Come donna so che il mio ciclo mestruale viene gestito da un gruppo di diversi ormoni, e che gli stessi, o alcuni, entrano in gioco in caso di gravidanza o, al contrario, smettono di essere prodotti in questo periodo. So anche che quando entrerò in menopausa, le mie ovaie smetteranno quasi del tutto di produrre gli estrogeni, appunto gli ormoni femminili. Ma, come forse te, non so bene quali siano questi ormoni, quando e in che concentrazione vengano prodotti, e che significato abbia una loro fluttuazione. Proviamo allora a fare il punto su uno di questi importanti ormoni: il progesterone, e a capire cosa significa se i suoi valori nel sangue sono molto elevati.
In sintesi, ecco cosa ti posso anticipare di questo ormone:
Ora entro nello specifico. Il progesterone è un progestinico, ormone steroideo prodotto a livello ovarico dal corpo luteo nella seconda metà del ciclo mensile. Brevemente ti ricordo che il nostro ciclo mestruale è composto di diverse fasi: nelle prime più ovuli vengono portati a maturazione e il culmine si ha con l’espulsione – dal follicolo ovarico – dell’ovocita maturo selezionato per poter essere, eventualmente, fecondato e dare origine ad una gravidanza. Questo processo, detto ovulazione, in un ciclo regolare si verifica più o meno intorno al 14° giorno dall’ultima mestruazione. Successivamente le strutture follicolari che avevano accolto e nutrito l’ovocita si “trasformano” in corpo luteo, e iniziano a produrre due ormoni: il progesterone e, in misura minore, l’estradiolo. Scopriamo insieme a cosa serve il primo.
Come abbiamo visto, il ruolo del progesterone è direttamente collegato all’ovulazione. Questo ormone serve appunto per preparare la mucosa uterina a ricevere l’eventuale prodotto del concepimento, ovvero l’ovocita fecondato, ad accoglierlo e permetterne l’annidamento. Se, però, questo non avviene e non si verifica la fecondazione, allora il corpo luteo si degrada, il progesterone smette di essere prodotto e il corpo è pronto per un’altra mestruazione.
Possiamo pertanto affermare che il progesterone sia un po’ l’ormone della gravidanza, cruciale nelle prima fasi, e quindi prodotto abbondantemente dal corpo luteo anche per “costruire” la placenta. Più o meno tra l’ottava e la dodicesima settimana di gestazione, una volta che la placenta si sia formata, spetterà a quest’ultima continuare a produrre il progesterone. Durante tutta la gravidanza questo ormone continua a fare un gran lavoro: promuove lo sviluppo del feto, prepara i tessuti del seno alla lattazione e rinforza la muscolatura pelvica in previsione del parto. Non c’è tregua per il nostro progesterone!
Hai sicuramente capito che i livelli nel sangue di progesterone dipendono da che fase del ciclo mestruale ti trovi e sono massimi all'inizio di una gravidanza, mentre ovviamente crollano dopo la menopausa. Ma… diciamo che sei una donna in età fertile, e non sei incinta (ma magari stai cercando una gravidanza), e pertanto ti sottoponi ai dosaggi ormonali per vedere come funzionano le tue ovaie. In questo caso, con riferimento al solo progesterone, la misurazione viene effettuata al 21° giorno del ciclo mensile o almeno ad una settimana dall'ovulazione (o presunta tale), proprio perché ci deve dire se effettivamente l’ovocita è stato prodotto, oppure no.
Se il valore è superiore a 5 ng/millilitro di sangue, possiamo stare certi che l’ovulazione c’è stata. Livelli superiori a questi sono ovviamente normali in gravidanza ma… se non siamo incinte, troppo progesterone potrebbe essere sintomo di iperplasia surrenale congenita, una malattia endocrina ereditaria che ha diversi gradi di gravità e che comporta irregolarità nel ciclo mestruale e iperproduzione di ormoni maschili. Questa sindrome in alcuni casi è quasi asintomatica, e puoi accorgertene solo attraverso i dosaggi ormonali.
Può, ma non è detto, comportare infertilità. In questi casi, però, l’eccesso di progesterone è la conseguenza e non la causa della malattia. Alti livelli di progesterone possono anche essere fisiologici, e non dare nessun disturbo particolare, ma esiste un rischio in più di sviluppare il cancro al seno, quindi è bene che ti controlli di frequente. Infine, ma non allarmarti, una iperproduzione di questo ormone femminile può essere sintomo di un cancro alle ovaie o alle ghiandole surrenali.
Dipende, se sei incinta, fai i normali controlli della gravidanza, diversamente segui i consigli del tuo ginecologo. Un dosaggio ormonale alterato va comunque sempre indagato, per tale ragione sarà il tuo medico, e in particolare il tuo ginecologo, in base alla tua età, alla tua storia clinica e al ritmo del tuo ciclo mensile, agli altri, eventuali, sintomi, a dirti cosa fare, a quali esami sottoporti e se ci sono rischi per la tua salute. D’accordo?
Fonte| Humanitas