La Scozia vieta un anestetico da sala operatoria perché troppo impattante per l’ambiente: è il primo Paese al mondo a deciderlo

Il desflurano, utilizzato per sedare i pazienti in sala operatoria, sarebbe caratterizzato da un potere climalterante addirittura 2.500 volte maggiore di quello dell’anidride carbonica. La Scozia ne ha vietato l’utilizzo e dal 2024 anche l’Inghilterra dovrebbe seguire lo stesso esempio, risparmiando così le stesse emissioni prodotte dall’alimentazione annuale di ben 11mila case.
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Kevin Ben Alì Zinati 8 Marzo 2023
* ultima modifica il 08/03/2023

La Scozia l’ha vietato perché è inquinante e il suo utilizzo continuativo potrebbe finire per pesare enormemente sull’ambiente.

Non sto parlando di un’attività legata ai combustibili fossili ma di un farmaco, in particolare un anestetico, caratterizzato da un potere climalterante addirittura 2.500 volte maggiore di quello dell’anidride carbonica.

Il Governo scozzese, insomma, è il primo al mondo a vietare il desflurano, una sostanza usata in sala operatoria per sedare e mantenere incoscienti i pazienti durante gli interventi chirurgici.

La segnalazione è arrivata dalle indagini del NHS, ovvero il sistema sanitario del Regno Unito, che si era messo al lavoro per ricercare una potenziale alternativa al desflurano, individuandola nel sevoflurano: un’altra stanza meno impattante ma comunque caratterizzata da un potenziale di riscaldamento globale di 130 volte più forte di quello della CO2.

Il ritiro del desflurano è la prima azione del programma nazionale National Green Theatres Programme che dovrebbe essere lanciato formalmente nella primavera del 2023. Anche perché i gas anestetici costituiscono circa il 2-5% dell'impronta di carbonio del NHS: il divieto a questo farmaco, in Scozia, ridurrebbe le emissioni pari all’alimentazione di 1.700 case all’anno.

Negli ultimi anni, oltre 40 strutture ospedaliere in Inghilterra e alcune anche in Galles hanno smesso di usare il desflurano. Anche l’NHS England introdurrà un divieto simile a partire dal 2024 con l'obiettivo di vietarne l’uso se non in circostanze tutt’altro che eccezionali.

Eliminare questo farmaco dalle strutture ospedaliere dell’Inghilterra vorrebbe dire ridurre le emissioni nocive equivalenti a quelle causate dall’alimentazione di 11mila case ogni anno.

Un gesto forse piccolo che, però, potrebbe aiutare a fare la differenza.

Fonte | Governo Scozia

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