Gli immunostimolanti: quei prodotti che possono migliorare le tue difese immunitarie

Sentiamo spesso parlare di prodotti in grado di aumentare le difese immunitarie o che possano aiutarci a prevenire le malattie da raffreddamento autunnali, oppure che possano aiutare quelle persone che abbiano delle carenze immunitarie in seguito a patologie (es. HIV, tumori, ecc.). Durante il periodo autunnale ed invernale si possono verificare infezioni ricorrenti da virus, batteri ed altri mircoorganismi, andiamo a vedere cosa possiamo fare per difenderci.
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Dott.ssa Chiara Speroni Dottoressa in Farmacia
1 Aprile 2020 * ultima modifica il 01/04/2020

Sentiamo spesso parlare di prodotti in grado di aumentare le difese immunitarie o che possano aiutarci a prevenire le malattie da raffreddamento autunnali, oppure che possano aiutare quelle persone che abbiano delle carenze immunitarie in seguito a patologie (es. HIV, tumori, ecc.). Ma di che prodotti parliamo?

Andiamo a vedere qualche nozione base sul sistema immunitario.

Cos'è il sistema immunitario

La funzione di questo sistema è quella di riconoscere le sostanze estranee al nostro organismo e attivare tutti i meccanismi necessari per eliminarle. Il nostro organismo ha a disposizione due meccanismi: Una risposta immunitaria aspecifica o naturale, che nasce da un precedente contatto con la sostanza estranea, e una risposta specifica. Questa è costituita da 3 diversi sistemi:

  • Sistema dei linfociti T CD4+: produzione di due tipi di linfociti, i Th1 (i quali produrranno IL2, INF-γ, TNF-β), e Th2 (i quali produrranno IL4 e IL5 ed indurranno i linfociti B a produrre anticorpi)
  • Sistema dei linfociti T CD8+: i linfociti riconoscono la cellula bersaglio e ne attuano la distruzione
  • Sistema dei linfociti B: sono i produttori di anticorpi differenziandosi immunoglobuline di tipo IgG, IgM, IgA, IgE ed IgD. Le immunoglobuline sono, dunque, una famiglia di proteine il cui compito è quello di intervenire nella risposta immunitaria del nostro organismo. Sono la linea di difesa che abbiamo verso l'invasione di sostanze estranee o non self (cioè che non sono del nostro organismo) come proteine esogene, virus, batteri, ecc. Una volta presenti in circolo sono in grado di legarsi all'antigene o sostanza estranea per eliminarle o per renderle bersaglio dei macrofagi. Il legame che si viene a formare si chiama complesso antigene-anticorpo, ed è alla base della risposta immunitaria.

Ricordiamo anche i linfociti NK natural killer che, in seguito all'attivazione dei macrofagi, sono in grado di distruggere le cellule estranee al nostro organismo, ed i linfociti killer K, i quali svolgono azione citolitica in seguito all'intervento delle IgG.

Patologie e sistema immunitario

Abbiamo detto che il controllo del sistema immunitario è alla base di alcune patologie. In alcuni casi dobbiamo evitare reazioni immunitarie eccessive es. malattie del collage, allergie, post trapianto d’organo, malattie autoimmuni, ecc. In altri casi, invece, le patologie sono caratterizzate da un difetto proprio del sistema immunitario. È su questo fronte che sta lavorando la farmacologia: studiare farmaci in grado di stimolare o potenziare la risposta immunitaria. Ma quando ci troviamo di fronte ad una minore risposta immunitaria? I fattori predisponenti a un deficit immunitario possono essere:

  • Terapie con farmaci immunosoppressori (es. citostatici o corticosteroidi), impiegati per il trattamento delle neoplasie e delle malattie autoimmuni
  • Radioterapia
  • Inquinamento ambientale
  • Insorgenza di microrganismi patogeni resistenti agli antibiotici
  • Diffusione dell’infezione da HIV ed incremento dei casi di AIDS

Tra i maggiori agenti in grado di stimolare il sistema immunitario troviamo gli interferoni (INF). Questi sono suddivisi in 3 gruppi:

