Eosinofili alti e bassi: quali sono i valori e che cosa significano

Gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi. Sono granulociti, il che significa che rilasciano granuli di enzimi per combattere sostanze estranee e infezioni. Hanno due funzioni importanti: contrastare germi invasori, come parassiti, batteri o virus, e promuovere l’infiammazione. Questo processo aiuta il corpo a isolare e controllare una malattia o una reazione allergica.
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Valentina Rorato 22 Maggio 2023
* ultima modifica il 06/06/2023

Gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi che vengono secreti in risposta a reazioni allergiche, malattie della pelle, infezioni parassitarie e fungine e malattie autoimmuni, nonché alcuni tipi di tumori e disturbi del midollo osseo. Gli eosinofili sono nello specifico granulociti, proprio come neutrofili e basofili, prodotti nel midollo osseo e di solito si trovano nei tessuti connettivi, specialmente nel timo, nel tratto gastrointestinale, nella milza, nei linfonodi, nelle ovaie e nell'utero.

Gli eosinofili svolgono un ruolo nel sistema immunitario aiutando a combattere le infezioni e aumentando l'infiammazione nel corpo. In assenza di problemi, la conta assoluta degli eosinofili è relativamente bassi, di solito intorno a 1-4 % del numero totale di globuli bianchi in circolazione. Quando il sistema immunitario viene attivato, il numero di eosinofili rilasciati aumenta e gli eosinofili si affollano nel sito di un'infezione per aiutare a combattere l'agente infettivo o a incitare una reazione infiammatoria.

Quando attivati, gli eosinofili rilasciano proteine ​​altamente tossiche e radicali liberi per aiutare a combattere i microrganismi e le infezioni parassitarie. L'attivazione degli eosinofili provoca anche la produzione di alcuni mediatori chimici come le prostaglandine, le citochine e i leucotrieni, che servono anche a potenziare la risposta infiammatoria.

Quando gli eosinofili si alzano si parla di eosinofilia, una condizione  che si riscontra più frequentemente nel contesto di malattie allergiche, angioedema, reazione a farmaci associate all'incremento delle IgE.

Valori normali

I leucociti, ovvero i globuli bianchi, si distinguono in sei sottogruppi, con funzioni precise: eosinofili, basofili, neutrofili, monociti, linfociti e cellule dendritiche. I valori normali di riferimento sono:

Eosinofili: 0.04-0.4 x 109/l e rappresentano normalmente circa il 2-4% dei globuli bianchi

Linfociti: 1 .5–3.5 x 109/l e rappresentano tra il 20 e il 40% dei leucociti

Monociti: 0.2–0.8 miliardi per litro di sangue e rappresentano il 2-8% dei leucociti totali.

Neutrofili: 2–7 x 109/l e rappresentano circa il 40-80% del totale dei globuli bianchi.

Basofili: 0.01-0.1 x 109 cellule/L e rappresentano solo lo 0,5 -1% dei leucociti.

Eosinofili alti: cos'è l'eosinofilia

Quando gli eosinofili sono alti si parla di eosinofilia. Questa condizione indica più spesso un'infezione parassitaria, una reazione allergica o un cancro. È possibile inoltre distinguere in:

  • Eosinofilia tissutale, che può essere riscontrata in campioni prelevati durante una procedura esplorativa o in campioni di alcuni fluidi, come il muco rilasciato dai tessuti nasali. Se hai l'eosinofilia tissutale, il livello di eosinofili nel flusso sanguigno è probabilmente normale.
  • Eosinofilia del sangue, che può essere rilevata con un esame del sangue, di solito come parte di un esame emocromocitometrico completo. Un conteggio di oltre 500 eosinofili per microlitro di sangue è generalmente considerato eosinofilia negli adulti. Un conteggio di oltre 1.500 eosinofili per microlitro di sangue che dura per diversi mesi è chiamato iper-eosinofilia.
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Quest’ultima condizione può essere provocata da una serie di malattie:

