Il cambiamento climatico è una minaccia anche per la salute dei bambini ancora in pancia: quali sono i rischi

Il cambiamento climatico mette gravemente a rischio la salute dell’uomo, già nel pancione della mamma. E’ l’allarme dell’Oms per sensibilizzare gli Stati ad assumere politiche in grado di invertire questa rotta suicida.
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Valentina Rorato 13 Dicembre 2023
* ultima modifica il 13/12/2023

Il cambiamento climatico ha un impatto sulle nostre vite molto più grave di quanto non si possa immaginare. É l’allarme lanciato nel documento dell’OMS intitolato "Proteggere la salute materna, neonatale e infantile dagli impatti dei cambiamenti climatici", perché rappresenta una minaccia esistenziale per tutti noi "ma le donne incinte, i neonati e i bambini affrontano alcune delle conseguenze più gravi di tutte", ha affermato  Bruce Aylward, vicedirettore generale per la copertura sanitaria universale, Life Course presso l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS),

L’anno 2023 è stato segnato da una serie di devastanti disastri climatici. Incendi, inondazioni, ondate di caldo e siccità stanno sfollando persone, uccidendo raccolti e bestiame e peggiorando l’inquinamento atmosferico. Un mondo surriscaldato sta aumentando la diffusione di malattie mortali come il colera, la malaria e la dengue, con conseguenze disastrose per le donne incinte e i bambini per i quali queste infezioni possono essere particolarmente gravi.

La ricerca mostra che i danni possono iniziare anche nel grembo materno, portando a complicazioni legate alla gravidanza (diabete gestazionale e ipertensione), parto pretermine, basso peso alla nascita e nati morti. Per i bambini, le conseguenze possono durare tutta la vita, influenzando lo sviluppo del corpo e del cervello man mano che crescono. A questi si devono aggiungere irischi per la salute legati alla cattiva alimentazione, all’acqua, all’igiene e ai servizi igienico-sanitari.

"Il cambiamento climatico è la più grande ingiustizia intergenerazionale dei nostri tempi. La salvaguardia della salute e dei diritti delle donne, dei bambini e degli adolescenti non è negoziabile di fronte alla crisi climatica", ha affermato l'onorevole Helen Clark, presidente del consiglio di amministrazione del PMNCH ed ex Primo Ministro della Nuova Zelanda. "Tutti i soggetti interessati, dai governi al settore privato e agli operatori sanitari, svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere politiche e azioni che proteggano i più vulnerabili. L'urgenza di integrare i bisogni sanitari di donne, bambini e adolescenti nelle risposte climatiche non è solo un imperativo morale, ma una strategia efficace con benefici a lungo termine per società sane e resilienti".

Fonte | Unicef

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