Il monologo ambientalista di Teresa Mannino a Sanremo 2024 è un inno all’antispecismo e alla parità

Tra antispecismo e ambientalismo, Teresa Mannino nel suo monologo a Sanremo 2024 ha affrontato temi di attualità con spirito critico e dissacrante. La comica ha parlato di prevaricazione degli esseri umani sulle altre specie e ci ha ricordato come, a differenza, degli animali, che consideriamo “inferiori”, abbiamo avuto la presunzione di sfruttare e terminare le risorse del Pianeta.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Evelyn Novello 9 Febbraio 2024

Da Protagora alle formiche, passando per ambiente, animali e patriarcato. Il discorso di Teresa Mannino nella terza puntata di Sanremo 2024 è stato un inno al rispetto e alla parità. Nessuno, nessun essere vivente può arrogarsi il diritto di sentirsi superiore agli altri, che siano gli uomini sulle donne, gli uomini su altri uomini o gli essere umani sugli animali. i 10 minuti di monologo sono stati un viaggio per spiegare come, a differenza degli animali e delle piante, gli esseri umani non siano più in grado di convivere con il Pianeta perché, pur abitandolo da molti meno anni, ne hanno già esaurito le risorse.

Mannino ha iniziato con lo scardinare le basi dello specismo, la convinzione secondo cui la specie umana sarebbe superiore alle altre specie animali decidendo per esse della loro vita e libertà. "Siamo nel 2024? Ma ragioniamo come 2500 anni fa – ha esordito – Vi dico qual è la mia personale teoria. […] Protagora diceva che l'uomo è misura di tutte le cose. Oggi diremmo che l'uomo bianco etero è misura di tutte le cose. Solo che quest'uomo ha perso la misura. E le donne? Non possiamo dire animale umano? Noi siamo animali e ce lo dobbiamo ricordare. L'animale umano. Abbiamo la stessa origine. Abbiamo il 66% del patrimonio genetico uguale alle banane, mentre con gli scimpanzé il 98%. Noi ci sentiamo superiori perché parliamo".

La comica siciliana è scesa poi nel particolare portando come esempio un animale da secoli sulla Terra, le formiche. "Io ho interrogato le formiche tagliafoglie, le più intelligenti. Loro coltivano, hanno grandissimi formicai e in alcune camere coltivano funghi. Sono le uniche al mondo. Fanno agricoltura da 50 milioni di anni e non hanno rovinato niente, noi da 10 milioni e abbiamo sfinito il Pianeta. Erano sulla Terra già all’epoca dei dinosauri. Sono intelligentissime, allora ho pensato "guardiamo come funziona la loro società e copiamo"".

Potere sugli altri e prevaricazione, di genere e di specie. Mannino sul palco dell'Ariston ci ha ricordato che la presunzione e l'arroganza degli umani sono la causa delle ingiustizie sociali e del disastro climatico che si sta già verificando. Ma, forse, basterebbe cambiare preposizione per ribaltare le sorti del mondo. "Gli animali umani preferiscono il "potere su": sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il "potere di" che è tutta un’altra cosa. Il potere di essere felice, di far ridere, di ballare per strada". E ha concluso: "Non sono disposta a ignorare le storie che non sono ancora passate: se non è passato non è ancora il momento di andare oltre".

Teresa Mannino non è nuova all'analisi di questi temi. Attraverso lo spettacolo Sento la Terra girare ha sostenuto, ad esempio, le politiche ambientali per eliminare lo spreco alimentare. Sono state anche molte le occasioni in cui l'attrice ha appoggiato il movimento femminista in merito alla disparità retributiva di genere nel mondo dello spettacolo. A dimostrazione che rispetto per le risorse naturali e per gli altri esseri viventi sono argomenti più intersecati di quanto si potrebbe pensare.