Come in Cina, anche in Francia, stanno aumentando in modo anomalo le polmoniti tra i bambini e i ragazzi sotto i 15 anni. Stando a quanto emerso finora, anche nel Paese d'oltralpe si ritiene che il principale responsabile sia un batterio, il Mycoplasma pneumoniae, noto per causare infezioni dell'apparato respiratorio, soprattutto nei più piccoli.
Proprio in questi giorni il governo cinese, dopo le richieste dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di ulteriori chiarimenti, ha escluso ufficialmente che l'ondata di malattie respiratorie che sta colpendo soprattutto il Nord del Paese possa dipendere da nuovi virus.
La Commissione sanitaria nazionale cinese, in un briefing tenuto domenica 26 novembre, ha infatti dichiarato che i recenti "gruppi di infezioni respiratorie sono dovuti a una sovrapposizione di virus comuni come influenza, rinovirus, virus respiratorio sinciziale o RSV, adenovirus e batteri", tra cui appunto il mycoplasma pneumoniae.
Sembra esserci più di un elemento in comune tra quanto sta succedendo nelle ultime settimane nel Nord della Cina e quanto si sta verificando negli ultimi giorni in Francia.
Le istituzioni francesi hanno segnalato infatti un importante aumento di polmoniti proprio tra i bambini e i ragazzi sotto i 15 anni, come sta succedendo in Cina. Il bollettino ufficiale sul monitoraggio dei pronto soccorso riferisce un aumento del 44% degli accessi tra 0 e 2 anni in una settimana e del 23% per i bambini da 2 a 14 anni.
In generale, per la pediatria l’attività assistenziale risulta raddoppiata rispetto alle ultime due stagioni per queste patologie. La maggior parte dei piccoli pazienti riferisce sintomi come febbre, tosse persistente e affaticamento.
Su questo anomalo aumento di polmoniti nelle fasce pediatriche, durante una teleconferenza svoltasi giovedì 23 novembre i funzionari di Pechino – ha riferito l'Oms – hanno fornito i dati richiesti sulla diffusione di queste polmoniti: da questi è emerso l'aumento dei ricoveri ospedalieri dei bambini a causa di malattie quali le infezioni batteriche, RSV, influenza e virus del raffreddore comune a partire da ottobre.
Fonte | Ansa;