La Kinesiologia: che cos’è e per quali problematiche ti può aiutare

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Si sente spesso parlare di equilibrio psico-fisico: esistono diverse tecniche e approcci utili a riequilibrare la persona. La Kinesiologia è una disciplina che va a decifrare il linguaggio del corpo per capire quali fattori sono alla base di un problema: un percorso da interpretare per consapevolizzarsi e conoscersi.
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Serena Marega 21 Giugno 2019
Scritto da Serena Marega Naturopata

La Kinesiologia è una disciplina olistica che considera l’uomo nella sua totalità, nel suo essere corpo, mente e spirito. Nacque in America intorno agli anni ’70 grazie al dottor John F. Thie, che per primo formulò il metodo Touch for Health, il "tocco per la salute” riprendendo gli studi del dottor George Goodherth.

Il dottor George Goodherth per primo intuì le basi di questa splendida disciplina volta a riportare equilibrio , consapevolezza e benessere nelle persone.

Quali furono le sue intuizioni?

Il dottor Goodherth studiò e dimostrò la netta correlazione tra sistema neuromuscolare, organi e meridiani grazie alle sue conoscenze in Medicina tradizionale cinese (MTC): attraverso dei test muscolari si può valutare lo stato energetico dei propri organi, del sistema emozionale ed energetico descritto dai meridiani di agopuntura.

In pratica scoprì come regolare l’equilibrio che ben tutti noi sappiamo esistere tra i vari sistemi del corpo umano e poter decifrare il nostro linguaggio interno percorrendo quello che io intendo “un viaggio” all’interno di noi stessi grazie a delle “porte d’accesso”.

Come funziona?

L'etimologia del termine Kinesiologia sono le parole greche kinesi=movimento e logos=scienza. Spesso purtroppo viene svalutata per il ben noto test muscolare, il “ring test” che, a mio avviso, è uno dei più complessi, oltre che poco affidabile se non si hanno nozioni della disciplina, dell'anatomia e dell'interazione con gli altri sistemi del corpo.

La Kinesiologia è un percorso che dura tre anni di studio, dove tutto ciò che si pensa di sapere viene sminuzzato e messo in discussione: ogni parte del nostro corpo ha un significato, entra in relazione come una tela di un ragno e tesse informazioni, corrette e scorrette.

Nulla è apparentemente accettabile, se si ragiona in termini logici.

Esistono correlazioni che è difficile spiegare in due parole: ogni cosa che facciamo, dal cibarsi, al muoversi, al pensare, genera un segnale, che successivamente ne attiva altri e il terapeuta li “legge” attraverso dei test muscolari che coinvolgono tutti i muscoli del corpo, dal cranio alle dita dei piedi, compresa la bocca, e i movimenti degli occhi.

Mi ricordo un giorno, di diversi anni fa, ero in aula durante le prime lezioni e cercavo di capire come un muscolo potesse essere correlato a un organo: avevo dolore al lato esterno della gamba e la mia docente mi disse: “non preoccuparti, avrai mangiato troppo, massaggia qui”, e mi fece vedere un punto. Effettivamente mi ero ingozzata di fretta e furia nella pausa pranzo e trattai un punto di agopuntura dedicato alla cistifellea, che si sa essere protagonista nella scissione di grassi e nell’iperattività durante le abbuffate.

Sbalordita continuai i miei studi con fervore ampliando le conoscenze in medicina tradizionale cinese precisamente sul percorso dei meridiani dell’agopuntura, in nutrizione e in fitoterapia, non perchè avessi scoperto la chiave per decifrare tutti i codici, ma un approccio per valutare il malessere sotto un'altra ottica.

Perché dico questo?

Perché si tratta di linguaggio, si tratta di capire come mai escono dermatiti concentrate in una certa zona del corpo, o si soffre di infiammazioni persistenti, o dolori sempre da un lato del corpo, oppure perché all’improvviso si diventa sensibili a certi alimenti o si crolla di stanchezza o in stati emotivamente instabili.

Il Kinesiologo utilizza una mappa di punti per entrare e poter decodificare le informazioni: diventa come un tecnico che guida la persona per trovare le origini di una problematica; valutando la risposta dei muscoli infatti risulta possibile accedere al sistema strutturale per verificare lo stato degli organi, dell'apparato muscolare e sistema scheletrico, oppure al sistema nutrizionale per capire se esistono cibi sensibili, o al sistema emozionale per capire quali emozioni stanno alla base di un disturbo.

Si fa spesso l’esempio del triangolo della salute.

Di cosa si tratta?

Immaginiamo un triangolo equilatero, dove ogni lato rappresenta una parte di noi: alla base ci sarà la struttura, composta da ossa, muscoli, tendini, organi, membrane e così via, l’altro lato obliquo rappresenta la sfera emozionale con tutte le ansie, le paure, la rabbia, le preoccupazioni, la mancanza di gioia, lo stato di stress che possiamo provare più o meno intensamente e l’altro lato corrisponde al tipo di nutrizione, come e cosa mangiamo che andrà a migliorare o peggiorare il nostro stato di benessere. Al centro c’è l’energia, ciò che non si vede ma si percepisce, il motore di ogni cosa.

