Hai le transaminasi basse? Ecco quali potrebbero essere le cause e i possibili rimedi

Quando le transaminasi AST hanno dei valori molto al di sotto di quelli di riferimento, è bene rivolgersi al proprio medico poiché potrebbero essere i campanelli d’allarme per l’insorgenza di diverse patologie. Il loro abbassamento infatti non è una malattia in sé ma la conseguenza di altre condizioni, a volte anche gravi, come la chetoacidosi diabetica o un’insufficienza renale. Monitorare i valori di transaminasi significa tenere sotto controllo l’eventuale presenza di altre malattie.
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Kevin Ben Alì Zinati 4 Giugno 2020
* ultima modifica il 25/10/2023

Le transaminasi sono degli enzimi presenti soprattutto nel fegato e hanno il compito di trasformare gli aminoacidi in energia e sintetizzare il glucosio. Può succedere che i loro valori nel sangue siano troppo alti, superando quindi le soglie di normalità: è in questi casi che puoi correre i rischi più grandi. Ci sono tuttavia delle situazioni in cui succede l’opposto, ovvero in cui le due transaminasi si trovano al di sotto dei livelli di riferimento.

Nel caso in cui le transaminasi fossero basse, la tua prima reazione non dovrebbe contemplare il panico. Infatti, valori moderatamente al di sotto dei livelli standard potrebbero indicare un normale funzionamento del fegato. Se invece si trovano molto al di sotto, è bene far valutare gli esami del sangue dal tuo medico perché potrebbero essere i campanelli d’allarme per un’insufficienza renale o per un’insufficienza epatica grave.

I valori di riferimento

Come ti accennavo, le transaminasi si distinguono in due categorie, le ALT, dette anche GPT e le transaminasi AST, conosciute anche con la sigla GOT. I valori entro cui sono considerate normali sono questi:

  • Per le ALT è compreso tra 0 e 30 milliunità su millilitro di sangue
  • Per le AST è compreso tra 0 e 29 milliunità su millilitro di sangue

Le transaminasi ALT, che sono quelle contenute maggiormente nel fegato, sono indicative nel momento in cui si dovessero alzare rispetto ai valori normali. Sono invece le AST, presenti nel fegato, nel cuore, nei muscoli e nei reni che, se sono basse, possono far suonare i campanelli d'allarme.

Se quindi dai tuoi esami dovessi notare valori al di sotto della soglia normale, allora dovresti contattare il tuo medico che valuterà se è il caso di procedere o meno con altre indagini.

Cause e sintomi

Le transaminasi basse non sono una patologia ma sempre la conseguenza di qualche altra condizione problematica nel tuo corpo. Per questo non ci sono sintomi conclamati che indichino un loro abbassamento: piuttosto, sono gli esami del sangue e il monitoraggio delle transaminasi, che possono agire come segnali per individuare patologie più gravi.

Ci sono diverse situazioni patologiche che possono portare a valori di transaminasi molto bassi.

  • scarsa vitamina B1 (Tiamina): si tratta di una vitamina contenuta per esempio nella crusca o nel rivestimento dei grani e dei cereali, nelle carne. La sua scarsità è indice quindi di una dieta squilibrata.
  • chetoacidosi diabetica: è una condizione che si verifica in presenza di diabete di tipo 1 e a volte anche con il tipo 2. Questa patologia fa in modo che i tessuti non riescano a metabolizzare il glucosio e trasformarlo in energia perché manca l’ormone dell’insulina. Alcuni dei sintomi sono la stanchezza, la debolezza, la perdita di peso e l’aumento improvviso della sete.
  • in presenza di emodialisi: può succedere che la dialisi sia troppo frequente e l’organismo del paziente non riesca a sopportarla. Così si verificano perdite di sostanze che possono diminuire le transaminasi.
  • gravidanza e allattamento
  • uremia: quindi un’insufficienza renale dovuta al fatto che i reni non sono più in grado di espellere le sostanze di scarto

Come curarle

Come ti ho accennato qualche riga sopra, le transaminasi basse non sono una patologia ma sempre la diretta conseguenza di qualcos’altro. Ecco perché non si agisce direttamente sul loro abbassamento: i loro livelli sono utili per determinare la presenza di altre (e più gravi) patologie sulle quali si andrà ad intervenire.

Fonti | Humanitas; Humanitas-Gavezzani

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