Dopo l'annuncio del Campidoglio di voler estendere la Ztl fascia verde di Roma, nella Capitale è scoppiata la protesta. Fabrizio Santori, capogruppo della Lega a Roma, aveva lanciato una petizione per raccogliere le firme contro la decisione del Sindaco Roberto Gualtieri e dell'assessore alla mobilità Eugenio Patanè. Nel giro di due settimane la raccolta firme è arrivata a più di 40mila adesioni.

Nella cosiddetta zona indicata dal Comune di Roma come area da tutelare dal punto di vista dell'inquinamento ambientale, dal primo novembre 2023 non potranno circolare nemmeno le autovetture alimentate a gasolio Euro 4, nella fascia oraria che va dalle 7.30 alle 20.40. Dal 2024 invece la stretta riguarderà anche tutti i veicoli Euro 5.

Le proteste

"L’Amministrazione Capitolina, anche a seguito dell’installazione dei 51 varchi elettronici di controllo degli accessi, vieterà l’ingresso ed il parcheggio ai veicoli giudicati più inquinanti. Questo di fatto implicherà un obbligo di rottamazione in capo a tutti i cittadini proprietari di tali veicoli", si legge nel testo della petizione presentata dal consigliere Santori. Per la Lega romana infatti il Comune non avrebbe previsto una strategia complementare volta a incentivare l'uso del trasporto pubblico locale.

Lo scontento dilaga anche sui social, dove sono sempre di più le pagine che si oppongono all'iniziativa, dove gli utenti commentano indignati.

I provvedimenti del Comune

Dai primi di giugno nelle case di 35mila residenti romani arriverà una lettera per avvisare i possessori delle auto che non potranno accedere nella nuova Fascia Verde Ztl. Nella comunicazione il Comune avviserà i cittadini che avranno tempo fino a novembre 2023 per acquistare una nuova vettura, in alternativa potranno usufruire di un abbonamento gratuito annuale. Ci potrebbero essere anche altre forme di agevolazioni, come voucher per lo sharing (auto, biciclette e monopattini).

Il fronte del No

A seguito delle proteste e delle opposizioni anche in Giunta, il sindaco Gualtieri ha convocato la prossima settimana (8-14 maggio 2023) un vertice di maggioranza con i consiglieri e gli assessori competenti (Eugenio Patané, Trasporti, Sabrina Alfonsi, Ambiente e Miguel Gotor, Cultura).

Il motivo è la proroga richiesta dal settore dell'audiovisivo (che dà ogni anno al Comune di Roma un indotto di 2,5 miliardi di euro circa) per i camion che trasportano le attrezzature. Questi mezzi infatti spesso sono Euro 2 o 3 e, a causa dei prezzi elevati dell'allestimento, e non è facile riconvertirli con altri meno inquinanti.

Una proroga del genere potrebbe creare un precedente, come già successo per bus, ambulanze, auto delle forze dell'ordine, camion della spazzatura e vetture del corpo diplomatico e del Vaticano. Sono diverse le categorie che potrebbero fare ricorso in via amministrativa e bloccare le nuove regole, come tassisti, padroncini, ambulanti.