Ha perso la vita mentre voleva salvare ciò a cui, la sua vita, l’aveva dedicata. Konrad Steffen, uno dei maggiori esperti al mondo di cambiamenti climatici, è morto cadendo all’interno di un crepaccio della calotta glaciale, in Groenlandia.
Lo scienziato si era recato qui, seguito da una troupe di Skytg24, quando aveva scoperto che lo Swiss Camp, il campo remoto di ricerca che aveva creato e fondato nel 1990 stava crollando a causa dei cambiamenti climatici che stanno modificando proprio la calotta su cui era stato posizionato. Recatosi sul posto per valutare le condizioni e salvaguardare per quanto possibile il suo progetto di vita, è rimasto vittima anche lui del fenomeno dei cui rischi, da anni, parlava. Al momento è formalmente disperso, dal momento che, dopo l’allarme lanciato dal figlio e due giorni di ricerche, il suo corpo non è ancora stato trovato. Ma non ci sono possibilità di trovarlo vivo.
Konrad era svizzero, aveva 68 anni e, con oltre 40 anni di ricerche in Artico e Antartico sulle spalle, rappresentava una delle voci più autorevoli sui rischi dei cambiamenti climatici in corso. Con la creazione dello Swiss Camp aveva realizzato una raccolta dati di incredibile valore sul climate change, e questa sarebbe stata la sua ultima estate trascorsa sulla calotta glaciale della Groenlandia.