Il cambiamento climatico ha un impatto sulle nostre vite molto più grave di quanto non si possa immaginare. É l’allarme lanciato nel documento dell’OMS intitolato "Proteggere la salute materna, neonatale e infantile dagli impatti dei cambiamenti climatici", perché rappresenta una minaccia esistenziale per tutti noi "ma le donne incinte, i neonati e i bambini affrontano alcune delle conseguenze più gravi di tutte", ha affermato Bruce Aylward, vicedirettore generale per la copertura sanitaria universale, Life Course presso l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS),
L’anno 2023 è stato segnato da una serie di devastanti disastri climatici. Incendi, inondazioni, ondate di caldo e siccità stanno sfollando persone, uccidendo raccolti e bestiame e peggiorando l’inquinamento atmosferico. Un mondo surriscaldato sta aumentando la diffusione di malattie mortali come il colera, la malaria e la dengue, con conseguenze disastrose per le donne incinte e i bambini per i quali queste infezioni possono essere particolarmente gravi.
La ricerca mostra che i danni possono iniziare anche nel grembo materno, portando a complicazioni legate alla gravidanza (diabete gestazionale e ipertensione), parto pretermine, basso peso alla nascita e nati morti. Per i bambini, le conseguenze possono durare tutta la vita, influenzando lo sviluppo del corpo e del cervello man mano che crescono. A questi si devono aggiungere irischi per la salute legati alla cattiva alimentazione, all’acqua, all’igiene e ai servizi igienico-sanitari.
"Il cambiamento climatico è la più grande ingiustizia intergenerazionale dei nostri tempi. La salvaguardia della salute e dei diritti delle donne, dei bambini e degli adolescenti non è negoziabile di fronte alla crisi climatica", ha affermato l'onorevole Helen Clark, presidente del consiglio di amministrazione del PMNCH ed ex Primo Ministro della Nuova Zelanda. "Tutti i soggetti interessati, dai governi al settore privato e agli operatori sanitari, svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere politiche e azioni che proteggano i più vulnerabili. L'urgenza di integrare i bisogni sanitari di donne, bambini e adolescenti nelle risposte climatiche non è solo un imperativo morale, ma una strategia efficace con benefici a lungo termine per società sane e resilienti".
Fonte | Unicef