Dopo Verona, anche Cagliari vuole vietare i cani sui balconi e gli animali esotici nei circhi

Cani sui balconi che abbaiano a ogni passante. Elefanti incatenati nei circhi, pronti per andare in scena. Cavalli, stanchi, senza forze, obbligati a trasportare i turisti sulle carrozze. Come è successo a Verona, tutto questo potrebbe presto scomparire anche a Cagliari, grazie alla proposta di modifica del Regolamento per gli animali voluta dalla consigliera Francesca Mulas.
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Francesco Li Volti 6 Novembre 2020

Qualcosa si muove, altrimenti non si spiegherebbe come mai due città italiane nel giro di una settimana parlino, discutano, si confrontino su tematiche che interessano il mondo animale. Infatti, come ti avevamo già raccontato, dopo Verona anche a Cagliari martedì 10 novembre si deciderà se approvare o meno un nuovo regolamento per la protezione degli animali.

Tante le novità proposte rispetto a quello del 2013, decisamente più scarno ed elementare. Cagliari seguirebbe l'esempio di Verona, il primo capoluogo d'Italia a perseguire un regolamento così innovativo e animalista. Chissà cosa ci aspetta nel futuro e se la svolta animalista di Verona abbia abbattuto davvero quel muro invisibile che separa l'essere umano dal mondo animale.

Molto simile a quello già concordato in Veneto, la consigliera cagliaritana Francesca Mulas ha voluto emulare il Comune di Verona, lodando le decisioni prese. Sono tre i punti fondamentali al centro della sua battaglia:

  • il divieto abbandonare cani e gatti fuori al balcone
  • la fine delle carrozze trainate dai cavalli a scopo turistico
  • lo stop all'utilizzo degli animali esotici nei circhi

Ecco il post integrale della consigliera sarda dei Progressisti:

"Non capisco questa sensibilità per i cavalli, abbiamo ben altri problemi come il canile".
"Una bellissima attrazione turistica in tutto il mondo".
"Gli animali sono al servizio degli uomini".
"Usare le carrozze con cavalli fa parte della tradizione, della storia, del sogno dei bambini".

Ecco le motivazioni con cui cinque consiglieri del centrodestra del Comune di Cagliari (Loredana Lai, Pierluigi Mannino, Alessandro Fadda, Marcello Piras, Antonello Floris) hanno approvato, oggi, la bozza del regolamento comunale sul trasporto dei turisti in città, all’interno della Commissione consiliare Politiche per la Mobilità che si occupa, appunto, della mobilità cittadina. Bocciata la mia proposta (condivisa da Giulia Andreozzi, Fabrizio Marcello e Guido Portoghese del centrosinistra e da Aurelio Lai del Gruppo Misto) di eliminare per intero il punto “Servizio di trasporto di persone con veicoli a trazione animale” che regola le licenze assegnate dal comune per il trasporto dei turisti con le carrozze trainate da cavalli.

L’ultimo cavallo stramazzato al suolo al Parco Reale di Caserta lo scorso 13 agosto non è bastato. Non sono bastati i cavalli morti mentre trascinavano quintali di peso "turistico" a Palermo, Messina e Roma negli ultimi anni. Non basta che sia un'attrazione, come la chiamano loro, anacronistica e irrispettosa del benessere e della dignità degli animali. Non basta neppure che sia oggi a Cagliari completamente antieconomica, visto il proliferare di ape calessino, bus elettrici, bus scoperti, cicloturismo e tantissime altri modi per visitare la città, e che l’ultima licenza sia stata restituita anni fa dall’ultimo operatore che ha messo i cavalli a riposo e ha comprato una carrozza con motore elettrico.
Figuriamoci poi se a loro interessa che ovunque nel mondo c’è una sensibilità sempre più forte verso la dignità e il benessere degli animali.

No, non basta. D'altra parte cosa ci aspettiamo da un’amministrazione che considera il verde come un problema di cui disfarsi senza problemi, che vuole le auto nelle zone pedonali, che parla di sostenibilità mentre tiene le piste ciclabili chiuse e di cultura mentre dimentica completamente gli operatori culturali?

La battaglia ora si sposta in Consiglio comunale per la discussione finale sul regolamento, ma coinvolgeremo animalisti e ambientalisti, associazioni, attivisti e tutti coloro che hanno a cuore la nostra città: il sindaco Paolo Truzzu dovrà capire che Cagliari non è ancorata al passato ma guarda al futuro.

E che quella contro lo sfruttamento a fini turistici degli animali è una battaglia di civiltà.