Rimanere in equilibrio significa mantenere il triangolo equilatero. Spesso però può trasformarsi isoscele o scaleno a seconda di quale via di sfogo prende il corpo: si potranno avere dolori muscolari, problemi posturali, disturbi d’organo, oppure avere più ansie e stati rabbiosi con una predominanza del lato emozionale, oppure problematiche con dei cibi.

Cosa farà il terapeuta?

L’obbiettivo del kinesiologo, è capire le origini del malessere che hanno portato a un problema: ciò che accade è il risultato di più fattori che hanno generato un disequilibrio al triangolo.

Capita di avere del mal di stomaco e l’organo è sano, non presenta problemi strutturali: la Kinesiologia permette di capire quale tipo di approccio intraprendere andando ad indagare quale lato del triangolo va ad influenzare in maniera prioritaria tutti gli altri.

Successivamente al check-up si andranno a scegliere le soluzioni possibili per riportare l'equilibrio: per ogni lato del triangolo la Kinesiologia offre una serie di interventi mirati e supportati dalla medicina tradizionale cinese. Si dialoga con il corpo per “riflesso”.

Un esempio è la cervicalgia: quanti di noi soffrono delle famose cervicali? Le cervicali sono le prime vertebre che partono dal cranio e sono strettamente connesse con la zona lombare, ossia se una persona lamenta dolore al collo la zona da trattare sarà la zona lombare e molto probabilmente i piedi per una scorretta postura che a cascata, verso l’alto, cambierà l’equilibrio generale del corpo. E non escludo i denti, che ci danno il nostro “punto 0”.

Un altro esempio: intestino irritabile. Problematica molto diffusa che ha come protagonista il nostro intestino, con un’alternanza di evacuazioni, dolore e gonfiore diffuso. Si potrà intuire un approccio integrativo mirato per consigliare i cibi sfiammanti, emollienti e complessi erboristici, probiotici o vitaminico-minerali. E le emozioni? Spesso le persone scaricano sulla pancia il nervosismo, l’ansia, la rabbia e, a livello anatomico, anche la bassa schiena potrebbe risentirne in quanto sono collegati per riflesso.

Il Kinesiologo valuta queste connessioni, in gergo, “testa”: quando sei un kinesiologo ti ritrovi a testare tutto, i cibi, le piante, gli animali, anche il letto per capire se il materasso va bene per il tuo corpo. E i colleghi lo sanno, si va in default e si testa!

Quali problematiche tratta la Kinesiologia?

Posso dire intanto che è una disciplina che va bene per tutti, dai bimbi piccoli agli anziani, agli animali, non invasiva e la differenza come sempre la fa il professionista.

In generale le problematiche che personalmente ho trattato sono disparate:

  • problemi di assetto posturale
  • cervicalgie
  • lombalgie
  • sublussazioni
  • fissazioni
  • problematiche viscerali quindi manipolazioni agli organi
  • intolleranza a certi cibi
  • problematiche all’apparato digerente per: gastriti, cattiva digestione, pesantezza di stomaco, colon irritabile, stipsi, diarrea, candide intestinali
  • All'apparato genito-urinario per: dismenorrea, cistiti, candide, sindrome pre-mestruale, menopausa, andropausa
  • influenze persistenti
  • allergie
  • infezioni ripetute
  • dermatiti
  • blefariti
  • capelli fragili
  • carenze vitaminico-minerali
  • irritabilità
  • stress cronico
  • sonno disturbato.

​Spesso si consigliano integrazioni per: osteoporosi, artriti, artrosi, disfunzioni cartilaginee e tachicardie, aritmie, ipertensioni, trigliceridi, ipercolesterolemia, ovviamente rispettando le terapie mediche di supporto e la fattibilità di integrare con sostanze naturali che non sempre sono approcciabili.

E per l’emotività?

Con questa disciplina , si testano dei punti di agopuntura che ci permettono di accedere a livello energetico agli organi: per la MTC, ogni organo è rappresentato anche da una emozione quindi si andranno a verificare quali emozioni influenzano il nostro malessere e grazie a dei trattamenti sui punti dell’agopuntura, si aiuta lo sblocco energetico. Ho trovato una buona risposta abbinandoli alla floriterapia che agisce senza creare disturbi come trattato in precedenti articoli.

E per il sistema energetico?

Il sistema energetico viene riequilibrato con trattamenti di digitopressione sui meridiani o chakra che generalmente, in maniera riflessa, andranno a ristabilire l’energia per quell’organo o per quella emozione; la tecnica cranio sacrale, la respirazione, i punti riflessi collegati agli organi, la riflessologia e molte altre tecniche.

Come inguaribile curiosa, grazie agli studi di naturopatia, floriterapia e fitoterapia ho potuto integrare diverse informazioni di supporto alla Kinesiologia e non sono ancora del tutto certa di aver terminato il mio percorso.

L'obbiettivo primario non è la cura ma la prevenzione attraverso la consapevolezza di sé. Mi preme sempre sottolineare l'importanza di affidarsi a professionisti del settore preparati: l'auto trattamento è rischioso in quanto il nostro corpo è, in fin dei conti una macchina perfetta, ma facilmente influenzabile e la noncuranza dei dettagli va a minarne l'equilibrio.