La nuova frontiera dell’idrogeno verde, arriverà in Puglia il primo impianto italiano

Una Puglia sempre più verde, rinnovabile e sostenibile. Arriva il progetto italo-francese che costruirà il primo impianto ad idrogeno verde sul territorio italiano e questo darà grossi benefici in termini di riduzione delle emissioni. Chi sono le due aziende e come funziona il meccanismo del nuovo impianto che sorgerà?
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Mattia Giangaspero 11 Gennaio 2023

Pannelli fotovoltaici, impianti eolici, geotermici, idroelettrici, adesso aggiungiamo anche gli impianti di idrogeno verde. In questi giorni Ohga ti ha già parlato dell'Hydrogen Valley e del futuro energetico che ci sarà in Italia. Però quel "sarà" è già dietro l'angolo. Prende sempre più forma un progetto di impianto a idrogeno verde che dovrebbe essere realizzato in Puglia. Inoltre, a inizio gennaio, la Regione ha dato il via libera ad un bando, da 40 milioni di euro (10 a fondo perduto per le aziende vincitrici), per la selezione di proposte in merito alla realizzazione di impianti a idrogeno verde. Si tratta della somma più alta riservate alle Regioni, da parte del Mite, che grazie al Pnrr, può portare avanti questo tipo di transizione ecologica. La scadenza di questo bando è prevista per il 24 febbraio alle ore 12 e la graduatoria sarà resa nota il 31 di marzo. Assurdo, la burocrazia ha fretta di chiudere e dopo potranno iniziare i lavori per la riconversione delle aree dismesse in pure fonti di energia sostenibile.

Nel frattempo, come detto prima, è stato già siglato un accordo che prevede la realizzazione di un impianto a idrogeno verde. Si tratta di un progetto italo-francese, tra le società di ingegneria di Ferrara, la Incico Spa, e la società di Nantes, Lhyfe, specializzata proprio nella produzione di energia green. I primi a beneficiarne saranno tutte le realtà locali del territorio pugliese.

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Il nuovo impianto a Idrogeno come funziona?

Il vantaggio immediato che si propongono di dare le due società in questione è quello di utilizzare, sia nella realizzazione dell'impianto, sia nella sua efficienza, tecnologie già esistenti. La compagnia italiana svilupperà le parti ingegneristiche e più di costruzione della struttura, mentre quella francese porterà la tecnologia per ricavare energia pulita. Il meccanismo prevede di ottenere l'idrogeno dall'acqua, tramite l'elettrolisi, senza alcun tipo di emissioni di gas serra. L‘elettricità, che serve in questo processo, verrà ricavata da fonti rinnovabili già esistenti nelle aree adiacenti, come centrali eoliche o solari. L'altro obiettivo che si sono posti è quello di produrre anche carburanti sintetici a zero emissioni. Per farlo sfrutteranno l'idrogeno stesso. L'impianto lo combinerà con l'anidride carbonica recuperata dalle emissioni dei generatori e darà vita ad un carburante ecologico, come l'etanolo o il metanolo. L'ecosistema, che le due aziende si immagino, fornirà a tutte le imprese della Regione energia pulita e in questo modo verrano ridotte le emissioni di CO2 e il costo delle bollette.