La Piccola Farmacia Letteraria: a Firenze nasce il luogo dove i libri curano le malattie dell’anima

Una piccola libreria tra le strade di Firenze che vende libri come fossero medicinali, con tanto di bugiardino che ti spiega quando e come assumerli. È la Piccola Farmacia Letteraria di Elena Molini, aperta da appena un mese, che cura le persone con la forza della narrativa.
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Sara Del Dot 5 Gennaio 2019

35 metri quadri, 4.500 volumi di cui circa la metà dotati di uno strano cartellino colorato. Sono i libri-medicine, ben catalogati tra gli scaffali della Piccola Farmacia Letteraria in cui Elena, la proprietaria, ti propone un romanzo o un racconto per curare il male da cui sei afflitto.

Elena Molini è originaria di La Spezia, ha 35 anni, ma ormai da 15 vive a Firenze, dove ha lavorato nella grande editoria per diversi anni. L’8 dicembre, in via di Ripoli 3, ha finalmente aperto la sua libreria: un luogo in cui le persone possano trovare un sollievo per solitudine, ansia e paura, attraverso la somministrazione di una cura narrativa selezionata specificatamente in base alle caratteristiche del male da cui sono afflitte. E come riconoscere il libro adatto a curare il proprio disturbo? Leggendo il bugiardino, proprio come in farmacia. Ed è proprio Elena a raccontare alla redazione di Ohga questo affascinante progetto che ha già attirato l’attenzione degli amanti di libri di tutta Italia.

Come è nata l’idea di aprire una Farmacia Letteraria?

Sono partita dai clienti con cui sono entrata a contatto nel periodo in cui lavoravo in una grossa libreria. Le persone entravano e il 90% delle volte chiedevano quali libri comprare in base al loro stato emotivo, o a quello delle persone a cui volevano regalarli. Ad esempio, mi è capitato che qualcuno mi chiedesse un libro per un amico che aveva appena divorziato e quindi stava vivendo un periodo un po’ triste, domandandomi su cosa dovesse orientarsi, o ancora che mi chiedessero delle letture poco pesanti perché avevano appena vissuto un lutto importante.

La libreria è un luogo in cui le persone si aprono molto, ti raccontano i loro momenti, le loro emozioni, quello che stanno vivendo. Sono quindi partita dall’esperienza sul campo per cercare di formulare una risposta a questa domanda evidente da parte dei clienti, e mi è quindi venuto in mente di proporre i libri come se fossero farmaci, applicandovi un bugiardino.

La libreria non è soltanto farmacia, che è prevalentemente dedicata alla narrativa e conta più di duemila libri, ma è una libreria a 360 gradi, quindi abbiamo anche saggi, libri per bambini, gialli, romanzi storici. La farmacia è parte fondamentale della libreria nel suo complesso.

Come funzionano i bugiardini?

Si tratta di un biglietto colorato plastificato. Sulla parte davanti viene indicato cosa puoi curare con quel determinato libro, ad esempio tristezza, imbarazzo, fallimento, stress. Quando lo giri, sull’altro lato, trovi scritte le indicazioni, ovvero a chi è consigliato questo testo, gli effetti collaterali che la sua lettura può provocare (che di solito sono positivi) e infine la posologia, ovvero le modalità e il momento della vita in cui assumere il libro-farmaco.

Ogni bugiardino ha un colore differente, che è riportato in una legenda che sto sempre più ampliando sulla base dei nuovi libri che arrivano, aggiungendo anche nuove patologie da curare. In base al colore del bugiardino, è possibile andare a cercarlo in questa legenda che ti indica lo scaffale sul quale puoi trovare il libro di cui hai bisogno. Le categorie sono circa 60, e per ciascuna sono presenti più testi. Ad esempio, per l’ansia ci sono 3 o 4 testi consigliati, suddivisi anche per il diverso tipo di ansia, ad esempio attacchi di panico, ansia da prestazione, ansia legata a problemi amorosi ecc.

Il catalogo l’ho fatto tutto io, anche se per le categorie e per le indicazioni mi sono fatta aiutare da due psicologhe, in particolare per quanto riguarda le patologie più importanti come ad esempio la depressione, perché nonostante sia una cosa giocosa, parlando di disturbi anche seri ho preferito avvalermi di un supporto un po’ più tecnico.

Le persone che arrivano ti chiedono consiglio o preferiscono cercare da sole?

La maggior parte della gente cerca ancora il contatto, chiede ancora consiglio, anche perché alla fine la maggior parte delle persone che si recano nelle librerie indipendenti ci vanno fondamentalmente per chiacchierare. E dato che l’iniziativa ha avuto tanto successo, anche sui social, in molti vengono apposta per parlare con me, farsi dare un consiglio personalizzato.

Ma non è sempre così: entrando, infatti, una persona può anche scegliere il libro che vuole in completa autonomia, in base al suo stato d’animo utilizzando la legenda e cercando i bugiardini applicati sui libri. Lo scopo è che anche le persone timide e che non hanno voglia di interagire possano avere già preconfezionate delle indicazioni generali per capire quale sia il testo adatto a loro.

Hai aperto da meno di un mese e già tutto questo successo, te l’aspettavi?

A dire la verità no, non me l’aspettavo. È iniziata a girare la voce dopo l’uscita di un articolo su una rivista locale, da lì la notizia è passata su vari quotidiani nazionali, e a quel punto mi hanno contattata un sacco di persone per intervistarmi e parlare della Farmacia. Tra una condivisione e l’altra la voce si è molto sparsa fino ad arrivare in tutta Italia.

Adesso, visto che mi stanno contattando tante persone da tantissime città diverse, stiamo sviluppando un sito Internet su cui sarà possibile vivere l’esperienza della farmacia a livello virtuale, perché la libreria è piccolina, io sono a Firenze e le mie possibilità attualmente sono limitate, tuttavia vorrei dare modo a tutti di poter entrare in contatto con questa realtà e farla uscire anche dai confini della città.