Come capire se si ha un problema polmonare o è solo ansia?

Sapevi che anche l’ansia e gli attacchi di panico possono togliere il respiro? Si parla nello specifico di dispnea di ansia e può verificarsi assieme ad altri sintomi come nausea o formicolìo degli arti. Ci sono alcuni rimedi a cui puoi ricorrere nell’immediato, ma sarebbe bene parlarne con uno psicologo per capire l’origine di questi episodi.
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Valentina Danesi 26 Novembre 2023
* ultima modifica il 28/11/2023

Hai mai sentito parlare di dispnea da ansia? Innanzitutto si parla di dispnea quando si fa fatica a respirare, indipendentemente dalla causa. Nel caso specifico (dispnea da ansia), si tratta della sensazione di mancanza di respiro senza che vi siano problemi fisici, come infarto o polmonite, a causarlo. ma associata strettamente a momenti di forte ansia, più frequentemente ad attacchi di panico.

Sintomi della dispnea da ansia

Può capitare che con l’aumento della respirazione tipico dell’iperventilazione, quindi dell’eccessivo numero di inspirazioni, compaiano altri sintomi come:

  • dolori toracici
  • affanno tensione muscolare
  • formicolio agli arti
  • giramento di testa
  • nausea
  • irritabilità
  • senso di oppressione al torace
  • senso di svenimento e di vertigine.

Come capire se hai un problema polmonare o se è solo ansia?

In realtà non ci sono molte vie d’uscita: serve una buona anamnesi e una serie di esami che il medico, o lo specialista, ti prescriverà per verificare lo stato di salute. Innanzitutto è importante il contesto di questi attacchi, quando e come insorgono. Se in un periodo di forte stress, in quali condizioni e come si placano. Per questo è essenziale che il medico sappia porre le domande giuste per verificare se c’è o meno la componente emotiva o se si tratta di un problema esclusivamente fisico.

Successivamente, sempre il medico, può auscultare il paziente e prevedere esami del sangue, ecografie o TAC per verificare lo stato dei polmoni. Presta anche attenzione ad eventuali segnali di peggioramento. Ma non solo. Molto dipende da come il paziente descrive la situazione. Anche la presenza di altri sintomi, come dolore al torace, palpitazioni, febbre, stanchezza, infezioni respiratorie, può fornire informazioni preziose.

Conseguenze della dispnea da ansia

Le conseguenze, soprattutto quando si parla della forma psicogena ossia, appunto, da ansia, sono prevalentemente psicologiche e sociali: perché chi ne soffre avendo difficoltà a prendere l’attacco e la sua durata tende non solo a nasconderlo ma anche a ritirarsi dalla vita di condivisione. In sostanza, più che fisiche sono conseguenze di tipo psicologico.

Quanto può durare la dispnea da ansia

Non è nota una durata precisa di un attacco di dispnea da ansia, che anzi può essere molto variabile e andare da pochi minuti a qualche ora. In ogni caso, è bene parlarne con il tuo medico o con uno psicologo per evitare che questi episodi peggiorino e diventino invalidanti.

Quali sono i rimedi

Ecco i rimedi principali:

  • respirare in un sacchetto di carta (attenzione non di plastica) alternarnando un minuto di respirazione nel sacchetto ed uno senza;
  • respirare con una sola narice tenendo la bocca e l’altra narice chiusa; 
  • trattenere il respiro per pochi secondi
  • ricorrere alla figura di un professionista sia psicologo o psichiatra che possa far luce sul tipo di disagio e la sua origine.

Fonte|Santagostino

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.