Ci finiscono vecchi libri e giocattoli, archivi di documenti, mobili che non hanno trovato un posto appropriato in casa. La cantina è una sorta di limbo per le cose di cui ancora non si sa esattamente cosa fare. Oggetti a cui si è affezionati, che rievocano ricordi, impossibili da buttare via, ma che inevitabilmente occupano spazio. Cantine e box che diventano inaccessibili perché ormai ne contengono di ogni, e che potrebbero fare la loro bella figura nella serie televisiva "Vite sommerse" dedicate agli accumulatori seriali.
Se ti senti chiamato in causa, è arrivato il momento di approfittare di queste giornate più "libere" e prenderti cura della tua cantina. Procurati dei guanti, diversi sacchi e scatoloni per buttare, archiviare, recuperare.
I libri che puoi avere accumulato possono essere regalati ai tuoi vicini di casa, oppure sistemati opportunatamente in qualche scatolone per essere portati alla biblioteca della città. O ancora, quando avremo la possibilità di uscire di casa, lasciati sulla panchina di qualche parco secondo le buone regole del BookCrossing.
Anche i vecchi giocattoli possono essere donati per intrattenere i bambini in attesa in uno studio pediatrico o portati nella sede della Croce Rossa per essere distribuiti alle famiglie meno abbienti.
Se hai scatole di cui è poco chiaro il contenuto procurati anche delle etichette e ordinale con criterio sugli scaffali. La regola deve essere che per sapere cosa c'è dentro, non devi per forza aprirle: un'etichetta ti faciliterà il compito.
Agevolati anche il lavoro che dovrai fare in discarica: suddividi per materiale (legno, carta, plastica, oggetti ingombranti) tutto ciò che porterai alla fine alla piattaforma ecologica.