La storia di Erin Brockovich ci insegna che tutti noi possiamo fare la differenza per il Pianeta

Furono la caparbietà e il coraggio Erin Brockovich a portare la Pacific Gas and Electric Company in tribunale dove, nel 1996, fu ritenuta colpevole dell’avvelenamento delle acque della cittadina di Hinkley, in California. Dopo quattro anni di battaglia legale, la compagnia fu costretta a pagare un risarcimento di 333 milioni di dollari ai più di 600 abitanti che avevano perso i loro cari o contratto tumori e altre malattie a causa dell’acqua inquinata. Erin Brockovich è diventata così una dei più importanti eco eroi del nostro tempo.
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Rubrica a cura di Kevin Ben Alì Zinati
1 Febbraio 2022

In questa rubrica ti raccontiamo storie di eco-eroi: persone normali ma eccezionali che hanno il coraggio di credere di poter fare la differenza per il nostro Pianeta. Una di queste si chiama Erin Brockovich e questa è la sua storia.

Hinkley è una piccola cittadina della California meridionale nel pieno del deserto del Mojave. Non ha neanche 2mila abitanti ed è uno di quei posti un po’ sperduti, con le strade storte e spoglie affiancate solo dai tralicci della corrente che corrono in mezzo a distese di terra e nulla.

A Hinkley, quando fa caldo si soffoca e la pace, che si confonde con il silenzio, è rotta solo dal brusio dei ventilatori sbilenchi e un po’ arrugginiti.

Non è una di quelle comunità di cui si sia mai letto molto sui giornali. Non perché Hinkley non avesse nulla da dire, anzi: semplicemente perché nessuno aveva mai pensato di ascoltare.

Poi è arrivata Erin Brockovich.

Erin Brockovich oggi. Photo credit: Wikipedia.

Californiana, testona e bellissima ma spiantata, senza un lavoro, con dei figli e un divorzio alle spalle, Erin Brockovich era lontano anni luce da quello che si potrebbe definire l’apice della vita.

Per di più, un medico che si era messo alla guida nel giorno sbagliato l’aveva centrata in pieno con la sua auto coinvolgendola in un incidente non da poco. Qualche centimetro più in là e sarebbe potuta diventare una tragedia da quarta pagina del gazzettino locale.

Lei l’aveva denunciato per quella incredibile disattenzione ma senza soldi trovare un lavoro restava la priorità. Così aveva accettato di curare l’archivio dello studio legale che l’aveva rappresentata.

È stato qui che Erin ha incontrato Hinkley, la cittadina della California meridionale nel pieno del deserto del Mojave. È così che ha cominciato ad ascoltare ciò che i suoi abitanti da anni urlavano in silenzio.

Erin Brockovich ha messo Hinkley sulla mappa, ma non del mondo bensì su quella della lotta contro i potenti che se ne fregano del pianeta e dell'uomo e lottando per essa è diventata una degli eco eroi più importanti della storia.

Durante i suoi mesi come archivista allo studio legale si era imbattuta in una serie di documenti su un caso immobiliare pro bono. Il caso apparentemente mostrava l'interesse della Pacific Gas & Electric, una società privata di pubblica utilità che forniva gas ed elettricità in California, nell’acquisto di una abitazione di famiglia nella cittadina di Hinkley.

Sembrava tutto normale finché, spulciando tre le carte, Erin non scoprì che tra i file immobiliari erano mischiati anche campioni di sangue e certificati secondo cui la compagnia stava pagando tutte le spese mediche di un’intera famiglia di Hinkley.

Che cosa ci vuole per fare la differenza? Ce lo chiediamo spesso quando sentiamo di attivisti e personaggi che come degli eroi sono in grado di cambiare il corso degli eventi.

Tante volte però non sappiamo risponderci e il silenzio finisce per alimentare la distanza tra noi e loro al punto che, in un misto tra sconforto e rassegnazione, ci viene più facile credere si tratti di figure sovrannaturali e irraggiungibili piuttosto che di esseri umani come noi.

Mettersi da soli contro uno dei più grandi colossi dell’energia degli Stati Uniti può apparire qualcosa di impensabile. Di impossibile per le persone normali.

In realtà ciò che Erin Brockovich ha fatto è avere coraggio. Erin non è una di quelle persone che quando la vita organizzava la distribuzione delle virtù ha barato per fare due volte la coda e accaparrarsi una razione doppia. Lei è come noi: ha solo scelto di tirar fuori il proprio coraggio e di credere di poter fare la differenza.

Erin Brockovich è come noi: ha solo scelto di avere coraggio e di credere di poter fare la differenza. 

Spinta da coraggio e caparbietà, Erin Brockovich indossò i panni dell’avvocato e dell’investigatore.

Casa per casa intervistò tutti gli abitanti di Hinkley e da ciascuno raccolse informazioni sul proprio stato di salute. Ovunque andasse trovava qualcuno con asma, tosse cronica, bronchite, eruzioni cutanee ricorrenti, dolori articolari insoliti e sangue dal naso. Più di un abitante della cittadina californiana si era visto recapitare anche una diagnosi di tumore.

Alla fine venne a conoscenza di tutto. La Pacific Gas & Electric. dal 1952 al 1966 aveva scaricato circa 1.400 milioni di litri di acque reflue contaminate da cromo esavalente in stagni intorno alla cittadina che, alla fine, si erano infiltrate nella riserva idrica di Hinkley. Negli ultimi 30 anni, in sostanza, la popolazione era stata esposta e contaminata a una sostanza chimica altamente tossica.

Con un’azione legale congiunta e collettiva, Erin citò in giudizio la Pacific Gas and Electric Company e nel 1996, dopo quasi quattro anni di arbitrato, il verdetto fu pensantissimo.

La Pacific Gas and Electric Company fu ritenuta colpevole dell’avvelenamento della cittadina, del mancato rimedio e anzi del tentativo di insabbiamento e per questo fu costretta a pagare un risarcimento di 333 milioni di dollari ai più di 600 residenti di Hinkley che avevano perso i loro cari o contratto tumori e altre malattie a causa dell'acqua inquinata.

Quella vinta da Erin Brockovich fu la più grande causa per azione diretta degli Stati Uniti e il risarcimento più ingente della loro storia.

Erin Brockovich ce l’aveva fatta. Con coraggio e cieca fiducia nella verità è riuscì a cambiare le cose.

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Giornalista fin dalla prima volta che ho dovuto rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande”. Sulla carta, sono pubblicista dal altro…