Dieci, cento, mille Greta.

Greta Thunberg è diventata un simbolo. E per questo è stata presa di mira da tanti, troppi leoni da tastiera, capaci di sputare sentenze nei pochissimi secondi necessari per scrivere su un social network. Ohga prende le distanze da questi commenti. Perché di Greta ne servirebbero dieci, cento, mille.
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Simona Cardillo 31 Dicembre 2019

Ci sono argomenti che mi stanno più a cuore di altri. Sono quelli per i quali sento sia doveroso prendere una posizione. E lo faccio a nome mio, ma soprattutto a nome della testata che ho l'onore di dirigere.

Ohga ha dichiarato fin da subito il suo intento: stare bene. In tutte le sue accezioni: avere cura del corpo, della mente, del stile di vita (emotivo, psicologico e fisico) e anche dell'ambiente. E diciamocelo: questo è stato l'anno dell'ambiente. E, su tutti, è stato l'anno di Greta Thunberg. Una ragazzina fino a ieri sconosciuta, oggi capace di essere nominata persona dell'anno dal Time.

Eppure c'è chi sputa veleno su questa sedicenne. Un veleno amarissimo, gratuito, ingiustificato. Su una adolescente che, con azioni semplici, è stata capace di far scendere in piazza milioni di persone in quattro manifestazioni globali (i Global Climate Strike del 2019). Ma anche ogni venerdì di tutte le settimane dell'anno, in ogni angolo della Terra.

E questo perché? Per l'amore verso il nostro Pianeta. Un sentimento che dovrebbe accomunare tutti, senza distinzioni di colore politico, di provenienza geografica o di coinvolgimenti economici. Tutti noi dovremmo essere dalla parte del Pianeta e difenderlo, ogni giorno. E per questo dovremmo anche guardare a questa ragazzina di nome Greta con affetto e riconoscenza, perché è stata in grado di scuotere le coscienze e risvegliare l'anima ambientalista.

E invece no. Greta è diventata un bersaglio (anche facile, a dir la verità). Contro di lei si sono scatenati odio, frustrazione, offese, intolleranza e, a volte, discriminazione. E' stata accusata di tutto e di più: di essere a capo di chissà quali lobby, di essere stata usata (ma che dico usata, sfruttata) dalla sua famiglia, di non aver alcuna voglia di studiare, di aver inventato un'emergenza climatica in realtà inesistente. Sono stati contati i suoi sorrisi, è stato analizzato il materiale del suo impermeabile, sono state conteggiate le sue assenze a scuola.

E tutto questo non dall'altra parte del mondo (persino il Presidente degli Stati Uniti si scomoda per consigliare a Greta di lavorare sulla gestione della rabbia), ma nella nostra piccola e confortevole Italia. Purtroppo basta fare un giro sui canali social della nostra testata per leggere commenti brutti, offensivi e spesso cattivi.

Ne riporto solo alcuni, a titolo esemplificativo e senza nomi degli autori, perché non voglio dare loro visibilità o altro spazio, che in ogni caso non meriterebbero sulle nostre pagine. Li copio, volutamente, con tutti gli errori, le imprecisioni e i refusi. Ma d'altronde, si sa, su Facebook vince chi commenta per primo, e i leoni da tastiera hanno sempre fretta. Questo a voler ben pensare, perché l'alternativa -purtroppo molto concreta- è che non conoscano a pieno la lingua italiana.

  • Questa bambina sembra finta, non sorride mai , sembra proprio un manichino , ma va a studiare e vivi la tua età anziché pensare di salvare il mondo , illusa
  • Ma fai la bambina che sei vai a scuola non preoccuparti a Torino il clima va bene
  • NON SONO PAROLE TUE MANGIA DI PIÙ CRESCI FRA 20 ANNI MAGARI GLI ADULTI TIASCOLTERANNO
  • Come persona nn esprimi nessuna simpatia..e forse i tuoi nn ti hanno insegnato a sorridere
  • Ma vai a quel paese! E restaci!! Tu e chi c'è dietro di te!!
  • Comincia a rinunciare a tutte le comodità che il progresso ti sta dando ,e poi ne riparli ….è comodo predicare bene e razzolare male
  • Sì sta girando il mondo a spese di chi..a farsi conoscere diventerà tra poco qualcuno questa bimba .deve essere figlia di papà.
  • Vai a scuola ipocrita
  • Ma limpermeabile che porta di cosa è fatto???
  • E fallo un sorriso, non ti è caduto il mondo addosso.
  • Dovrebbe essere più allegra con tutti i soldi che sta guadagnando
  • Ma io mi chiedo come si fa ad ascoltare una pischella che dovrebbe essere a scuola ma vergognatevi qui si va veramente allo sfascio
  • Da un papagallino ammaestrato non abbiamo nulla da imparare….
  • Bambina, esci, vedi gente, trovati un filarino. Hai scoperto l'acqua calda, sei solo una povera sciaguratella sfruttata dai poteri forti per fare da distrattivo alle masse inebetite. Salvati.

E mi fermerò qui. Non certo per carenza di materiale, ma solo per decenza.

Ebbene, ciò che voglio dire in modo chiaro e inequivocabile è che Ohga non solo non condivide quei commenti (nel tono e nel contenuto), ma prende le distanze nettamente da quel tipo di comunicazione. Per Ohga, per me, per l'intera redazione del nostro giornale, Greta è una ragazzina di 16 anni con molto, molto più coraggio di ognuno di noi.

Perché fare due volte la traversata dell'Atlantico in barca per partecipare alla Cop, scioperare ogni venerdì da oltre un anno, girare il mondo con il suo cartello sotto braccio, rispondere a Trump, Bolsonaro e via di seguito, non è cosa da tutti. Ci vuole tanto, tanto coraggio. E, a prescindere da tutto questo, il primo vero motivo per cui ognuno di noi dovrebbe essere riconoscente a questa adolescente è la sua capacità di scuotere le coscienze. Dovremmo tutti rispettare l'ambiente e chiedere ai politici di farlo a nome nostro, non perché "lo ordina Greta" (citando uno dei tristi commenti che ho riportato), ma perché abbiamo a cuore la salute della Terra.

Ecco perché Ohga prende le distanze da quei commenti, da quei leoni da tastiera (anche se fan delle nostre pagine social) e si schiera apertamente dalla parte di Greta. Ne servirebbero dieci, cento, mille.

Giornalista di professione, curiosa per passione. Amo scoprire cose nuove, andare al di là delle apparenze e conoscere i fatti in altro…