Il nuovo accordo siglato da Tesla potrebbe salvare la mobilità elettrica: più colonnine, meno tempi di ricarica e inquinamento

A partire dal 2024 negli Stati Uniti si apre una nuova era della mobilità elettrica, in cui l’installazione delle colonnine di ricarica sarà più veloce. Ecco di cosa si tratta e cosa potrebbe accadere in Europa.
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Mattia Giangaspero 2 Novembre 2023

Si tratta di un accordo che, anche se è stato firmato da Tesla, riguarderà tutti i possessori di veicoli elettrici e non solo. Si tratta di un'azione mirata anche a migliorare l'intero comparto della mobilità elettrica, di chi lavoro e sta attuando una conversione del settore tradizionale dell'automotive e di chi, anche, si occupa della distribuzione e stoccaggio di materiali.

Ora, dopo aver fatto questa premessa capiamo bene di cosa si sta parlando. In sostanza la famosa azienda di veicoli elettrici ha siglato un accordo dal valore di 100milioni di euro con Bp, che prevede una cessione, da parte dell'azienda di Elon Musk, del hardware che sviluppa la produzione delle colonnine di ricarica veloci. Grazie a questo, dal 2024 negli Stati Uniti verranno installate centomila supercharger nelle stazioni di servizio di Bp (British Petroleum). Si tratta di un primo passo, poichè lo stesso modello di ricarica che si progetterà in America, in futuro potrebbe arrivare anche in Europa.

Ora, perchè tutto questo può cambiare il settore della mobilità elettrica? In primo luogo Tesla fa da apripista, in quanto apre un nuovo scenario in cui le case automobilistiche possono attuare un nuovo business cedendo i propri hardware per le ricariche, ma non solo. In futuro la speranza è quella in cui tutti i grandi brand di auto rendano pubblici i sistemi di produzione delle loro batterie, cosìcche si possa aprire una filiera pubblica di riciclo, produzione e vendita di batterie per tutti. Questo migliorerebbe sicuramente le risorse delle materie prime, riducendo l'estrazione dalle terre rare. Si migliorerebbe anche la distribuzione nei singoli Paesi, con tempi d'attesa meno lunghi e con meno emissioni di CO2 dovute al trasporto merci. 

Tornando adesso all'accordo, altro lato positivo è che grazie alla cessione da parte di Tesla, l'installazione delle colonnine di ricarica può essere più veloce, poichè a produrre le stesse non sarà più solo l'azienda di auto, ma anche altre aziende che hanno interesse nella mobilità. E visto che si tratta di colonnine supercharger, se queste possono diffondersi più velocemente ad avere un beneficio è il singolo cittadino che potrà ricaricare la sua vettura più velocemente, grazie a un sistema di livello.