In aumento i casi (e le diagnosi) di tumore nel 2022: una delle cause sono gli stili di vita scorretti

Tantissimi casi di tumore nel 2022. E se questo dato fa paura, bisogna però ricordare che è anche sinonimo di diagnosi e di cura. Ciò che deve essere considerato un campanello di allarme, anzi una vera e propria sirena, sono gli stili di vita sempre più scorretti che mettono a rischio la salute.
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Valentina Rorato 21 Dicembre 2022
* ultima modifica il 21/12/2022

Numeri altissimi per le nuove diagnosi di tumore. Nel 2022 sono infatti stimati 390.700 nuovi casi, +14.100 in 2 anni. C’è da dire che il biennio è coinciso con la pandemia da Covid 19, che ha paralizzato il servizio sanitario, causando grandi ritardi soprattutto nei controlli periodici, fondamentali per la prevenzione. E se nella fase post-Covid, sono ripresi gli screening, è però allarme per gli stili di vita scorretti: il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% nel 2008 al 31% nel 2021.

Questo è quanto dimostra il volume "I numeri del cancro in Italia 2022", presentato al ministero della Salute e frutto della collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d'argento e Siapec.

Che cos’è veramente importante? Se la ripresa degli screening è sinonimo di un sistema sanitario che funziona e di diagnosi precoci; gli stili di vita scorretti però fanno paura, perché possono contribuire all’insorgere di numerose malattie, tra cui il cancro.

Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2022, è il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguito dal colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne), polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne), prostata (40.500, +1,5%) e vescica (29.200, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne).

I dati raccolti durante il biennio 2020-2021 "segnano un momento di accelerazione per lo più in senso peggiorativo per quanto riguarda i fattori di rischio comportamentali per i tumori: si tratta di un dato che non può non destare preoccupazione se si considera che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo su fattori di rischio prevenibili, soprattutto sugli stili di vita”. Lo afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella prefazione del libro ‘I numeri del cancro in Italia 2022'.

"Il volume costituisce un supporto di grande valore per il Servizio Sanitario Nazionale, per il ministero della Salute e, indubbiamente, per i pazienti oncologici, ai quali, mai come adesso, è necessario offrire le pratiche migliori di prevenzione, cura e assistenza”, conclude Schillaci. Come emerge dall’analisi, "a seguito di decenni caratterizzati da notevoli progressi, la pandemia di Covid-19 ha determinato una battuta d’arresto nella lotta al cancro, causando in Italia, nel complesso, un forte rallentamento delle attività diagnostiche in campo oncologico, con conseguente incremento delle forme avanzate della malattia. Questi ritardi sicuramente influiranno sull’incidenza futura delle patologie neoplastiche".

Fonte | ISS

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