  • INF-α è prodotto dai leucociti in seguito ad infezioni virali, è in grado di inibire la proliferazione cellulare. E' stato approvato per il trattamento di alcune neoplasie, di epatite B e C. Si è, inoltre, dimostrato utile nel trattamento del carcinoma renale, e nelle leucemie a cellule T.
  • INF-β è prodotto da fibroblasti e cellule epiteliali in seguito ad infezioni virali, anch'esso è in grado di inibire la proliferazione cellulare. E' approvato per le forme recidivanti di sclerosi multipla
  • INF-γ è prodotto dai linfociti T attivati,  ha proprietà immunostimolanti, con aumento della presentazione dell’antigene e dell’attivazione di macrofagi, cellule NK, e linfociti T citotossici.

Attualmente sono in fase di sperimentazione e studio per alcune patologie alcune interlecuhine quali IL-1, IL-3, IL-4, IL-6, IL-11 ed IL-12. Mentre IL-2 è stata approvata per il trattamento del carcinoma renale metastatizzato e del melanoma maligno ma a causa della forte tossicità si cerca di limitarne l'utilizzo. Gli immunomodulatori aspecifici risultano utili in caso di terapie a lungo termine con chemioterapici od immunodeprimenti, possono essere utili per la profilassi di metastasi, dopo la rimozione del tumore primario o di infezioni virali o batteriche delle vie respiratorie od uro-genitali. Sono indicati anche in caso di leucopenia e come coadiuvanti nel trattamento antibiotico di infezioni batteriche quali bronchiti, faringiti, sinusiti ed otiti.

Le infezioni ricorrenti

Durante il periodo autunnale ed invernale si possono verificare infezioni ricorrenti da:

  • Virus es. rhinovirus, virus influenzali, adenovirus, parainfluenzali che rappresentano circa l’80% delle principali infezioni respiratorie ricorrenti in tale periodo
  • Batteri: Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma p., Haemophilus influenzae e Streptococcus pyogenes possono giocare un ruolo di rilievo

Che cosa causano principalmente questi agenti patogeni?

  • Portano ad una condizione di malessere generale,
  • spesso un utilizzo inappropriato degli antibiotici con un aumento delle resistenze ad essi ed effetti collaterali,
  • uso inappropriato di farmaci come steroidi, decongestionanti, mucolitici e terapie alternative.

La causa alla base di alcune manifestazioni di queste patologie risiede nella possibile alterazione nella risposta del sistema immunitario con:

  • diminuzione IgA, IgM e IgG
  • diminuzione dei linfociti T CD4+, Cd8+, CD19+, e cellule NK
  • diminuzione di IL-4, IL-10
  • diminuzione di INF-γ, IL-12, IL-2
  • deficit fagocitosi e chemotassi dei neutrofili
  • immaturità cellule dendritiche

Gli immunostimolanti in passato

Fino a qualche anno fa i medici di medicina generale, alcuni specialisti ed i pediatri consigliavano dei lisati batterici al fine di prevenire le infezioni respiratorie ricorrenti causate dagli agenti patogeni che abbiamo nominato prima (escludendo al polmonite). Questi prodotti però presentano alcuni limiti:

  • ipersensibilità al/ai prinicipio/i arrivo/i
  • controindicati in gravidanza ed allattamento
  • controindicati in pazienti con malattie autommuni
  • controindicati in pazienti con infezioni intestinali acute
  • non somministrare ulteriori immunostimolanti contemporaneamente
  • possibile interazione con altri medicinali
  • in alcuni casi si sono manifestati attacchi d'asma in seguito a somministrazione del farmaco

Il trattamento con questi farmaci va immediatamente sospeso in caso di febbre elevata soprattutto quando si è nei primi giorni di somministrazione del farmaco. Qualora il tuo medico ti consigliasse un farmaco contente lisati batterici è bene che tu sappia di queste possibili manifestazioni. Lo stesso discorso vale per i lisati ribosomiali. Per entrambe le tipologie di farmaco si stanno valutando i profili di sicurezza in rapporto al beneficio, poiché la medicina in questo campo ha fatto passi avanti. Andiamo a vedere.

