I sintomi del Covid nei bambini: le possibili differenze rispetto agli adulti

Esistono piccole ma significative differenze con la malattia negli adulti e anche con la classica influenza. Conoscerle è importante anche per chiedere subito un parere al pediatra e capire assieme a lui come sia meglio agire.
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Giulia Dallagiovanna 27 Settembre 2021
* ultima modifica il 27/09/2021

La scuola è ricominciata e con lei anche le quarantene. Se sei genitore, non ci sarà nemmeno bisogno di spiegarti di cosa sto parlando, tra contatti diretti, tamponi, sintomi influenzali sospetti e così via. Ma la di là delle battute, non dobbiamo dimenticarci che siamo ancora in pandemia e che i bambini, sebbene meno a rischio, non sono del tutto esenti dalle possibili complicanze del Covid-19. In un'intervista al Corriere della Sera, Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria, ha avvertito rispetto a un rialzo dei ricoveri nella fascia al di sotto dell'anno di età. E ha poi spiegato da quali sintomi è contraddistinta l'infezione tra i più piccoli.

I sintomi del Covid nei bambini

Negli adulti ormai sappiamo come si manifesta il Covid e siamo attenti soprattutto a febbre e tosse. Nei bambini, però, qualche sottile differenza è possibile riscontrarla ed è bene quindi prestare attenzione a tutte le manifestazioni di tuo figlio. In particolare, precisa la professoressa Staiano, bisogna accorgersi di una rinite (naso chiuso e che cola, a volte accompagnato da congiuntivite) o di una tosse persistente.

Di nuovo, se avrai un figlio saprai bene che la maggior parte dei bambini convive con questi sintomi più o meno durante tutto l'inverno. Per questo motivo, l'ultima parola ce l'avrà come sempre il pediatra e soprattutto il risultato del tampone.

La differenza tra Covid e influenza

Altre informazioni arrivano poi dal dottor Hagi Abdulkadir Ibrahim, responsabile dell'unità Operativa di Neonatologia dell’Istituto Clinico Sant’Anna di Brescia. Lo specialista suggerisce che la differenza tra il Covid e la classica influenza potrebbe riguardare soprattutto l'intensità con cui si presentano i sintomi. Ad esempio, la febbre di norma raggiunge temperature più alte ed è più probabile che compaiano dolore muscolare e affaticamento. La tosse, infine, è secca e particolarmente aggressiva.

Nel Covid la febbre e i dolori muscolari compaiono con maggiore intensità

Naturalmente questo non è un invito a una diagnosi fai da te. Piuttosto il consiglio è quello di non sottovalutare nessuna manifestazione e di chiedere un consiglio al vostro pediatra di famiglia.

L'aumento dei ricoveri

Partiamo dal presupposto che non c'è un allarme e non devi andare in panico per tuo figlio. Ciò non toglie che il Covid colpisce anche i bambini e che, seppur meno a rischio, non sono del tutto esenti dall'eventualità di un ricovero e purtroppo anche di un decesso.

Al momento sappiamo che gli ingressi in ospedale per i più piccoli sono in leggera crescita. Si tratta molto probabilmente di un mix di fattori. Da un lato proprio il rientro a scuola e di tutte le attività che di norma si svolgono in inverno, dall'altro l'impossibilità di vaccinare chi ha meno di 12 anni.

In attesa quindi che il farmaco immunizzante venga approvato anche per loro, il nostro compito è quello di proteggerli. In quanto adulti, dobbiamo continuare a indossare le mascherine anche se abbiamo già ricevuto il doppio inoculo. E dobbiamo inoltre prestare attenzione a tutti i sintomi di cui ti abbiamo parlato prima, avendo cura di avvertire subito il pediatra.

Fonte| Gruppo San Donato

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.