Sentiamo spesso parlare di prodotti in grado di aumentare le difese immunitarie o che possano aiutarci a prevenire le malattie da raffreddamento autunnali, oppure che possano aiutare quelle persone che abbiano delle carenze immunitarie in seguito a patologie (es. HIV, tumori, ecc.). Ma di che prodotti parliamo?
Andiamo a vedere qualche nozione base sul sistema immunitario.
La funzione di questo sistema è quella di riconoscere le sostanze estranee al nostro organismo e attivare tutti i meccanismi necessari per eliminarle. Il nostro organismo ha a disposizione due meccanismi: Una risposta immunitaria aspecifica o naturale, che nasce da un precedente contatto con la sostanza estranea, e una risposta specifica. Questa è costituita da 3 diversi sistemi:
Ricordiamo anche i linfociti NK natural killer che, in seguito all'attivazione dei macrofagi, sono in grado di distruggere le cellule estranee al nostro organismo, ed i linfociti killer K, i quali svolgono azione citolitica in seguito all'intervento delle IgG.
Abbiamo detto che il controllo del sistema immunitario è alla base di alcune patologie. In alcuni casi dobbiamo evitare reazioni immunitarie eccessive es. malattie del collage, allergie, post trapianto d’organo, malattie autoimmuni, ecc. In altri casi, invece, le patologie sono caratterizzate da un difetto proprio del sistema immunitario. È su questo fronte che sta lavorando la farmacologia: studiare farmaci in grado di stimolare o potenziare la risposta immunitaria. Ma quando ci troviamo di fronte ad una minore risposta immunitaria? I fattori predisponenti a un deficit immunitario possono essere:
Tra i maggiori agenti in grado di stimolare il sistema immunitario troviamo gli interferoni (INF). Questi sono suddivisi in 3 gruppi:
Attualmente sono in fase di sperimentazione e studio per alcune patologie alcune interlecuhine quali IL-1, IL-3, IL-4, IL-6, IL-11 ed IL-12. Mentre IL-2 è stata approvata per il trattamento del carcinoma renale metastatizzato e del melanoma maligno ma a causa della forte tossicità si cerca di limitarne l'utilizzo. Gli immunomodulatori aspecifici risultano utili in caso di terapie a lungo termine con chemioterapici od immunodeprimenti, possono essere utili per la profilassi di metastasi, dopo la rimozione del tumore primario o di infezioni virali o batteriche delle vie respiratorie od uro-genitali. Sono indicati anche in caso di leucopenia e come coadiuvanti nel trattamento antibiotico di infezioni batteriche quali bronchiti, faringiti, sinusiti ed otiti.
Durante il periodo autunnale ed invernale si possono verificare infezioni ricorrenti da:
Che cosa causano principalmente questi agenti patogeni?
La causa alla base di alcune manifestazioni di queste patologie risiede nella possibile alterazione nella risposta del sistema immunitario con:
Fino a qualche anno fa i medici di medicina generale, alcuni specialisti ed i pediatri consigliavano dei lisati batterici al fine di prevenire le infezioni respiratorie ricorrenti causate dagli agenti patogeni che abbiamo nominato prima (escludendo al polmonite). Questi prodotti però presentano alcuni limiti:
Il trattamento con questi farmaci va immediatamente sospeso in caso di febbre elevata soprattutto quando si è nei primi giorni di somministrazione del farmaco. Qualora il tuo medico ti consigliasse un farmaco contente lisati batterici è bene che tu sappia di queste possibili manifestazioni. Lo stesso discorso vale per i lisati ribosomiali. Per entrambe le tipologie di farmaco si stanno valutando i profili di sicurezza in rapporto al beneficio, poiché la medicina in questo campo ha fatto passi avanti. Andiamo a vedere.
Negli ultimi anni la medicina ha fatto passi avanti in questo campo. Ultimamente sono aumentate le prescrizioni a base di potimod. Questo è un dipeptide sintetico che ha mostrato attività a livello delle alte e basse vie aeree portando a:
È un farmaco nuovo, registrato come farmaco non adatto ad una popolazione con età inferiore ai 3 anni, in gravidanza ed allattamento poiché non abbiamo ancora studi a sufficienza. Ne è consigliato quindi l'utilizzo in tutti quei pazienti che mostrano un deficit del sistema immunitario in caso di infezioni sia delle vie respiratorie sia urinarie (si è scoperto recentemente che aiutano a combattere cistiti ricorrenti evitando recidive, e di conseguenza diminuendo l'utilizzo di antibiotici). Se ne consiglia l'assunzione lontano dai pasti, in quando gli alimenti ne limitano l'assorbimento diminuendo quindi l'efficacia del farmaco. Essendo un farmaco con azione sul sistema immunitario, bisogna fare attenzione a prescriverlo a:
Potimod è in grado di stimolare e regolare la risposta immunitaria cellulare, inducendo la completa maturazione del linfociti T, stimola i magrofagi a captare gli agente estranei (antigeni). Tutti questi meccanismi, come avrai ben capito, sono alla base della difesa del nostro organismo contro agenti infettivi.