Gli immunostimolanti oggi

Negli ultimi anni la medicina ha fatto passi avanti in questo campo. Ultimamente sono aumentate le prescrizioni a base di potimod. Questo è un dipeptide sintetico che ha mostrato attività a livello delle alte e basse vie aeree portando a:

  • riduzioni delle tonsilliti
  • riduzione dei giorni di febbre
  • riduzione dell'entità degli episodi acuti
  • rapido miglioramento clinico
  • riduzione delle ospedalizzazioni (soprattutto in ambito pediatrico)
  • riduzione dell'utilizzo di antibiotici e farmaci sintomatici.

È un farmaco  nuovo, registrato come farmaco non adatto ad una popolazione con età inferiore ai 3 anni, in gravidanza ed allattamento poiché non abbiamo ancora studi a sufficienza. Ne è consigliato quindi l'utilizzo in tutti quei pazienti che mostrano un deficit del sistema immunitario in caso di infezioni sia delle vie respiratorie sia urinarie (si è scoperto recentemente che aiutano a combattere cistiti ricorrenti evitando recidive, e di conseguenza diminuendo l'utilizzo di antibiotici). Se ne consiglia l'assunzione lontano dai pasti, in quando gli alimenti ne limitano l'assorbimento diminuendo quindi l'efficacia del farmaco. Essendo un farmaco con azione sul sistema immunitario, bisogna fare attenzione a prescriverlo a:

  • pazienti con sindromi da iper Ig-E
  • pazienti in cura con farmaci che bloccano l'attività dei linfociti
  • pazienti in cura con farmaci che stimolano l'attività dei linfociti

Potimod è in grado di stimolare e regolare la risposta immunitaria cellulare, inducendo la completa maturazione del linfociti T, stimola i magrofagi a captare gli agente estranei (antigeni). Tutti questi meccanismi, come avrai ben capito, sono alla base della difesa del nostro organismo contro agenti infettivi.

Altri immunostimolanti

Il mondo della medicina è molto vasto, da secoli sono conosciute le proprietà immunostimolanti di molte piante, indicate sia per la profilassi che per la terapia di modeste infezioni delle vie respiratorie. Si è notato come alcune piante siano in grado di:

  • indurre un incremento delle cellule immunocompetenti (leucociti, polimorfonucleati, macrofagi, cellule NK, cellule T e B),
  • rilascio di citochine: interferone e interleuchine
  • attivazione del sistema del complemento
  • protezione contro infezioni batteriche o virali

L'echinacea

L'echinacea è una pianta nota da parecchio tempo come preventiva dei sintomi influenzali. La porzione attiva della pianta è localizzata  nelle radici e nelle parti aeere. Sai, esistono diverse specie di Echinacea come E.pallida, E.angustifolia, E.purpurea, originarie delle zone temperate dell’America del Nord. Le proprietà di questa pianta sono note fin dai tempi degli indiani Sioux del Dakota. Era utilizzata per curare cicatrici, combattere sifilide e morsi di serpente. È arrivata in Europa intorno al XIX secolo.

L’echinacea contiene:

  • Polisaccaridi: inulina
  • Flavonoidi: rutoside
  • Derivati dell’acido caffeico: echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico
  • Olio essenziale contenete borneolo, a-pirene e relativi composti aromatici
  • Poliacetileni Alchilamidi Alcaloidi: tussilagina, isotussilagina
  • Resine, glicoproteina, steroli, minerali ed acidi grassi.

Andiamo a conoscere le proprietà farmacologie di questa pianta erbacea perenne con un’altezza variabile dai 30 ai 150 cm:

  • Antinfiammatoria ed rigeneratrice tissutale: inibiscono la ialuronidasi, aumentano la secrezione di ormoni corticosurrenalici (abbiamo detto che gli indiani la utilizzavano per curare le cicatrici)
  • Antivirale: blocco dei recettori per i virus sulla superficie cellulare con attività preventiva nei confronti di influenza, herpes
  • Antibatterica: prevenzione dell'aderenza batterica con profilassi delle infezioni delle vie respiratorie ed urogenitali
  • Antitumorale: attività indiretta, presenta una  di via attivazione del sistema immunitario, può essere coadiuvante nella chemio e radoterapia
  • Immunostimolante: attivazione del sistema del complemento, aumento del numero dei globuli bianchi, attivazione delle cellule-T e dei macrofagi. Migliora la migrazione dei leucociti nell’area infetta o infiammata distruggendo batteri, virus, ed altri microrganismi. Provvede poi ad aumentare la produzione di interferone e di altre sostanze che potenziano il sistema immunitario. I neutrofili fagocitano i batteri prevenendo l’infezione batterica.

