po’.

Sono misure che faremo bene a preservare non solo per la nostra salute in generale: in questi mesi hai visto anche tu come rappresentino strumenti estremamente efficaci per tornare a una vita il più normale possibile abbattendo i rischi di infezione.

Dal momento che saranno con noi ancora per qualche tempo, è bene dunque prendere delle precauzioni anche rispetto alle stesse misure di precauzione. Sì, perché sebbene decisamente utili e indispensabili, gel e mascherine sono anche fonte di dermatiti e irritazione della nostra palle.

“Il lavaggio così frequente delle mani, sia con i gel che con i saponi, può danneggiare la barriera naturale della nostra pelle che ci difende dagli agenti esterni” ha spiegato la dottoressa Eleonora Bellani, specialista in dermatologia presso Vein&Derma Clinic- Istituto di Cura Città di Pavia – Gruppo San Donato.

Questi prodotti disinfettanti sono assolutamente indispensabili ma spesso sono anche molto aggressivi e da quando ne stiamo inevitabilmente facendo larghissimo utilizzo le nostre mani sono sempre più terreno fertile per eczemi e pelle screpolata e arrossata.

“Si tratta delle cosiddette dermatiti irritative da contatto, da non confondere con la dermatite allergica. In questi anni, la condizione più frequente è sicuramente la dermatite irritativa dovuta all’aggressività del prodotto che utilizziamo unita una fragilità della pelle, di norma soggettiva ma ora più comune a causa proprio dei continui lavaggi con queste sostanze.

Distinguere clinicamente le due condizioni, però, secondo la dottoressa Bellani è molto difficile. “Possiamo dire che di solito nella dermatite allergica prevale il prurito mentre in quella di tipo irritativo sono predominanti il bruciore oltre a pelle secca e arrossata e desquamazione. Il tratto distintivo tuttavia è il dolore, dovuto a vere e proprie ragadi superficiali che tagliano letteralmente la cute”. 

Siccome non è così facile differenziarle, il «trucco» per distinguerle e quindi impostare il giusto trattamento è fare riferimento alla propria storia allergica. Se sei una persona già allergica, è chiaro che di fronte all’irritazione da parte di gel o disinfettanti soffrirai molto di più rispetto a un non allergico.

Il lavaggio frequente delle mani può danneggiare la barriera naturale della pelle che ci difende dagli agenti esterni

Dott.ssa Eleonora Bellani, dermatologa

Di chi è la colpa? “I responsabili sono le sostanze alcoliche presenti all’interno di questi disinfettanti, perché hanno la caratteristica di seccare in maniera eccessiva la pelle”. Secondo la dermatologa l’azione irritativa dei disinfettanti capita soprattutto con alcuni tipi di gel della grande distribuzione, al cui interno non c’è alcun elemento idratante che dovrebbe equilibrare l’effetto delle sostanze alcoliche. “Nel caso dei saponi, invece, la responsabilità ricade sui invece cosiddetti tensoattivi, componenti molto aggressivi per la pelle”.

Come ti dicevo prima, distinguerle è importante per poterle curare nel modo corretto. In caso di dermatite allergica, infatti, la prima cosa da fare è allontanare il più possibile la fonte dell’irritazione e, nel caso, impostare un terapia a base di cortisone locale.

“Per le dermatiti irritative non si arriva ad usare il cortisone poiché il suo effetto non è cosi immediato – ha continuato la dermatologa – ma si preferisce utilizzare emollienti e idratanti in grado di riparare il danno cutaneo provocato dalla sostanza irritante. Sono efficaci anche le cosiddette creme barriera. Si tratta di sostanze con caratteristiche particolari che, una volta messe sul corpo, creano un sorta di guanto trasparente sulla pelle che ci difende dai primi lavaggi e dalle sostanze irritanti.

In questi anni di convivenza con la pandemia, diverse persone si sono presentate nello studio della dottoressa Bellani spesso per problemi legati all’irritazione della pelle ma solo con un passo già fuori dalla porta chiedevano suggerimento per trattare i fastidi alle mani. Non perché siano poco frequenti, anzi: “i problemi legati dermatiti da contatto sono più gestibili in casa rispetto alle irritazioni dovute a un altro dispositivo di prevenzione: le mascherine”. 

mascherine-ffp2-obbligatorie

Lo sfregamento della pelle contro la mascherina può creare più di un disagio alle pelli a tendenza allergica, senza contare le reazioni ai diversi componenti del suo tessuto.

La responsabile di molte irritazioni del viso, tuttavia, è invece l’aumentata umidità che si crea nell’ambiente della mascherina, specialmente le FFP2, particolarmente occlusive. “In alcune condizioni può aumentare al punto da irritare la pelle e favorire lo sviluppo di piccoli brufoli. Negli ultimi due anni è stato anche coniato un nuovo termine, «Mask-acne», per definire una forma simil-acneica dovuta alla disfunzione dell’azione cutanea provocata proprio dalle mascherine”. 

Per curare le mani si preferiscono emollienti e idratanti in grado di riparare il danno cutaneo

Dott.ssa Eleonora Bellani, dermatologa

Socialmente più impattanti rispetto alle mani, le irritazioni sul viso dovute alle mascherine sono anche più difficili da trattare e per questo allarmano molto di più: “Sul viso, in questi casi, diventa necessario ricorrere a terapie a base di antibiotici e antisettici locali”. 

C’è un però grande, importante e fondamentale, che rende questa convivenza con gel e mascherine decisamente meno preoccupante: “tutte queste irritazioni sono temporanee e se ben trattate sono reversibili. Niente panico” ha concluso la dottoressa Bellani.

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