benefici camminata veloce

Il rischio demenza si combatte con 10mila passi al giorno, secondo un nuovo studio

Una vita attiva non ti tiene solo fisicamente in forma, ma previene alcune malattie, come la demenza. Un nuovo studio ha stabilito che per la salute del tuo cervello devi percorre circa 10mila passi al giorno a ritmo sostenuto.
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Valentina Rorato 4 Ottobre 2022
* ultima modifica il 04/10/2022

Vuoi ridurre il rischio di demenza? Attiva subito il tuo contapassi e inizia a camminare. Secondo un nuovo studio, pubblicato su JAMA Neurology, hai bisogno di circa 10.000 passi al giorno per mettere al sicuro il tuo cervello da malattie neurodegenerative.

Durante la ricerca, la più grande riduzione del rischio di demenza – 62% – è stata ottenuta da persone che camminavano a un ritmo molto veloce di 112 passi al minuto per 30 minuti al giorno. Quindi non basta solo percorrere 10mila passi al giorno, ma anche farli a ritmo sostenuto.

"Mentre 112 passi/min è una cadenza piuttosto vivace, 112 è plausibilmente un numero molto più trattabile e meno intimidatorio per la maggior parte delle persone rispetto a 10.000, specialmente se sono stati fisicamente inattivi o poco attivi", hanno scritto i ricercatori dell'Alzheimer Ozioma Okonkwo e Elizabeth Planalp, rispettivamente professore associato nel dipartimento di medicina del Wisconsin Alzheimer's Disease Research Center presso l'Università del Wisconsin-Madison e ricercatrice nel laboratorio di Okonkwo.

Ci sono buoni risultati anche con ritmi inferiori. Le persone che hanno camminato con uno "scopo" – a un ritmo di oltre 40 passi al minuto – sono state in grado di ridurre il rischio di demenza del 57% con soli 6.315 passi al giorno.

Non hai un contapassi e non sai come fare? Puoi contare il numero di passi che fai in 10 secondi e poi moltiplicarlo per sei o il numero di passi che fai in sei secondi e moltiplicarlo per 10. In entrambi i casi funziona. Ma ricorda, non tutti i passi hanno la stessa lunghezza, né le persone lo stesso livello di forma fisica. Quello che potrebbe essere un ritmo sostenuto per un 40enne potrebbe non essere sostenibile per un 70enne.

Lo studio

Lo studio ha analizzato i dati di oltre 78.000 persone di età compresa tra 40 e 79 anni che indossavano accelerometri da polso. I ricercatori hanno contato il numero totale di passi al giorno di ogni persona, quindi, li hanno suddivisi in due categorie: meno di 40 passi al minuto – che è il ritmo che potresti avere quando cammini da una stanza all'altra in casa – e più di 40 passi per minuto, o la cosiddetta camminata “intenzionale”. I ricercatori hanno anche analizzato i picchi di performance, quelli che hanno fatto il maggior numero di passi entro 30 minuti nel corso della giornata (sebbene quei 30 minuti non dovessero verificarsi durante la stessa camminata).

I ricercatori hanno quindi confrontato i passi di ogni persona con la loro diagnosi di demenza (di qualsiasi tipo) sette anni dopo. Dopo aver incrociato anche i dati per età, etnia, istruzione, sesso, stato socio-emotivo e per quanti giorni hanno indossato un accelerometro, i ricercatori hanno anche preso in considerazione variabili dello stile di vita come cattiva alimentazione, fumo, uso di alcol, uso di farmaci, problemi di sonno e una storia di malattie cardiovascolari.

Lo studio ha, però, alcune limitazioni, hanno sottolineato i suoi autori: era solo osservazionale, quindi, non può stabilire una causa e un effetto diretti tra camminare e un minor rischio di demenza. Inoltre, "la fascia di età dei partecipanti potrebbe aver portato a casi di demenza limitati, il che significa che i nostri risultati potrebbero non essere generalizzabili alle popolazioni più anziane", hanno affermato i ricercatori. Pur concordando sul fatto che i risultati non possono essere interpretati come causa ed effetto diretti, "le prove crescenti a sostegno dei benefici dell'attività fisica per il mantenimento di una salute ottimale del cervello non possono più essere ignorate", hanno scritto Okonkwo e Planalp. "È tempo che la gestione dell'inattività fisica sia considerata una parte intrinseca delle visite di routine di assistenza primaria per gli anziani”.

Fonte | Association of Daily Step Count and Intensity With Incident Dementia in 78 430 Adults Living in the UK pubblicato su Jama il 6 settembre 2022.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.