  • Malattie parassitarie e fungine, soprattutto infezioni da elminti e trichinosi  (un'infezione da ascaridi), ossiuri, toxoplasmosi
  • Reazioni allergiche: asma, rinite allergica, dermatite atopica, orticaria ecc.
  • Reazioni da farmaci: ovvero reazioni di ipersensibilità a medicinali, sindrome DRESS (dall'inglese Drug Rash with Eosinophilia and Systemic Symptoms, cioè reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici)
  • Intolleranze alimentari non trattate
  • Malattie autoimmuni: nello specifico Lupus eritematoso sistemico, Granulomatosi eosinofila con poliangioite, Fascite eosinofila, Miosite eosinofila e Artrite reumatoide
  • Tumori, come leucemia mieloide acuta (AML), Leucemia eosinofila, Linfoma di Hodgkin (malattia di Hodgkin), cancro alle ovaie
  • Immunodeficienza primaria, ovvero malattie rare in cui il sistema immunitario non è capace di produrre gli anticorpi o le cellule difensive verso gli agenti microbici presenti nell'ambiente.
  • Colite ulcerosa, un tipo di malattia infiammatoria intestinale

Inoltre, è possibile anche classificarla in:

  • Primaria: la proliferazione clonale di eosinofili associata a disturbi ematologici quali leucemie e neoplasie mieloproliferative
  • Secondaria: causata da o associata a disturbi non ematologici (vedi tabella Importanti disturbi e trattamenti associati a eosinofilia)
  • Idiopatica: le cause non possono essere identificate

Sintomi e complicanze

Quando gli eosinofili sono alti possono manifestarsi delle reazioni infiammatorie. I sintomi sono quelli di un’infezione o di un’allergia, spesso associati a:

  • gonfiore
  • eruzione cutanea
  • prurito
  • disagio addominale
  • diarrea
  • congestione
  • rinorrea
  • tosse
  • respiro sibilante

Alcune condizioni mediche causano la circolazione di eosinofili in eccesso in tutto il corpo o l'accumulo in determinate aree del corpo, come la pelle, l'intestino o i polmoni.  I pazienti con reazioni eosinofile ai farmaci possono essere asintomatici o sviluppare una varietà di complicanze che includono la nefrite interstiziale, la malattia da siero, l' ittero colestatico, la vasculite da ipersensibilità e la linfoadenopatia immunoblastica.

Eosinofili bassi: cos'è l'eosinopenia

Se gli eosinofili sono bassi si parla di eosinopenia, una condizione che non causa generalmente problemi perché altre parti del sistema immunitario la compensano adeguatamente. Le cause principali sono:

  • sindrome di Cushing: una malattia causata da un'eccessiva concentrazione di ormoni steroidei nel sangue e probabilmente causata da tumori all'ipofisi o alle ghiandole surrenali, ma anche dall’uso frequente di farmaci cortisonici.
  • infezioni del torrente ematico: in questo caso si parla di sepsi
  • trattamento con corticosteroidi
  • radioterapia, chemioterapia e terapie immunosoppressive
  • stress: può essere correlato a traumi, interventi chirurgici o ustioni
  • ipoglicemia
  • abuso di alcol
  • immunodepressione

Sintomi e complicanze

La carenza di eosinofili viene generalmente rilevata per caso quando viene eseguito un emocromo completo per altri motivi. È praticamente asintomatica o associata a:

  • stanchezza
  • stress
  • fatica fisica
  • febbre
  • perdita di peso
  • mancanza di appetito

Trattando la causa, si ripristina il numero normale di eosinofili. Ovviamente, se correlata non a un semplice stato depressivo, magari a seguito di un periodo debilitante o a una cura a base di cortisone, ma è causata da un tumore o una grave infezione, le complicanze possono essere anche fatali.

Come si diagnosticano l'eosinofilia e l'eosinopenia

Per effettuare diagnosi di eosinofilia o eosinopenia si ricorre alla conta degli eosinofili, che si fa tramite semplice esame del sangue, che va fatto la mattina a digiuno. La maggior parte delle volte, gli adulti non devono compiere passi speciali prima di questo test. Parla con il tuo medico se stai assumendo alcuni farmaci, compresi quelli senza prescrizione medica. I medicinali che possono causare un aumento degli eosinofili includono:

  • Anfetamine (soppressori dell'appetito)
  • Alcuni lassativi contenenti psillio
  • Alcuni antibiotici
  • Interferone
  • Tranquillanti

Fonte| MSD

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