I globuli bianchi potrebbero essere definiti come l'esercito di difesa del tuo corpo. Sono delle cellule, chiamate anche leucociti, che hanno il compito di combattere contro gli agenti patogeni che minacciano l'organismo. Vengono prodotti dal tuo midollo osseo e si trovano un po' dappertutto, ma le concentrazioni maggiori sono nel sangue e nel sistema linfatico. Proprio per questa ragione, la conta dei globuli bianchi può essere effettuata tranquillamente tramite un emocromo, cioè il classico prelievo. Ma cosa viene monitorato di preciso?
Attraverso un esame del sangue, e a volte anche delle urine, si controlla quante unità sono presenti in ogni microlitro di siero. In generale, dovresti avere tra i 4mila e i 10mila leucociti e costituiscono tutti assieme circa l'1% del volume del sangue, a differenza dei cugini rossi che ne compongono invece il 40%. I globuli bianchi però sono un insieme di cellule che contiene cinque sottogruppi:
Al di là del loro numero, però, ciascuno di essi è fondamentale per la tua sopravvivenza. Come ti dicevo prima infatti si occupano di attaccare qualsiasi agente patogeno esterno: virus, batterio, parassita, fungo. Ciascuno di loro è potenzialmente in grado di provocare un'infiammazione o un'infezione, anche grave. Ecco perché se i valori dei globuli bianchi risultano troppo alti o troppo bassi, significa che il tuo organismo è impegnato a contrastare un pericolo. Non solo, ma si sono suddivisi tra loro il bersaglio da colpire. Ogni membro del gruppo è l'addetto a un compito ben preciso:
Quando ritiri il referto delle analisi del sangue, li troverai indicati in percentuali oppure in unità per microlitro e nella colonna accanto il più delle volte trovi anche quelli che dovrebbero essere i valori corretti. Tieni presente che queste cifre possono variare anche in base ai parametri stabiliti dai diversi laboratori di analisi, perciò non allarmarti alla minima variazione nel numero. Cambiamenti importanti sono invece da approfondire, in quanto potrebbero segnalare un banale problema di salute come un raffreddore o un'appendicite, ma anche una patologia ben più grave, come un disturbo autoimmune o una forma di leucemia. Chiedi quindi subito il parere del tuo medico ed evita le diagnosi fai da te.
Fonte| Humanitas