Il mondo della medicina è molto vasto, da secoli sono conosciute le proprietà immunostimolanti di molte piante, indicate sia per la profilassi che per la terapia di modeste infezioni delle vie respiratorie. Si è notato come alcune piante siano in grado di:
L'echinacea è una pianta nota da parecchio tempo come preventiva dei sintomi influenzali. La porzione attiva della pianta è localizzata nelle radici e nelle parti aeere. Sai, esistono diverse specie di Echinacea come E.pallida, E.angustifolia, E.purpurea, originarie delle zone temperate dell’America del Nord. Le proprietà di questa pianta sono note fin dai tempi degli indiani Sioux del Dakota. Era utilizzata per curare cicatrici, combattere sifilide e morsi di serpente. È arrivata in Europa intorno al XIX secolo.
L’echinacea contiene:
Andiamo a conoscere le proprietà farmacologie di questa pianta erbacea perenne con un’altezza variabile dai 30 ai 150 cm:
L'echinacea è presente in commercio sotto forma di tisana, succo, tintura madre, estratto secco veicolato in capsule e compresse. A dosaggi eccessivi può provocare fenomeni allergici, e disturbi gastrointestinali. Ne è sconsigliato l'utilizzo in pazienti con malattie autoimmunitarie in fase acuta ed in bambini al di sotto i 12 anni.
Tra le proprietà meno conosciute dell’aglio, c’è la proprietà immunostimolante. A tutti sono note le proprietà protettive dell'aglio in ambito cardiovascolare, abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi ematici, inibisce la coagulazione del sangue, migliora la circolazione ematica ed abbassa la pressione sistolica. L’attività immunostimolante è stata studiata esaminando una soluzione di aglio invecchiato in soluzione idroalcolica: si è visto che questo preparato stimola i macrofagi, le cellule NK, ed i linfociti T e B. Questo conduce ad un aumento della fagocitosi, una proliferazione delle cellule della milza, un aumento dell’IL2, TNF e INF-γ ed un aumento della produzione di anticorpi.
Il ginseng è dato dalle radici di Panax ginseng; questo è in grado di stimolare la fagocitosi del sistema reticoloendoteliale e la produzione di anticorpi, migliorando le funzioni immunitarie. Possiede anche proprietà nootrope andando a migliorare la memoria ed i processi di apprendimento.
La Thuja cresce nelle paludi e nelle zone del Nord America. Caratterizzata da polisaccaridi di elevato peso molecolare, è in grado di attivare i linfociti CD4+, di stimolare la produzione di IL1b, IL-2, IL-3, IL-6, INF-γ, TNF-β. Trova applicazione come prevenzione ed aiuto nel trattamento delle infezioni di tipo virale e nelle condizioni di immunodeficienza acquisita (testata anche su infezioni da HIV).
È estratto dalla corteccia di delle radici di Acanthopanax senticosus, contiene polisaccaridi in grado di aumentare i livelli di cAMP, i fattori del complemento, la formazione di interferone ed il numero di cellule T.
O ginseng indiano, è un arbusto diffuso in India ed alcuni paesi orientali. Contiene nicotina, somniferina, withanina, tropina, pseudotropina ed altri componenti. È una droga adattogena con funzione immunostimolante e ansiolitica.
Da tutto quello che abbiamo detto, capisci che il panorama farmacologico è molto vasto e che non sempre un prodotto naturale può essere usato per tutti, o visto che naturale non possa avere effetti negativi. Lasciati sempre consigliare dal medico di base o dal tuo farmacista di fiducia per capire quale sia il prodotto più indicato per le tue esigenze. Inoltre, non dimenticarti mai di comunicare al medico di medicina generale od allo specialista le eventuali tue patologie e farmaci che stai assumendo.
Fonti| Katzung – Principi di Farmacologia Generale e Clinica; Foye's – Principi di Chimica Farmaceutica; Murray – Microbiologia; Capasso – Farmacognosia; AIFA