L'echinacea è presente in commercio sotto forma di tisana, succo, tintura madre, estratto secco veicolato in capsule e compresse. A dosaggi eccessivi può provocare fenomeni allergici, e disturbi gastrointestinali. Ne è sconsigliato l'utilizzo in pazienti con malattie autoimmunitarie in fase acuta ed in bambini al di sotto i 12 anni.

L'aglio

Tra le proprietà meno conosciute dell’aglio, c’è la proprietà immunostimolante. A tutti sono note le proprietà protettive dell'aglio in ambito cardiovascolare, abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi ematici, inibisce la coagulazione del sangue, migliora la circolazione ematica ed abbassa la pressione sistolica. L’attività immunostimolante è stata studiata esaminando una soluzione di aglio invecchiato in soluzione idroalcolica: si è visto che questo preparato stimola i macrofagi, le cellule NK, ed i linfociti T e B. Questo conduce ad un aumento della fagocitosi, una proliferazione delle cellule della milza, un aumento dell’IL2, TNF e INF-γ ed un aumento della produzione di anticorpi.

Il ginseng

Il ginseng è dato dalle radici di Panax ginseng; questo è in grado di stimolare la fagocitosi del sistema reticoloendoteliale e la produzione di anticorpi, migliorando le funzioni immunitarie. Possiede anche proprietà nootrope andando a migliorare la memoria ed i processi di apprendimento.

La Thuja

La Thuja cresce nelle paludi e nelle zone del Nord America. Caratterizzata da polisaccaridi di elevato peso molecolare, è in grado di attivare i linfociti CD4+, di stimolare la produzione di IL1b, IL-2, IL-3, IL-6, INF-γ, TNF-β. Trova applicazione come prevenzione ed aiuto nel trattamento delle infezioni di tipo virale e nelle condizioni di immunodeficienza acquisita (testata anche su infezioni da HIV).

L'eleuterococco

È estratto dalla corteccia di delle radici di Acanthopanax senticosus, contiene polisaccaridi in grado di aumentare i livelli di cAMP, i fattori del complemento, la formazione di interferone ed il numero di cellule T.

La Witania

O ginseng indiano, è un arbusto diffuso in India ed alcuni paesi orientali. Contiene nicotina, somniferina, withanina, tropina, pseudotropina ed altri componenti. È una droga adattogena con funzione immunostimolante e ansiolitica.

Negli ultimi anni sono prescritti anche

  • Lattoferrina: caratterizzata da attività antivirale, antibatterica, immunomodulante ed antinfiamamtoria
  • Resveratrolo: blocca la replicazione virale, inibisce alcuni mediatori dell’infiammazione, stimola la funzione immunitaria, ed ha un forte potere antiossidante
  • Zinco: minerale essenziale per il funzionamento di molti enzimi e mediatori cellulari, regola l’apoptosi dei linfociti, ed è coinvolto in molti meccanismi immunitari

Da tutto quello che abbiamo detto, capisci che il panorama farmacologico è molto vasto e che non sempre un prodotto naturale può essere usato per tutti, o visto che naturale non possa avere effetti negativi. Lasciati sempre consigliare dal medico di base o dal tuo farmacista di fiducia per capire quale sia il prodotto più indicato per le tue esigenze. Inoltre, non dimenticarti mai di comunicare al medico di medicina generale od allo specialista le eventuali tue patologie e farmaci che stai assumendo.

Fonti| Katzung – Principi di Farmacologia Generale e Clinica; Foye's – Principi di Chimica Farmaceutica; Murray – Microbiologia;  Capasso – Farmacognosia; AIFA

Laureata in Farmacia presso la facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Milano. Tesi svolta presso il laboratorio di altro…
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