Habitat e caratteristiche del giaguaro, il felino più grosso d’America che dobbiamo proteggere prima che sia troppo tardi

Il giaguaro è per dimensioni il terzo felino più grande al mondo, dopo la tigre e il leone, ma non ha eguali nel continente americano, dove si trova il suo habitat ideale che però si sta gradualmente riducendo per via delle attività umane. Pur non essendo ufficialmente a rischio estinzione, la popolazione risulta in calo da diversi anni, motivo per cui è ritenuto “quasi minacciato”. Vediamo esattamente dove vive e quali sono le caratteristiche, oltre alla velocità, che lo rendono così temibile per le sue prede.
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Alessandro Bai 13 Luglio 2021

Tra i grandi felini, il giaguaro è quello che probabilmente richiama più di tutti l'idea di velocità, oltre all'immagine del suo mantello maculato. È un'associazione comprensibile, dato che  parliamo di un animale agile e rapidissimo, tanto nella corsa quanto nei salti, specialmente quando deve cacciare le sue prede cercando di fare meno rumore possibile, un'impresa non proprio facile se consideri che, dopo la tigre e il leone, il giaguaro è il terzo felino più grande del mondo.

Ma la Panthera Onca, come è conosciuta scientificamente, è speciale per tante altre ragioni, a partire dal significato del suo nome: il termine giaguaro deriva infatti dalla parola yaguar, che nella lingua degli indigeni vuol dire "colui che uccide con un salto", un chiaro riferimento proprio alla tecnica di caccia particolare di questo felino, capace di balzare improvvisamente sulla schiena della preda.

Per queste ed altre caratteristiche, i giaguari sono considerati i re delle foreste, un tipo di habitat che però si sta gradualmente riducendo a causa degli interventi dell'uomo: è per questo motivo che oggi l'animale viene considerato "quasi minacciato" secondo la lista rossa delle specie a rischio stilata dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), nonostante ne esistano ancora poco meno di 65mila esemplari, metà dei quali vive in Brasile.

Caratteristiche

A un primo colpo d'occhio, così come altre specie della famiglia dei felini, il giaguaro colpisce per la sua splendida pelliccia maculata, che poi è anche il segreto che permette all'animale di mimetizzarsi con grande abilità. Tra le particolarità del felino più grosso d'America, c'è anche il fatto che, a volte, alcuni esemplari possono nascere con un mantello di colore nero: sono i cosiddetti giaguari melanici, che avrai sentito chiamare più facilmente con il nome pantera nera, così come accade per i leopardi o i puma che presentano questa variante con il pelo scuro.

Guardando alcune immagini, potresti confondere un giaguaro con un leopardo per via della pelliccia simile, ma in realtà è facile capire come distinguerli: i primi sono più grandi e hanno zampe più corte, ma anche le macchie possono aiutarti, dato che quelle dei felini americani possono presentare dei punti neri al centro, caratteristica invece assente nei leopardi.

Oltre a correre molto veloci e saltare in modo agile, i giaguari riescono anche a nuotare senza difficoltà e ad arrampicarsi sugli alberi, abilità che permettono loro di procacciarsi il cibo in tanti modi diversi: non è un caso, infatti, che l'alimentazione della Panthera Onca comprenda praticamente tutto ciò che incrocia sulla sua strada, ad esempio cervi, armadilli, capibara, pesci e scimmie, ma anche caimani e tartarughe, grazie al morso letale di cui è dotato l'animale. I suoi denti e le sue mascelle sono talmente potenti da poter uccidere una preda, a volte anche 3 o 4 volte più pesante, con un solo morso, solitamente sferrato direttamente al cranio.

Oltre ad essere molto veloce, il giaguaro possiede un morso letale: con un balzo sorprende le prede alle spalle e affonda i denti nel cranio.

Attivo sia di giorno che di notte, quando può sfruttare il buio per cacciare, il giaguaro è un animale dal carattere schivo, che preferisce di solito stare in solitudine, ma dispone di un ruggito che sia i maschi che le femmine usano per trovarsi nel periodo di riproduzione, durante il quale 2 giaguari possono accoppiarsi addirittura fino a 100 volte al giorno. Gli esemplari femmina possono partorire fino a 4 cuccioli, ma spesso e volentieri si fermano a 2, che nascono dopo una gravidanza di circa 14 settimane. Un cucciolo di questo felino è così piccolo da pesare come una pagnotta, per poi raggiungere la taglia di un gatto domestico dopo circa 6 settimane. Tieni presente, però, che parliamo di un animale che cresce in fretta: le dimensioni degli adulti possono raggiungere i 170 centimetri di lunghezza, esclusa la coda, e un peso di 120 kg, ma la stazza del giaguaro può cambiare a seconda della regione di appartenenza.

Habitat

Se il giaguaro è tradizionalmente associato all'America, è perché un tempo era possibile trovare molti esemplari lungo tutto il continente, dal sud-ovest degli Stati Uniti fino alle regioni settentrionali dell'Argentina, attraversando quindi l'intero Sud America. Purtroppo, oggi il territorio abitato da questo felino si è ridotto in modo drammatico rispetto al passato: i circa 65mila giaguari ancora in vita vivono quasi tutti tra la foresta pluviale amazzonica e il Pantanal, una pianura alluvionale che rappresenta la zona umida più vasta al mondo. In particolare, poi, è il Brasile ad ospitare circa metà degli esemplari di Panthera Onca rimasti.

La foto di un giaguaro cucciolo accanto alla propria mamma.

Minacce alla conservazione

Sono tanti i problemi che minacciano la conservazione del giaguaro, la cui popolazione è ancora ritenuta in calo dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Come ti sarà facile intuire, l'uomo gioca un ruolo fondamentale in questa situazione, rappresentando di fatto il pericolo più grande per questo felino, peraltro in diversi modi. Il primo è la deforestazione che affligge soprattutto il Sud America e che sta gradualmente distruggendo l'habitat ideale di questi animali, che si ritrovano sempre più isolati e circondati da dighe, strade o miniere laddove prima c'erano alberi sui quali arrampicarsi. Tutto questo, poi, porta anche alla scomparsa delle prede dei giaguari, che quindi tendono a compensare attaccando animali domestici o bestiame da allevamento, scatenando poi atti violenti di vendetta da parte dell'uomo.

Un'altra piaga è rappresentata dal bracconaggio, diminuito rispetto a decine di anni fa ma purtroppo ancora presente: in alcune regioni, dove i controlli sono poco attenti, i giaguari continuano ad essere uccisi dai bracconieri per via delle loro pellicce, che poi vengono vendute sul mercato nero.

Per fortuna, però, non mancano le iniziative pensate per salvaguardare questo splendido felino ed evitare che si avvicini all'estinzione: da anni il WWF è impegnato a creare nuove aree protette per bloccare per quanto possibile la deforestazione e garantire ai giaguari le condizioni necessarie per tornare a prosperare. In questo senso, è molto importante anche il lavoro fatto in sinergia con le comunità locali, sia per monitorare gli animali che per trovare, insieme agli abitanti di queste zone, soluzioni che evitino il contatto dei felini con il bestiame e, di conseguenza, le ritorsioni degli allevatori.